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Le cantrici del Gran Sasso (169)

Alberi di canto del versante orientale

Le protagoniste di questa raccolta sono le donne cantrici depositarie del repertorio vocale della musica di tradizione orale abruzzese. L'area territoriale interessata è quella montana e pedemontana posta ad oriente del Gran Sasso d'Italia che comprende le due province di Pescara e Teramo.
Le fonti sonore raccolte testimoniano la presenza di una cultura popolare ancora viva nella memoria degli informatori ed in funzione in alcune circostanze.
Le donne, eccellenti portavoci della tradizione orale nonchè cantrici esperte nel modulare le proprie voci dai toni ora pacati ed intimi, ora aspri e forti, si sono mostrate delle instancabili esecutrici canore sia in ambiente domestico che nelle occasioni lavorative campestri. Tale predisposizione femminile al canto è in parte dovuta al ruolo subalterno che la donna ha occupato nella società contadina; in alcuni nuclei familiari di tipo matriarcale, le donne sono state detentrici di pieno potere decisionale e qui il loro canto ha assunto non più una funzione disinibitoria ma di libera espressione soggettiva.
Durante le ricerche sul campo si è notato un atteggiamento femminile più aperto e disinvolto rispetto a quello maschile, con una maggiore disponibilità nell'esternare le proprie emozioni.
La raccolta è dedicata alle donne residenti tra l'alta valle del Tavo - località di Fiano e Macchie di Farindola  e Montebello di Bertona - e l'alta valle del Fino - località di Arsita, San Pietro, Bisenti, Collemarmo, Troiano e Rufiano; la valle del Mavone - località di Colledoro e di Pretara; l'alta valle del Vomano - località di Miano.
Il repertorio comprende canti e arie sul lavoro (arie eseguite sull'aia o durante la lavorazione del lino, la raccolta delle olive, la mondatura e la mietitura del grano), canti d'amore e sdegno, ninna-nanne, canti narrativi come ballate, storie ed orazioni, canti devozionali e canti di pellegrinaggio.

 

I canti sul lavoro (tracce 001-041)

Durante il lavoro nei campi i braccianti hanno cantato le canzoni popolari appartenenti a generi diversi come le serenate, gli stornelli, le ballate le storie edaltro ancora. Vi sono tuttavia dei motivi melodici strettamente connessi alle varie pratiche lavorative tra cui la raccolta delle olive, la mietitura e la mondatura. Tali motivi sono identificati da cantori e cantrici con le seguenti denominazioni: aria a cojë la livë (aria a raccogliere le olive), aria a mmetë (aria a mietere), aria alla romana (d'uso ed appresa nell'agro romano), aria alla giuliese (d'uso nell'agro di Giulianova - Te), aria a munnà lu ranë (aria della mondatura del grano). Dicasi ugualmente per alcuni testi poetici monostrofici che presentano temi specifici connessi maggiormente alla raccolta delle olive ed alla mietitura; altri temi ricorrenti riguardano il sentimento d'amore e sdegno. Ricorrenti sono anche gli stornelli a suspettë (a dispetto) in cui i cantori si beffeggiano attraverso la disputa canora. La modalità esecutiva dei canti sul lavoro può essere o monodica o polivocale. Nell'esecuzione a tenzone la prassi è monodica mentre nei canti ariunitë (a più voci) la polivocalità è a due voci che, partendo all'unisono, si muovono per terze parallele.

 

I canti della religiosità popolare (tracce 042-092)

Le cantrici del Gran Sasso sono a conoscenza di canti religiosi paraliturgici che, dedicati a Gesù, Maria ed ai santi, si possono classificare in: canti devozionali e di pellegrinaggio, canti di veglia e canti narrativi. Particolare interesse destano i canti della Settimana Santa come La passione di GesùIj vulere che scesse la lune, E mo esci Gesù Criste, E tu alzati surelle. La loro arcaicità emerge dalla presenza di andamenti melodici ricchi di decorazioni melismatiche più o meno ampie e intense, da passaggi di microintervalli e da appoggi di voce sul tessuto fonetico del testo verbale. Spesso la parola cantata viene smembrata con nette cesure e le sillabe di fine verso sono rette da lunghe note senza tempo. Ne deriva uno stile che rimanda alle fonti della devozione penitenziale tardo-medievale.
Nutrita la presenza, nel repertorio religioso delle cantrici del Gran Sasso, delle orazioni, che Paolo Toschi ritiene proprio di origine abruzzese. Questi antichi canti narrativi, che rappresentano le forme di culto in cui riaffiorano sottofondi di riti e concezioni pagane, sono ispirati dalle leggende agiografiche e moraleggianti del medioevo o dalla Bibbia e dai vangeli apocrifi. Le orazioni eseguite presentano nella quasi totalità un impianto melodico unico che si ripete per ciascuna di esse; tale prassi ha facilitato l'apprendimento dei lunghi testi narrativi.
I canti di pellegrinaggio qui proposti comprendono invocazioni e domande di grazia rivolte a Gesù, alla Madonna, a San Venanzio e in particolare a San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso (Teramo).
I canti su Sant'Antonio Abate eseguiti dalle cantrici del Gran Sasso sono inseriti nella raccolta specifica dedicata al santo.

 

Serenate, stornelli e ninnananne (tracce 093-117)

Il canto monostrofico comprende esempi di stornelli (strufette) e serenate. Nei primi la struttura poetica è data dal distico di endecasillabi piani A-B, assonanti o a rima baciata, che nella fase esecutiva, si dilata con la ripetizione di interi versi o di emistichi o con l'aggiunta di parole nonsense generando così nuove strutture strofiche; nelle serenate le strofe sono di quattro versi di settenari e ottonari assonanti o a rima baciata piani con l'ultimo tronco.
Il distico presenta frasi autonome a senso compiuto che vengono cantate in forma amebea, a tenzone o a dispetto (strufette a suspette).
I processi di trasformazione e deterioramento delle strutture culturali tradizionali hanno defunzionalizzato le serenate e gli stornelli che permettevano ai cantori di esternare, attraverso una struttura comunicativa formalizzata, desideri e sentimenti di amore e sdegno che non sarebbero stati accettati se espressi nella forma del discorso diretto.
Tra le serenate generiche più conosciute si cita la versione Faccitë alla finestra mentre, legato al rituale delle nozze, è assai diffuso il canto del distacco La partenza che affronta il tema nostalgico dell'allontanamento della sposa dalla propria casa.
In questa sezione sono inserite anche le ninnananne che, probabilmente, rappresentavano per la donna della società contadina un'occasione di intimo sfogo liberatorio.  

 

I canti narrativi (118-168)

In questa sezione sono raccolte le ballate e le storie che caratterizzano il repertorio narrativo delle cantrici del Gran Sasso. Le esecuzioni vocali sono in forma monodica o polivocale (con due voci che procedono per terze) con andamenti omoritmici o melismatici su impianti scalari sia tonali che modali. La tecnica vocale utilizzata presenta sovente l'emissione a gola stretta con stop glottali e cesure sulle parole; tecnica diversa da quella utilizzata dalla cantrice Carmela Di Febo che affida la narrazione melodica  ad un'emissione dai toni intimi e pacati.

Le ballate

Il fenomeno della diffusione delle ballate in terra d'Abruzzo è coinvolto in processi di modificazione, contaminazione e  modernizzazione.
E' difficoltoso risalire ad una precisa provenienza e appartenenza di ciascun canto: risalenti a epoche e luoghi diversi, sono stati diffusi sia oralmente che attraverso la stampa e la divulgazione dei fogli volanti e dei libretti ottocenteschi.
Alcune ballate, come Il cacciatore del bosco, sono da ritenersi di recente formazione; altre, come la Cecilia e La pesca dell'anello, appartengono al repertorio dei fogli volanti o dei canzonieri militari, come La sposa mortaIl Marinaio e Il marito giustiziere sembrerebbero proprie dell'Italia centrale considerata la larga diffusione in quest'area e la scarsa testimonianza nelle regioni settentrionali; Donna Lombarda e La sposa morta rientrano invece nel corpus narrativo settentrionale. Un esempio di contaminazione è rappresentato da La fantina in cui si utilizzano elementi narrativi mutuati da ballate provenienti dal nord Italia: la prima parte del testo rimanda a La bevanda sonnifera (Nigra, 77) mentre la seconda riprende alcuni aspetti da La fuga (Nigra, 15), Il corsaro (Nigra, 14) e Un'eroina (Nigra, 13); il finale è quello di Fiore di tomba  (Nigra, 19) per la presenza del tema "tomba, rose e fior". Nella classificazione delle ballate si è visto come alcune, non riconducibili ad un unico e chiaro filone tematico, assumano una propria entità testuale-musicale come per La fundanella (vedere raccolta Carmela Di Febo).  Quest’ultima ha sì un riscontro con La bevanda sonnifera per i personaggi ma il racconto e la melodia seguono qui nuovi percorsi.

  • Genere Audio

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della raccolta delle olive (motivo A). L’esecuzione è in forma polivocale con l'alternanza solista/tutti. La modalità esecutiva viene detta dalle cantrici candë ariunitë.
    La voce solista canta il primo verso del distico di endecasillabi piani concludendo con una cesura; poi riprende con il secondo verso sino alla metà del secondo emistichio. Dopo una nota lunga seguita da cesura entra la seconda voce (tutti) sull'ultima parola del secondo verso inizialmente all'unisono e poi si innalza e procede ad un intervallo di terze parallele.
    La linea melodica presenta note ribattute, salti di quarta e terza ascendenti e discendenti, stop glottali sulle cesure ed alcuni attacchi indiretti.

  • Durata 02:03
  • Data Sabato, 09 Settembre 1995
  • Luogo Campo delle Piane (montebello di Bertona)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927), Marianna Cardone (1934), Lucia Pavone (1922), Luisa Darmi (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della raccolta delle olive alla giuliese (motivo B) appresa dalle cantrici di Montebello nell'agro di Giulianova (Te).
    La melodia, eseguita in forma monodica, si basa sulle note della scala di LA minore armonica caratterizzata dall'intervallo di un tono e mezzo FA/SOL#. Si rilevano salti di quinta, note ribattute ed un andamento per gradi congiunti, note lughe in fase di cesura e di cadenza con stop glottali.

  • Durata 03:16
  • Data Sabato, 09 Settembre 1995
  • Luogo Campo delle Piane (Montebello di Bertona)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927), Marianna Cardone (1934), Lucia Pavone (1922), Luisa Darmi (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della raccolta delle olive (motivo C) eseguita in forma monodica. Il segmento melodico coinvolge nella sua prima parte (tesi) il primo verso ed il primo emistichio del secondo verso sino alla cesura di sospensione; la risoluzione (arsi) si presenta sul secondo emistichio. Da rilevare la cesura con stop glottale a metà parola (in me/nda), gli attacchi indiretti ed i salti intervallari di terza, quarta e quinta.

  • Durata 01:31
  • Data Giovedì, 23 Aprile 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della raccolta delle olive (motivo D) tra le più arcaiche sia per l'andamento melodico, le cesure, gli stop glottali, i melismi, le sospensioni e sia per l'emissione vocale a gola stretta. Eseguita in forma monodica, la struttura melodica sembra riferirsi a due diversi poli tonali di derivazione arcaica. L'uno sul LA (con la sottotonica naturale SOL e la V diminuita MIb) e l'altro sul RE (il LA funge da dominante II e la sensibile DO, VII grado, diventa naturale).
    La melodia si muove senza una precisa collocazione ora nell'uno e ora nell'altro polo tonale; come d'uso nella pratica monodica antica – musica ficta – qui si evidenziano delle alterazioni su alcuni gradi della scala da considerare come abbellimenti.
    Frequenti sono gli attacchi indiretti delle note con passaggi scivolati che avvengono o per grado congiunto o per salti di sesta. Altro elemento che caratterizza lo stile esecutivo orale è l’effetto prodotto dalla nota SI che, non concludendo subito sul LA, crea una sospensione melodica accentuata da uno stop glottale e da una pausa (cesura); la risoluzione del SI sul LA arriva di seguito in modo indiretto con un salto di sesta DO-LA.

  • Durata 00:29
  • Data Giovedì, 23 Aprile 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Serafina Iannacci: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'esecuzione del canto, noto come lu cala sole, è in forma polivocale a due voci con un andamento omoritmico per terze. La prima voce intona il I verso e sul finire entra all'unisono la seconda voce che procede poi ad una distanza di terza per tutto il II verso; medesimo procedimento si ha sul III e IV verso. La struttura strofica è formata da un distico con l'aggiunta di parole non senso inserite al fine di creare la giusta corrispondenza tra metrica verbale e metrica musicale. Nel canto di tradizione orale si fa ricorso a tale espediente utilizzandolo indistintamente sia nel genere lirico-monostrofico che in quello epico-lirico. Le frasi non senso più utilizzate negli stornelli sono: di sù di jù di qua e di là/ ndindelendì endà endà/ lu cana ti pozza muccicà/ amore belle dammi na mà/ mo te l'acconde come la va.

  • Durata 03:33
  • Data Sabato, 09 Settembre 1995
  • Luogo Campo delle Piane (Montebello di Bertona)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927), Marianna Cardone (1934), Lucia Pavone (1922), Luisa Darmi (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della mietitura eseguita a tenzone. L'impianto melodico, suddiviso in quattro segmenti, muove per gradi congiunti e si basa sulla struttura scalare del modo lidio. L'uso frequente di attacchi indiretti, le cesure e le note lunghe con gli stop glottali in fase cadenzale ne costituiscono lo stile esecutivo di tipo arcaico. Il testo poetico basato sulla successione di distici di endecasillabi subisce una dilatazione in fase esecutiva.

  • Durata 02:15
  • Data Sabato, 09 Settembre 1995
  • Luogo Campo delle Piane (Montebello di Bertona)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927), Marianna Cardone (1934), Lucia Pavone (1922), Luisa Darmi (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della mietitura con esecuzione polivocale (candë ariunitë) in cui le due voci procedono a distanza di una terza con andamento omoritmico. La seconda voce qui entra sul secondo emistichio di ciascun verso o all'unisono o direttamente ad un intervallo di terza. La melodia si muove per gradi congiunti sui due segmenti A/B (tesi-arsi) in cui si distendono i due versi del distico; il segmento B1, ripetizione dilatata di B, rafforza il senso conclusivo.

  • Durata 02:34
  • Data Sabato, 09 Settembre 1995
  • Luogo Campo delle Piane (Montebello di Bertona)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927), Marianna Cardone (1934), Lucia Pavone (1922), Luisa Darmi (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La canzone, eseguita durante i lavori sull'aia o nei campi, si classifica tra i canti ariunjtë con il nome L’amore bbellë. Il brano ricorda melodicamente Tutte le fundanelle appartenente al repertorio della canzone popolareggiante d'autore che, a partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento, diede vita negli ambienti urbani e borghesi del "mondo moderno" al fenomeno abruzzese socio-culturale dei cori folcloristici. Tale fenomeno, pur avendo creato momenti importanti di aggregazione sociale e di spirito di appartenenza alle radici, ha rallentato la diffusione della musica popolare di tradizione orale negandole per lungo tempo il giusto riconoscimento culturale.
    Tutte le fundanelle, dai lineamenti poetici, melodici e ritmici più morbidi e romantici, sembrerebbe un rifacimento "colto" tardo ottocentesco. In quel periodo, infatti, l'ispirazione popolare era comune agli artisti che prendevano spunto dagli esotismi del territorio.
    L'esecuzione proposta dalle cantatrici di Montebello è polivocale a due voci che procedono per intervalli di terza.

  • Durata 01:03
  • Data Giovedì, 23 Aprile 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della mietitura tra le più diffuse con esecuzione polivocale a due voci (cande ariunitë). L'andamento melodico è per terze parallele; l'andamento ritmico è ternario con la presenza di note lunghe a fine verso.

  • Durata 03:41
  • Data Lunedì, 14 Dicembre 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Quest'aria della raccolta delle olive a detta delle cantrici è la più autentica. L'esecuzione monodica a tenzone è caratterizzata dall'emissione vocale a gola stretta, da cesure a metà parola e a fine verso, da note lunghe e melismi. Le cantrici dopo l'esecuzione di strofe a tema sul lavoro e sull'amore passano ad enunciarne alcune a dispetto come solitamente accadeva.

  • Durata 06:12
  • Data Lunedì, 14 Dicembre 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La registrazione è stata realizzata in funzione nell'agro vestino durante la raccolta delle olive effettuata dalla squadra di Montebello nel periodo ottobre-novembre 1992. In sottofondo si ascoltano i rastrelli e le raffiche di vento.
    L'esecuzione polivocale è a due voci che muovono per terze parallele. La prima voce è quella di Serafina Iannacci che introduce le varie strofe legate alla pratica lavorativa ed al sentimento amoroso.

  • Durata 05:23
  • Data Giovedì, 29 Ottobre 1992
  • Luogo Agro della zona collinare vestina
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Cantrici di Montebello capeggiate dalle sorelle Iannacci: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La registrazione è stata realizzata in funzione nell'agro vestino durante la raccolta delle olive effettuata dalla squadra di Montebello nel periodo ottobre-novembre 1992. In sottofondo si ascoltano i rastrelli e le raffiche di vento.
    Il canto, eseguito coralmente per terze, tratta l'argomento sociale della tutela dei lavoratori ed è rivolto a Nello, proprietario dell'uliveto.

  • Durata 00:53
  • Data Giovedì, 29 Ottobre 1992
  • Luogo Agro della zona collinare vestina
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Serafina Iannacci e le cantrici di Montebello: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La registrazione è stata realizzata in funzione nell'agro vestino durante la raccolta delle olive effettuata dalla squadra di Montebello nel periodo ottobre-novembre 1992. In sottofondo si ascoltano i rastrelli e le raffiche di vento.
    L'aria eseguita in funzione da Serafina Iannacci è la medesima della traccia 10 registrata nella propria abitazione il 14 dicembre 1992. Pur se la melodia è la medesima la modalità esecutiva è qui subordinata ai gesti fisici e alla respirazione affaticata che influiscono sull'emissione vocale.

  • Durata 01:09
  • Data Giovedì, 29 Ottobre 1992
  • Luogo Agro della zona collinare vestina
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Serafina Iannacci: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La registrazione è stata realizzata in funzione nell'agro vestino durante la raccolta delle olive effettuata dalla squadra di Montebello nel periodo ottobre-novembre del 1992. In sottofondo si ascoltano i rastrelli e le raffiche di vento.
    Su quest'aria popolare, dal noto inciso eseguito coralmente, le cantrici vi alternano a tenzone degli stornelli satirici d'invettiva.

  • Durata 04:36
  • Data Giovedì, 29 Ottobre 1992
  • Luogo Agro della zona collinare vestina
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Cantrici di Montebello capeggiate dalle sorelle Iannacci: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria sulla raccolta delle olive eseguita in forma monodica a tenzone.
    La melodia presenta due segmenti caratterizzati da un andamento per gradi congiunti, da una serie di attacchi indiretti – con salti anche di quarta - e da note ribattute. Le cesure a fine verso sono caratterizzate da note tenute e da stop glottali. La modalità esecutiva è a gola stretta.

  • Durata 01:10
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Melodia basata sull'aria alla romana (del tipo a coje la live) che presenta delle cesure poste a metà parola (fa/tte), cesure con stop glottale a fine verso e melismi discendenti che, delineando i vari emistichi, si muovono sino a raggiungere l'ambito di una sesta (FA/LA discendente). La presenza di più o meno melismi all'interno di un brano, cantato in forma alterna, è dovuta al coinvolgimento dell'esecutore ed alla sua capacità tecnica.

  • Durata 04:01
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Farindola
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Ancora un esempio di cande arijunitë per la raccolta delle olive, ovvero di canto a più voci (polivocale) in cui la prima voce esegue, in questo caso, il distico quasi per intero. La seconda voce entra sull'ultima parola del secondo verso. Il distico (A/B) nella fase esecutiva si dilata con la ripetizione del secondo verso:
    (voce1)
    (A) Ti lascjë la bona sera co' lu cande
    (B) pe' salutarë a te/ stella (voce2) lucende
    (B) pe' salutarë a te/ stella (voce2) lucende
    L'esecuzione, espressiva e ricca di segni agogici e dinamici, presenta delle cesure con note lunghe stop glottali e passaggi melismatici.

  • Durata 06:19
  • Data Sabato, 15 Febbraio 1992
  • Luogo Farindola
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (1949): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della mietitura in forma monodica eseguita dalle cantrici di Farindola in modo impeccabile. Nell'esecuzione della signora Laura Valeriani, in cui l'azione sonora è di rara espressività e di intimo lirismo, emergono aspetti stilistici arcaici e privi di contaminazione. Elementi caratterizzati il brano: l'andamento per gradi congiunti, l'impianto scalare costruito sul modo lidio (T/T/T/st) all'interno di una quinta, la non mensurabilità dei valori delle note, gli attacchi indiretti delle note, le cesure con note lunghe e stop glottali.
    Il distico di endecasillabi nella fase esecutiva diventa A/A/B.

  • Durata 03:31
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Immagine
  • Audio

  • Descrizione

    La melodia si basa sul modo lidio ed è strutturata nell'ambito di una quinta +1.
    L'andamento lineare muove per gradi congiunti e non presenta gli elementi stilistici ricorrenti.

  • Durata 00:45
  • Data Giovedì, 15 Maggio 1986
  • Luogo Penne
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Signora Natalia: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La melodia, sull'aria a coje la live si basa sul polo tonale di DO minore melodico con il sesto grado minore e la settima sensibile. Nel rapporto testo/musica vi è corrispondenza tra i due versi ed i due segmenti melodici; nell'esecuzione sono presenti gli attacchi indiretti con salti di quinta, note lunghe a fine cadenza e stop glottali. Esecuzione monodica.

  • Durata 06:11
  • Data Lunedì, 14 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Degnitti (1929), Annunziata Liberati (1930), Delfina Di Lauto (1933), Carcerieri Lina (1943), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Esecuzione monodica.
    La melodia, definita dalle cantrici aria lunga, si basa sulle note di DO minore naturale con il VII grado ad un tono dal I.
    Il segmento melodico A+A1 posto sul primo verso (I e II emistichio) ha funzione di sospensione; tale effetto si protrae nel segmento B del I emistichio del secondo verso sino a trovare la risoluzione in B1 sul II emistichio a fine verso. Da rilevare i salti di quinta ad inizio frase, l'andamento per gradi congiunti, gli attacchi indiretti e gli abbellimenti melismatici.

  • Durata 02:52
  • Data Sabato, 26 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annunziata Liberati (1930), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria alla metitora, esecuzione monodica.
    L'andamento melodico presenta qui, dopo un salto intervallare di una quinta, un percorso che va dalle note alte verso le basse. Il segmento A contiene il primo verso sino alla cadenza sospesa con nota lunga; il segmento B, che contiene il secondo verso, dopo un salto di quinta procede per gradi congiunti discendenti sino a concludere sulla fondamentale.

  • Durata 01:52
  • Data Sabato, 26 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Degnitti (1929), Carcerieri Lina (1943), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto della mondatura del grano. Esecuzione monodica a tenzone. L'andamento melodico si basa sul rapporto scalare T/T/T/st (T = tono; st = semitono) proprio del modo lidio. Questo canto allusivo, eseguito solitamente durante i lavori sull'aia, rappresentava l'occasione per socializzare e per esternare i propri sentimenti o svelare notizie diversamente celati.

  • Durata 01:14
  • Data Mercoledì, 30 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annunziata Liberati e Maria Degnitti: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto con tematica amorosa eseguito durante la vendemmia. Esecuzione polivocale per terze con andamento omoritmico.

  • Durata 00:45
  • Data Mercoledì, 30 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Degnitti di Collemarmo (nata il 5-5-1929), Annunziata Liberati di Troiano (nata il 23-3-1930), Anna Profeta di S. Pietro di Bisenti (nata il 7-6-1935), Lina Carcerieri di Troiano (nata il 19-1-1943), Ada Lupinetti di Troiano (nata il 12-6-1931), Delfina Di Loreto di Troiano (nata il 1-4-1933), Pasqualina Di Pietrantonio di Troiano (nata il 7-7-1939), Allegrina Piccirilli di Collemarmo (nata il 16-11-1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria lunga alla metitora.
    L'impianto melodico (come nel brano 21) si basa sulla scala minore naturale con il VII grado ad un tono dal I.
    Il segmento melodico A+A1 posto sul primo verso (I e II emistichio) ha funzione di sospensione; tale effetto si protrae nel segmento B del I emistichio del secondo verso sino a trovare la risoluzione in B1 sul II emistichio a fine verso. Da rilevare i salti di quinta ad inizio frase, l'andamento per gradi congiunti, gli attacchi indiretti, gli abbellimenti melismatici e la presenza di note lunghe.

  • Durata 05:44
  • Data Mercoledì, 30 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annunziata Liberati (1930), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La Signora Angela Dea, di ottantanove anni, accenna l'aria alla metitora con una strofa utilizzata solitamente nei canti generici a serenata. La melodia modale, basata sulla scala lidia, è quella ricorrente e conosciuta su tutta l'area orientale del Gran Sasso. L'esecuzione è monodica.

  • Durata 00:17
  • Data Sabato, 26 Ottobre 1996
  • Luogo Colledoro di Castelli
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Angela Dea Sacchetti: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria a munnà lu ranë (per la mondatura del grano).
    L'andamento melodico si basa sul rapporto scalare del modo lidio. Questo canto allusivo, eseguito solitamente durante la mondatura, rappresentava l'occasione per socializzare e per esternare i propri sentimenti, o svelare notizie, diversamente celati.

  • Durata 03:47
  • Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
  • Luogo Contrada Vicenne di Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Evelina Zecchini, Lavinia Tauro: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria alla metitora o a metë, esecuzione monodica. La melodia, simile al brano 21 caratterizzato da un'aria lunga, si presenta qui con sonorità modale eolia, costruita sulla scala di SIb minore naturale con la sensibile mancante. Il segmento melodico A (tesi) divide i due emistichi del primo verso con una cesura interna generando così le due micro strutture A1 e A2. Il segmento B si divide anch'esso in B1 e B2. Le micro strutture A1 e A2/ A2 e B1/ B1 e B2 sono collegate tra loro da una nota comune. Presenti gli attacchi indiretti, i salti di quinta ed i melismi.

  • Durata 02:17
  • Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
  • Luogo Contrada Vicenne di Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Evelina Zecchini, Lavinia Tauro: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria alla metitora con esecuzione monodica. La melodia si basa sul sistema modale lidio, presenti le note lunghe ed i melismi che precedono le cesure a fine verso.

  • Durata 01:29
  • Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
  • Luogo Contrada Vicenne di Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Evelina Zecchini, Lavinia Tauro: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto particolarmente diffuso nella zona ed eseguito mentre si batteva il lino con delle spatole, le maciacche. A differenza delle altre esecuzioni, in questa sono presenti strofe finali in cui le cantrici iniziano a cantare a dispetto. L'andamento ritmico è più delineato e marcato in funzione del ritmo cadenzato usato per la battitura. Esecuzione monodica.

  • Durata 02:26
  • Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
  • Luogo Contrada Vicenne di Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Evelina Zecchini, Lavinia Tauro: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della raccolta delle olive eseguita in forma monodica. La melodia si basa sul sistema modale lidio. Esecuzione lineare e scorrevole senza forme accentuate di melismi e cesure.

  • Durata 02:26
  • Data Sabato, 11 Settembre 1976
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della mietitura diffusa localmente e basata sul sistema scalare modale lidio. Esecuzione monodica.

  • Durata 02:12
  • Data Sabato, 11 Settembre 1976
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria alla romana eseguita durante la mietitura ed appresa dai braccianti locali quando si trasferivano a mietere nelle campagne romane o nella zona di Amatrice. Esecuzione monodica.

  • Durata 01:04
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto, solitamente polivocale nella parte rindunelle rindulà con andamento delle due voci che procedono per intervalli di terza, si esegue durante la mondatura del grano.

  • Durata 00:52
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria alla metitora, esecuzione monodica. La melodia è quella ricorrente e conosciuta come aria locale costruita sulla scala lidia. I tratti esecutivi sono anch'essi comuni alle altre versioni.

  • Durata 02:54
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Rosaria Granocchia (1929), Maria Trufoli (1932), Ginevra Loricco (1952), Lina Piccirilli (1940), Maria Salvatorelli (1943), Maria Savignani (1920), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto della mondatura del grano. La breve esecuzione monodica di questo canto, normalmente eseguito a due voci che muovono per terze nel ritornello rindunelle rindulà, ne attesta la vasta diffusione nell'intero territorio posto alle pendici orientali del Gran Sasso.

  • Durata 00:45
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Trufoli (1932), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    I canti sociali di tipo contadino costituiscono la base del repertorio sociale; questi sono strettamente connessi ai canti sul lavoro agrario perché la voce dei braccianti, allo stesso modo, esterna e comunica sia i propri sentimenti che il proprio status.
    Canto delle squadre di braccianti che sul calar della sera lasciavano i campi congedandosi dal padrone con versi ammonitivi rispetto all'elargizione della paga giornaliera. Esecuzione polivocale a due voci che muovono per intervalli di terze parallele.

  • Durata 01:08
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Rosaria Granocchia (1929), Maria Trufoli (1932), Ginevra Loricco (1952), Lina Piccirilli (1940), Maria Salvatorelli (1943), Maria Savignani (1920), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'esecuzione monodica di quest'aria alla metitora presenta attacchi indiretti delle note, note lunghe a distesa che vanno sfumando alla fine di ciascun verso. Si rileva la presenza di strofe alquanto arcaiche che toccano i temi dell'amore, della fedeltà e dell'adorazione.

  • Durata 02:50
  • Data Venerdì, 27 Settembre 1996
  • Luogo Rufiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Giuditta Di Girolamo (1909), Francesca Campanelli (1924): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria della mondatura del grano, esecuzione monodica.
    I canti Mo si ni cale lu sole e O mulinare e ora posso macinà, secondo le varie testimonianze, venivano eseguiti principalmente durante la mondatura del grano. Entrambi presentano – non in tutti i casi – distici di settenari e ottonari caratterizzati dall'alternanza verso/parole non senso rinduline rindulà.
    Tale contaminazione, qui presente, viene adottata da alcune cantrici che, forse per la comunanza tematica, frappongono i due canti. Particolare è l’esecuzione di Giuditta che personalizza il contenuto nominando il figlio Mimì e se stessa con il soprannome Girasoulë. Il canto conclude con la benedizione finale che la cantrice dà ad entrambi.

  • Durata 02:20
  • Data Venerdì, 27 Settembre 1996
  • Luogo Rufiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Giuditta di Girolamo: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Aria alla metitora con esecuzione monodica.
    Anche nella valle del Mavone si testimonia la diffusione dell'aria alla metitorabasata sulla scala modale lidia. Si cita per la sua unicità ed arcaicità il distico di endecasillabi: "Jì vuji fa'a cummarë chë la Madonne, 'ji vuji da' lu fiorë di San Giovannë”. La cantrice si riferisce al rito cummarë a fiorë eseguito il 24 giugno, giorno di San Giovanni. Il rito consiste nello scambio tra due persone di un ramoscello fiorito (da scambiarsi nuovamente il giorno di San Pietro e Paolo) con la promessa di amicizia; da tale momento in poi si chiameranno tra loro cummarë (comari).

  • Durata 02:51
  • Data Lunedì, 04 Dicembre 1995
  • Luogo Pretara di Isola del Gran Sasso
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Gemma Rossi (1940), Angela Argentieri (1927), Marfisa Di Francesco (1933), Lucia Mascitti (1920): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto sociale con esecuzione monodica. I canti sociali di tipo contadino costituiscono la base del repertorio sociale: la voce dei braccianti, allo stesso modo, esterna e comunica sia i propri sentimenti che il proprio status. L'argomento sociale di questo canto, come per il canto Caro patrone, riguarda il rapporto lavorativo tra bracciante e padrone e le relative condizioni economiche. A differenza dell'altro più noto, questo canto risulta essere scarsamente diffuso e documentato.

  • Durata 00:49
  • Data Lunedì, 03 Gennaio 1994
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Stella Di Pasquale (83 anni): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di Passione che, eseguito il Venerdì Santo, descrive lo strazio di Maria che ha perduto il suo figliolo. La presente orazione, qui incompleta di alcuni episodi nella narrazione, rappresenta una variante della Passione Italia centrale I (Paolo Toschi). La melodia, retta da un ritmo ternario lento, culmina a fine di ogni strofa con una nota tenuta.

  • Durata 04:02
  • Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
  • Luogo Contrada Vicenne di Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Evelina Zecchini, Lavinia Tauro, Giuseppina Di Marcantonio: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale rivolto alla Madonna eseguito a due voci che muovono per terze parallele. Il testo presenta l'adorazione delle parti del corpo, tema ricorrente nei canti di pellegrinaggio come Lu pete di San Gabriele.

  • Durata 01:04
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto devozionale con l'adorazione delle parti del corpo di un santo è di certo il più diffuso e conosciuto dai pellegrini. Il canto nella sua struttura poetica e melodica viene eseguito nei diversi pellegrinaggi cambiando nel testo il nome del santo. In questo caso è dedicato a San Gabriele dell'Addolorata, frate passionista che, proveniente da Spoleto, si fermò ad Isola del Gran Sasso. Il santuario di San Gabriele è una delle mete predilette dai fedeli che ancora oggi vi si recano a piedi partendo dai paesi limitrofi percorrendo decine di chilometri di mulattiere che segnano il sottobosco del Gran Sasso. L'esecuzione è polivocale con due voci che muovono per terze parallele.

  • Durata 04:00
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione La Madonna a mare è rivolta, secondo la testimonianza delle cantrici, alla Madonna dei sette dolori di Castellammare Adriatico, l'odierna Pescara. L'andamento melodico è quello ricorrente che si ritrova nelle orazioni di San Giorgio, San Giuliano, Sande Filicenze, Santa Lucia ed altre. L'esecuzione è monodica.

  • Durata 02:09
  • Data Lunedì, 03 Gennaio 1994
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Germana Di Giovanni, ottantatre anni: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione di Santa Lucia presenta il classico impianto melodico ricorrente in molte orazioni. Il testo è incompleto. Esecuzione monodica.

  • Durata 02:09
  • Data Lunedì, 03 Gennaio 1994
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Germana Di Giovanni, ottantatre anni: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La signora Germana ricorda sommariamente alcuni passi della leggenda di Sande Filicenze citando più volte erroneamente il nome di Sant'Alessio. Per il riscontro testuale si può ascoltare la traccia 78. La storia di Sande Filicenze ha esercitato un profondo influsso sulla fantasia e sulla religiosità popolare; trattasi in realtà della Canzone di Rinaldo che, per la trama struggente, viene comunemente identificata come orazione.
    Interessante è la classificazione del personaggio che da semplice eroe popolare si eleva alla maestà del santo in virtù della storia commovente che lo connota. La canzone, conosciuta in altre regioni come Rizzardo belloLuggieriRizzol d'amorRiccardo, è largamente testimoniata in Abruzzo con i nomi Sande RinaldeSande RenateSande FilicenzeSande PiacenzeNucenzie.

  • Durata 00:43
  • Data Martedì, 03 Gennaio 1978
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Germana Di Giovanni, ottantare anni: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione di Santa Lucia presenta il classico impianto melodico del genere di appartenenza.
    L'esecuzione è monodica.

  • Durata 01:28
  • Data Lunedì, 03 Gennaio 1994
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Stella Di Pasquale, ottantatre anni: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Questa preghiera viene cantata dalla signora Stella utilizzando l'impianto melodico ricorrente nelle orazioni. L'esecuzione è monodica.

  • Durata 00:59
  • Data Lunedì, 03 Gennaio 1994
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Stella Di Pasquale, ottantatre anni: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto veniva eseguito durante il pellegrinaggio all'eremo di Santa Colomba, chiesetta posta nel bosco del monte Camicia (massiccio del Gran Sasso). Santa Colomba, sorella del vescovo Berardo di Teramo, si ritirò in eremitaggio in questi luoghi. L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 01:33
  • Data Lunedì, 04 Dicembre 1995
  • Luogo Pretara di Isola del Gran Sasso
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Gemma Rossi, nata nel 1940; Angela Argentieri, nata nel 1927; Marfisa Di Francesco, nata nel 1933; Lucia Mascitti, nata nel 1920: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto della Passione eseguito dalle cantrici di Pretara, appartenente alle orazioni umbro-abruzzesi (Passione Italia centrale I - Paolo Toschi), che presenta una melodia differente dalle altre versioni raccolte. Il testo è incompleto; l'esecuzione è polivocale con due voci che muovono per terze parallele.

  • Durata 00:28
  • Data Lunedì, 04 Dicembre 1995
  • Luogo Pretara di Isola del Gran Sasso
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Gemma Rossi (1940), Angela Argentieri (1927), Marfisa Di Francesco (1933), Lucia Mascitti (1920): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale rivolto a Santa Colomba con l'adorazione delle parti del corpo. L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 01:46
  • Data Lunedì, 04 Dicembre 1995
  • Luogo Pretara di Isola del Gran Sasso
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Gemma Rossi (1940), Angela Argentieri (1927), Marfisa Di Francesco (1933), Lucia Mascitti (1920): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale rivolto a San Gabriele con l'adorazione delle parti del corpo. L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 01:46
  • Data Lunedì, 04 Dicembre 1995
  • Luogo Pretara di Isola del Gran Sasso
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Gemma Rossi (1940), Angela Argentieri (1927), Marfisa Di Francesco (1933), Lucia Mascitti (1920): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di Passione di origine abruzzese che si colloca tra le Passioni Italia centrale II (Paolo Toschi). L'andamento melodico, privo di forme melismatiche, procede omoritmicamente con un ritmo ternario lento. L'esecuzione vocale, caratterizzata da due voci che muovono per terze parallele, si presenta dimessa e contemplativa.

  • Durata 06:22
  • Data Sabato, 09 Settembre 1995
  • Luogo Campo delle Piane (Montebello di Bertona)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927), Marianna Cardone (1934), Lucia Pavone (1922), Luisa Darmi (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale rivolto a San Gabriele con l'adorazione delle parti del corpo. L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 03:38
  • Data Lunedì, 14 Dicembre 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto di Passione eseguito, di origine abruzzese, si colloca tra le Passioni Italia centrale II (Paolo Toschi). L'andamento melodico, privo di forme melismatiche, procede omoritmicamente con un ritmo ternario lento. L'esecuzione vocale, caratterizzata da due voci che muovono per terze parallele, si presenta dimessa e contemplativa. Il canto eseguito è il medesimo della traccia 54.

  • Durata 04:09
  • Data Lunedì, 14 Dicembre 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Questa versione si colloca tra le Passioni, Italia centrale I (Paolo Toschi). Eseguita il Giovedì Santo, racconta nei vari episodi il momento in cui Maria, alla ricerca di Gesù, incontra prima Giovanni Battista e poi i maestri artigiani intenti a costruire l'occorrente per la crocifissione. Maria si raccomanda loro di costruire una corona di spine non pungente, chiodi non affilati ed una croce leggera per non far soffrire il proprio figliolo.
    L'esecuzione corale è monodica e l'impianto melodico, privo di melismi, di tipo omoritmico e sillabico si muove su un tempo ternario con andamento sostenuto.

  • Durata 03:41
  • Data Lunedì, 14 Dicembre 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale rivolto a San Gabriele con l'adorazione delle parti del corpo.
    Il testo è arricchito dalla citazione ripetuta per ogni strofa della figura di Maria, regina del mondo. L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 03:37
  • Data Lunedì, 14 Dicembre 1992
  • Luogo Montebello di Bertona
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Carmine (1926) e Serafina Iannacci (1931), Antonietta Barrucci (1927): voc
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) eseguono il canto camminando durante il pellegrinaggio alla chiesa di San Venanzio posta ad alcuni chilometri di distanza dal paese di Raiano (Aq). L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 03:06
  • Data Giovedì, 18 Maggio 1995
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello e Vestea (Pe) con le sorelle Iannacci Maria Carmine e Serafina: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) eseguono il canto camminando durante il pellegrinaggio alla chiesa di San Venanzio posta ad alcuni chilometri di distanza dal paese di Raiano (Aq).
    L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 03:56
  • Data Sabato, 18 Maggio 1985
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) tra cui le sorelle Iannacci: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) eseguono il canto camminando durante il pellegrinaggio alla chiesa di San Venanzio posta ad alcuni chilometri di distanza dal paese di Raiano (Aq). Esecuzione polivocale a due voci che procedono per terze parallele.

  • Durata 00:41
  • Data Giovedì, 18 Maggio 1995
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) eseguono il canto entrando nella chiesa di San Venanzio a Raiano (Aq).
    L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 03:45
  • Data Giovedì, 18 Maggio 1995
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) guidati dalle sorelle Iannacci: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) eseguono il canto a fine messa nella chiesa di San Venanzio a Raiano (Aq).
    L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 00:56
  • Data Giovedì, 18 Maggio 1995
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) eseguono il canto camminando durante il pellegrinaggio che dalla chiesa di San Venanzio prosegue verso il paese di Raiano (Aq) dove verranno accolti dalla banda.
    L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 08:53
  • Data Giovedì, 18 Maggio 1995
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe) si avvicinano cantando al paese di Raiano dove vengono accolti a suon di banda.
    L'esecuzione è polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 01:07
  • Data Giovedì, 18 Maggio 1995
  • Luogo Raiano
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Pellegrini di Montebello di Bertona e di Vestea (Pe): voce. A seguire una banda.
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto per i defunti con modalità esecutiva dei lamenti funebri. Esecuzione monodica.

  • Durata 03:18
  • Data Sabato, 14 Marzo 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto del Venerdì Santo eseguito in forma polivocale con andamento delle due voci per terze parallele. Questa orazione rappresenta una variante della Passione Italia centrale I (Paolo Toschi). L'esecuzione è incompleta nella narrazione dei vari episodi.

  • Durata 01:13
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (figlio di Maria): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Orazione di Sant'Anna eseguita in forma polivocale a due voci per terze parallele. L'esecuzione è polivocale con andamento per terze parallele delle due voci; il testo è incompleto.

  • Durata 01:17
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (figlio di Maria): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale rivolto alla Madonna eseguito in forma polivocale con andamento delle voci per terze parallele. L'esecuzione è caratterizzata da note lunghe a fine verso e da stop glottali.

  • Durata 01:20
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (figlio di Maria): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di pellegrinaggio dedicato a San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso.
    L'esecuzione a gola stretta è di tipo polivocale a due voci che procedono per terze parallele. Presenza di note lunghe a fine di ciascuna strofa.

  • Durata 02:12
  • Data Giovedì, 06 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (figlio di Maria): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto del Venerdì Santo eseguito in forma polivocale con due voci che muovono per intervalli di terza. Il testo tratta l'argomento del perdono dei peccatori attraverso l'intercessione di Maria rivolta a Gesù.

  • Durata 09:20
  • Data Sabato, 15 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (figlio di Maria): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di veglia al sepolcro eseguito in forma polivocale con due voci che muovono per terze parallele. L'andamento melodico è caratterizzato da cesure a metà verso o parola, da forme melismatiche, da attacchi indiretti e dalla presenza di note lunghe a fine strofa con stop glottali.

  • Durata 08:53
  • Data Sabato, 15 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta (1917), Bambina Miraglia (1946), Laura Valeriani (1930), Gaetano Miraglia (figlio di Maria): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La preghiera dell'Ave Maria viene cantata da Maria Salzetta.

  • Durata 03:54
  • Data Sabato, 22 Dicembre 1973
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il lamento del purgatorio è stato appreso dalla signora Maria ascoltando dei musici girovaghi chiamati diasillari che, provenienti da Campli (Teramo), passavano a cadenza annuale ed eseguivano per le case canti di argomento religioso come lamenti, orazioni e il dies ire (diasillë). In cambio di beni alimentari e di ospitalità li diasillari di Campoli (Campli) oltre a cantare consegnavano alle famiglie i testi dei canti scritti su fogli sciolti. Vari erano i diasillari provenienti da Campli; alcuni si muovevano da soli, altri in gruppi di due o tre persone che cantavano e suonavano la chitarra e la fisarmonica.

  • Durata 05:38
  • Data Mercoledì, 22 Dicembre 1993
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La melodia non è quella ricorrente nelle orazioni di San Giorgio, Sande Filicenze, Santa Barbara ed altre ancora.

  • Durata 04:55
  • Data Mercoledì, 22 Dicembre 1993
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione di San Giuliano l'ospitaliere, presente nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, è qui riproposta integralmente. Il motivo melodico è quello ricorrente nelle orazioni arcaiche.

  • Durata 05:27
  • Data Mercoledì, 22 Dicembre 1993
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione parla del miracolo di San Nicola di Bari che salvò il popolo dalla carestia facendo arrivare grandi quantità di grano da oltre mare. L'impianto melodico è quello ricorrente nelle orazioni più arcaiche.

  • Durata 02:01
  • Data Mercoledì, 22 Dicembre 1993
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La storia di Sande Filicenze ha esercitato un profondo influsso sulla fantasia e sulla religiosità popolare; trattasi in realtà della Canzone di Rinaldo che, per la trama struggente, viene identificata come orazione.
    Interessante è la classificazione del personaggio che da semplice eroe popolare si eleva alla maestà del santo in virtù della storia commovente. La canzone, conosciuta in altre regioni come Rizzardo belloLuggieriRizzol d’amorRiccardo, è largamente testimoniata in Abruzzo con i nomi Sande RinaldeSande RenateSande FilicenzeSande PiacenzeNucenzie.

  • Durata 04:21
  • Data Mercoledì, 22 Dicembre 1993
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescra
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L’orazione di Sant’Anna, protettrice delle donne partorienti, presenta un impianto melodico che, confrontato con quello ricorrente nelle orazioni di San Nicola (traccia 77), San Giorgio (traccia 80), Sande Filicenze (traccia 78) e San Giuliano (traccia 76), risulta essere di derivazione più moderna. A confronto si rimanda l’ascolto alla traccia 08 della raccolta Domenico Nardi; anche qui la melodia è di derivazione moderna.

  • Durata 06:13
  • Data Mercoledì, 22 Dicembre 1993
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione di San Giorgio è legata al culto tributato al santo nelle regioni poste sul versante adriatico, e Venezia rappresenta il più antico centro italiano in cui è sorto e da cui si è diffuso il culto del santo guerriero. Lo studio critico della leggenda di San Giorgio prese l'avvio nel Cinquecento con ampi sviluppi nel Seicento ma solo a fine Ottocento e nei primi del Novecento la leggenda di San Giorgio viene studiata a fondo nei suoi molteplici aspetti e rapporti con l'agiografia da un lato e con la mitologia ed il folklore dall'altro. Un dato certo è che la leggenda del santo guerriero è stata modificata nella poesia ed ancor più nel canto popolare. Infatti, sia nel più antico testo in lingua greca che risale al V secolo (contenuto in un palinsesto della biblioteca di Vienna), sia nel manoscritto greco datato 916 (biblioteca vaticana), non troviamo alcun cenno all'uccisione del drago che, invece, rappresenterà nella tradizione popolare l'episodio centrale.
    Tale episodio compare per la prima volta nella Legenda aurea composta tra il 1265 ed il 1275 da Jacopo da Varagine. La sua leggenda, ispirata da fonti diverse compresa quella di tradizione orale, ha esercitato un influsso straordinario sulle composizioni posteriori e sui canti popolari. I due episodi che caratterizzano la versione di Jacopo sono il combattimento con il drago ed i tormenti del martirio del santo ma solo la prima parte acquisterà la preminenza nello sviluppo della leggenda tanto che, nella tradizione popolare, non resterà che questo. Jacopo da Varagine ha così modificato la leggenda ponendo tale episodio del combattimento come primo nella vita del santo dandogli un'ampiezza e vivezza di narrazione che non poteva non esercitare un profondo influsso sulla fantasia popolare. Numerosi ed evidenti sono, infatti, i riscontri fra la Legenda aurea e i canti popolari e questi ultimi hanno attinto comunque anche ad altre fonti (non escluse quelle orali) dal momento che diversi passaggi mancano nella Legenda.
    L’impianto melodico è quello ricorrente nelle orazioni più arcaiche; il testo narrativo è integro.

  • Durata 05:19
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Trufoli (1932): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto dedicato alla Vergine Maria viene eseguito in forma polivocale con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 02:01
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Rosaria Granocchia (1929), Maria Trufoli (1932), Ginevra Loricco (1952), Lina Piccirilli (1940), Maria Salvatorelli (1943), Maria Savignani (1920), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La presente versione di discosta da quella eseguita da Maria Salzetta (traccia 75) sia musicalmente che nella narrazione poetica.

  • Durata 04:30
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Rosaria Granocchia (1929), Maria Trufoli (1932), Ginevra Loricco (1952), Lina Piccirilli (1940), Maria Salvatorelli (1943), Maria Savignani (1920), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale di pellegrinaggio dedicato a San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso.
    Esecuzione polivole con andamento delle due voci per terze parallele.

  • Durata 01:40
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Rosaria Granocchia (1929), Maria Trufoli (1932), Ginevra Loricco (1952), Lina Piccirilli (1940), Maria Salvatorelli (1943), Maria Savignani (1920), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto del Venerdì Santo eseguito in forma polivocale con andamento delle due voci per terze parallele. Questa orazione rappresenta una variante della Passione Italia centrale I (Paolo Toschi).

  • Durata 01:40
  • Data Venerdì, 11 Ottobre 1996
  • Luogo San Pietro di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzo
  • Esecutore Rosaria Granocchia (1929), Maria Trufoli (1932), Ginevra Loricco (1952), Lina Piccirilli (1940), Maria Salvatorelli (1943), Maria Savignani (1920), Annantonia Di Giacinto (1923): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale a San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso. L'esecuzione polivocale presenta un andamento melodico a due voci che muovono per terze parallele. A fine di ciascun distico le voci concludono con una nota lunga e lo stop glottale.

  • Durata 02:57
  • Data Lunedì, 14 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Degnitti (1929), Annunziata Liberati (1930), Delfina Di Lauto (1933), Carcerieri Lina (1943), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto devozionale a San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso. L'esecuzione polivocale presenta un andamento melodico a due voci che muovono per terze parallele. L'impianto melodico arcaico di tipo penitenziale è caratterizzato da frequenti cesure di sospensione, da attacchi indiretti sulle sillabe, da melismi e da note lunghe.

  • Durata 03:49
  • Data Lunedì, 14 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Degnitti (1929), Annunziata Liberati (1930), Delfina Di Lauto (1933), Carcerieri Lina (1943), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione La Madonna a mare si riferisce alla Madonna dei sette dolori di Castellammare Adriatico, l'odierna Pescara. L'andamento melodico è quello ricorrente nelle orazioni di San Giorgio, San Giuliano, Sande Filicenze, Santa Lucia ed altre.
    Esecuzione monodica.

  • Durata 02:57
  • Data Mercoledì, 30 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annunziata Liberati (1930): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'orazione di Santa Lucia presenta il classico impianto melodico ricorrente nelle orazioni. L'esecuzione è monodica a voci pari.

  • Durata 01:39
  • Data Lunedì, 14 Ottobre 1996
  • Luogo Troiano di Bisenti
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Degnitti (1929), Annunziata Liberati (1930), Delfina Di Lauto (1933), Carcerieri Lina (1943), Pasqualina Di Pietrantonio (1936): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto, che narra brevemente la storia di San Gabriele, veniva eseguito dalle compagnie durante i pellegrinaggi, a piedi o in autobus, verso il santuario, a cui la signora Lidia partecipava già all'età di quattordici anni. Il canto, confrontato con la traccia 70, presenta una melodia più moderna in stile romantico.

  • Durata 01:01
  • Data Domenica, 30 Novembre 1997
  • Luogo Penne
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Lidia (in Ciarcelluti): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto, che inizia con il richiamo di attenzione ai fedeli, prassi frequente nelle orazioni, ha un modulo melodico da cantastorie. La signora Lidia ha appreso il canto partecipando ai vari pellegrinaggi a San Gabriele.

  • Durata 01:17
  • Data Domenica, 30 Novembre 1997
  • Luogo Penne
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Lidia (in Ciarcelluti): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di pellegrinaggio che, eseguito dalle compagnie nel 1945, si rivolge a San Gabriele con la supplica di far finire la guerra e di far tornare i soldati a casa.

  • Durata 00:58
  • Data Domenica, 30 Novembre 1997
  • Luogo Penne
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Lidia (in Ciarcelluti): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Versione popolare del Dies Irae che la signora Lidia ha appreso da compagnie di girovaghi chiamati diasillari. Provenienti dalla zona di Campli (Te) i diasillarieseguivano per le case i canti dedicati ai defunti e le orazioni dei santi in cambio di pane, farina o altri modesti beni alimentari.

  • Durata 00:48
  • Data Domenica, 30 Novembre 1997
  • Luogo Penne
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Lidia (in Ciarcelluti): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il canto d'amore eseguito dalla signora Angela Dea non è testimoniato da altre cantrici; il testo poetico e la melodia presentano una struttura più dotta rispetto alle serenate più diffuse. Il testo poetico si basa su versi di endecasillabi che posti in musica formano un doppio emistichio piano-tronco.

  • Durata 00:46
  • Data Martedì, 22 Ottobre 1996
  • Luogo Colledoro di Castelli
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Angela Dea Sacchetti (1907): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    E' la serenata generica più diffusa e conosciuta nell'ambito della musica tradizionale abruzzese. Il testo poetico è caratterizzato da strofe autonome, ma spesso collegate nematicamente tra loro, composte da quartine di settenari e ottonari piani con la finale tronca. Il tema principale è il sentimento amoroso rivolto alla donna desiderata; sentimento spesso connotato dalle pene d'amore e dalla speranza che esso sia contraccambiato.
    Il canto viene eseguito sul ritmo ternario (tempo di valzer). La strofa ABCD nella fase esecutiva a tempo di valzer sovente si dilata in A-B-C-D-C-D con la ripetizione degli ultimi due versi.
    Si rimanda per comparazione alle tracce 100102  106.
    Diversamente dicasi per il canto Faccite alla finestra che, pur presentando poeticamente temi analoghi sull'amore, si basa strutturalmente su distici di endecasillabi AB. Questi ultimi se vengono eseguiti a tempo di polca o di saltarello, assumono le differenti dilatazioni: A-a1/a1-A-B-B (polca-traccia 114); A-A-b1/parole nonsenso-B- parole nonsenso/b2 (saltarello – traccia 108).

  • Durata 00:23
  • Data Martedì, 22 Ottobre 1996
  • Luogo Colledoro di Castelli
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Angela Dea Sacchetti (1907): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    In questa ninna nanna, come nella seguente, il testo poetico indugia sulla richiesta di protezione del bambino invocando i santi, la Madonna di Loreto e la Madonna a mare (Santuario in Pescara Colli anticamente Castellammare Adriatico) mentre rimanda solo brevemente l'attenzione del bambino sulla figura malvagia del lupo nero.
    L'impianto melodico è costruito su cinque note che determinano, nel loro rapporto intervallare, la scala modale frigia. Interessante è la comparazione melodica delle tre ninna nanne qui documentate aventi impianti scalari diversi: frigio, tonale minore e lidio (tracce 96  103). La frase presenta attacchi indiretti delle note e melismi in fase cadenzale. Il ritmo musicale segue gli accenti forti delle parole. L'esecuzione qui defunzionalizzata si presenta con voce sommessa e lamentevole.

  • Durata 01:23
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Adele Di Berardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La melodia di questa ninna nanna si basa su cinque note che appartengono alla scala tonale di RE minore; sono presenti gli attacchi indiretti su alcune note. Il ritmo, determinato dagli accenti sillabici delle parole, è caratterizzato da strutture miste ternarie e binarie. Per un confronto si rimanda alla traccia precedente ed alla 103.

  • Durata 01:37
  • Data Sabato, 15 Febbraio 1992
  • Luogo Fiano (Farindola)
  • Provincia Pescara
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Maria Salzetta e Bambina Miraglia: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornelli sentenziosi eseguiti a tempo di saltarello solitamente sostenuti dall’accompagnamento dell’organetto diatonico a due bassi (ddù bottë). L’esecuzione è polivocale con andamento per terze delle due voci. La struttura metrica, basata sul distico di endecasillabi AB, nell'esecuzione si dilata in A-b1/b1-A-B-B.

  • Durata 01:23
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornelli generici eseguiti a tempo di saltarello con andamento monodico delle voci. L'esecuzione frammentaria ed insicura è dovuta alla mancata frequentazione delle cantrici stesse che, come ricordano, in passato intonavano con facilità stornelli collegati tra loro da un tema definito come l'amore o il contrasto.

  • Durata 00:55
  • Data Mercoledì, 11 Settembre 1996
  • Luogo Arsita
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Annina Di Bernardo, Maria Icaro, Carmela Rubini, Donata Ciafardone, Quintina Lanari, Adele Di Marcoberardino: voce
  • Autore Carlo Di Silvestre

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Gli stornelli quasi sussurrati dall'anziana signora Stella sono a tempo di polca e si basano metricamente sul verso endecasillabo; a differenza della traccia 108  (a tempo di saltarello), che presenta un testo analogo sempre strutturato sull'endecasillabo (AB), la strofa è formata da una quartina ABCD invece del più comune distico.

  • Durata 00:54
  • Data Lunedì, 03 Gennaio 1994
  • Luogo Miano
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Stella Di Pasquale (83 anni): voce
  • Autore Carlo Di Silvestre