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Archivio Sonoro

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Dal RadioCorriere TV-Puglia (12)

Articoli, schede e rimandi a commento delle trasmissioni televisive della settimana.

Gli articoli di approfondimento, le schede e i rimandi che, dal 1925 al 1995 e poi dal 1999 fino al 2008, hanno accompagnato la programmazione televisiva della Rai, settimana dopo settimana, con firme anche di grande prestigio e temi ed argomenti del tutto impensabili oggi su un periodico di grandissima diffusione.

  • Genere Audio

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Viaggio in Italia di Guido Piovene, andato in onda nel 1954 in ottanta trasmissioni, di venticinque minuti l’una, sul Programma Nazionale il lunedì e il sabato alle 21,05, è presentato come la più vasta ricerca fino ad allora compiuta dalla RAI su tutte le regioni e città italiane. Nelle parole dell’autore “premessa indispensabile è andare a vedere ogni cosa di persona, provincia per provincia, città per città, e interrogare gli uomini responsabili e la gente comune, entrare nelle officine e nelle fattorie, intrattenersi con artigiani, contadini e professionisti, insomma percorrere la penisola e le isole andando ad indagare i fatti nella loro concretezza”, restituendo le contraddizioni
    di un paese in rapida e profonda trasformazione. A disposizione dell’inchiesta è l’intera organizzazione radiofonica che si ramifica nelle principali città italiane, “per comporre l’archivio di voci e sfondi sonori” che aspira ad una “revisione antiretorica”, “con le prove in mano”, degli italiani degli anni ’50 del ’900.

    Data: n.49, 1954, pp.16-17

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Guido Piovene

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Un articolo di Paolo Toschi sui due anni di programmazione, dalle stazioni di modulazioni di frequenza del Terzo Programma della Rai, di "Chiara Fontana", trasmissione dedicata "alla limpida vena della musica e della canzone tradizionale del nostro paese"; lo studioso rassicura i lettori che si tratta di canzoni e musiche "genuinamente popolari, senza manomissioni, elaborazioni, ritocchi e abbellimenti", grazie al Centro Nazionale Studi Musica Popolare e al suo direttore Giorgio Nataletti.

  • Data Martedì, 15 Ottobre 1957
  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Paolo Toschi

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Annibale Paloscia presenta “Magia e società” andato in onda martedì 3 giugno alle ore 18,45 sul Terzo Programma radiofonico. La puntata indaga le sopravvivenze nel Paese di credenze e riti magici, affrontando comparativamente il binomio dono/vendetta considerato fondamento della cultura magica. Testimonianze delle “associazioni magiche” spaziano dal comparato che si suggella a San Giovanni, alla tradizione di Orgosolo, delle donne in gravidanza, di mettere una scopa sotto il letto contro il malocchio, pratica diffusa in tutta la società rurale del Sud. Tra folklore religioso e superstizione, si giunge al ballo dei tarantati, rituale presente in Puglia e in Sardegna (dove il ragno velenoso viene chiamato argia), considerato “l’espressione più radicale dell’effimera condizione esistenziale e del senso di smarrimento e di colpa che i meridionali provano di fronte alle calamità”, esorcizzando così la paura della morte. Si tratta del “rimorso” che De Martino attribuisce alla crisi della presenza, collisione tra mondo magico e modernizzazione, come il “compromesso” fatto con la cultura contadina dagli illuministi napoletani del ‘700, cioè la jettatura che dilagò fra i ceti urbanizzati e colti campani.

    Data: n.22, 1969, pp.38-39

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Annibale Paloscia

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Il 29 giugno del 1970 Franco Scaglia ritorna a Galatina sui luoghi e i riti consacrati da De Martino per verificare cosa sia rimasto del rito indagato undici anni prima: "di tarantati c’erano pochi. La domenica, giorno in cui si svolge la tradizionale processione in onore di San Pietro e Paolo, nel pomeriggio ne arrivarono tre. Erano anziani, la gente che aspettava di fronte alla cappella li conosceva, sono molti anni che vengono a Galatina per curarsi". La descrizione del contesto, realizzata in comparazione con quanto raccontato ne "La terra del rimorso", fornisce così un’ulteriore riprova che un antico rito, vicino per molti versi all’argia della Sardegna, è ormai prossimo alla scomparsa, assieme al "mondo magico" in cui era nato e al quale "la civiltà sta via via sostituendo un mondo lindo, asettico, dove la fantasia non ha più ragion d’essere".

    Data: 1972

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Franco Scaglia

  • Genere Audio
  • Descrizione

    Due articoli, di Giuseppe Bocconetti e di Lina Agostini, ripercorrono le tappe del concorso “Alla ricerca del folklore italiano” abbinato alla rubrica televisiva Adesso Musica.
    Oltre quindicimila testi di canzoni popolari e nastri di motivi folcloristici inviati dai telespettatori alla redazione a seguito di un concorso che invitava a segnalare motivi “di origine popolare”, incisi su nastro magnetico o anche soltanto trascritti, al fine di restituire spazio all’“inesauribile filone folkloristico del paese, non solo nel tentativo di realizzare un censimento il più possibile aggiornato e completo del repertorio di canti tradizionali autentici; ma per vedere in che misura è possibile riproporli al grosso pubblico senza la mediazione di chi, per forza di cose, il più delle volte ne forza la genuinità e l’originalità”. Scrive Giuseppe Bocconetti che “la mediazione di molti cantanti che hanno riscoperto il “folk”, inevitabilmente toglie spontaneità ed autenticità a un “prodotto” nato per una destinazione diversa, come strumento d’espressione per dire e raccontare emozioni, stati d’animo, sentimenti, non solo, ma condizioni sociali, il lavoro, la povertà, i desideri, le delusioni, le gioie, la fede”.
    La commissione era composta da Adriano Mazzoletti, Paolo Toschi, Giorgio Caproni, Antonino Uccello, Luigi Colacicchi, Alberto Bevilacqua, Diego Carpitella, Tullio Tentori, Piergiorgio De Florentis e Mario Migliardi, “il cui giudizio è stato espresso sulle varianti dei testi (tradizionali e popolari) relativamente al materiale pervenuto”.
    Il 65 per cento dei motivi partecipanti al concorso provengono dal meridione d’Italia e in misura considerevole dai paesi d’emigrazione. Durante la premiazione, a cui è dedicato un numero speciale del programma, andato in onda il 17 dicembre 1972 alle 22, 05 sul Secondo canale, affidato alla regia di Stefano de Stefani, “tra un “ballu cabillu” e un canto “oj” della colonia albanese, tra un intervento di Tentori e Carpitella e i versi del poeta Ignazio Buttitta, tra le canzoni sarde di Anna Loddo e quelle piemontesi di Franca Orengo”, alcuni dei ricercatori interpretano di persona il brano da loro scoperto, altri invece assistono all’esecuzione dei motivi affidati “ai cantanti più noti di questo genere musicale”: Otello Prefazio, Rosa Balistreri, Caterina Bueno, Matteo Salvatore, Maria Carta , il Duo di Piadena.

    Data: n.38, settembre 1972, pp.86-87; n.47, 1972, pag.20; n.51, dicembre 1972, pp.42-43

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Giuseppe Bocconetti, Lina Agostini

  • Genere Audio
  • Descrizione

    All'interno della più vasta inchiesta "Dove rinasce il folk", l'articolo di Giuseppe Tabasso offre un quadro particolarmente vivace ed articolato dello stato della musica popolare in Puglia, soffermandosi sul festival delle "basse bande" di Grumo Appula, le iniziative sulla civiltà contadina di Sanmichele di Bari, le fracchie di San Marco in Lamis e, soprattutto, le iniziative promosse a Melendugno, in provincia di Lecce, dal Canzoniere Grecanico Salentino e da Oistros, un centro di ricerca e animazione teatrale, le cui attività sono ispirate da Rina Durante con esplicite motivazioni politiche e collaborazioni anche internazionali, come quella avviata con l'Odin Teatret  di Eugenio Barba, "un collettivo che ha doppia residenza, in Danimarca e nel Salento". Con un'intervista a Giovanni Bronzini e box di approfondimento sulla "Daunia Folk", i piatti della tradizione culinaria, il Teatro delle Marionette di Canosa di Puglia, con rimando all'anziano burattinaio Vito Fattizzi, e il "Piccolo Teatro" di Bari con le duecento repliche di "Jarche vasce" (Arco Basso), uno spettacolo di Vito Mastrogiovanni e Nicola Tabascio, diretto da Michele Mirabella.

    Data: n. 37, settembre 1975, pp. 88-95

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Giuseppe Tabasso

  • Genere Audio
  • Descrizione

    La presentazione del ciclo di documentari, curato da Luca Pinna e Clara Gallini, di registi come Luigi Di Gianni e Cecilia Mangini, che si ispirarono alle ricerche di Ernesto De Martino, in "profonda e polemica rottura con il tradizionale filone del film folcloristico". Da notare la buona collocazione nel palinsesto (in seconda serata, alle 22, sulla prima rete), del tutto impensabile oggi.

     

  • Data Giovedì, 03 Novembre 1977
  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Redazione RadioCorriereTV

  • Genere Testo
  • Descrizione

    In contemporanea alla messa in onda del programma "Nel sud di Ernesto de Martino" un articolo di Franco Scaglia si sofferma su alcuni casi emblematici (i tarantati di Galatina, la possessione di Alberto Gonnella in Campania e la pratiche di magia in Lucania) con particolare riferimento ai documentari di Luigi Di Gianni.

    Data: n. 44, 3 novembre 1977, pp. 36-38

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Franco Scaglia

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Le schede di presentazione delle quattro puntate di Sud e magia, la trasmissione curata da Annabella Rossi, Gianfranco Mingozzi e Claudio Barbati, andate in onda il 31 marzo, il 7, 14 e 21 aprile, nella dichiarata intenzione di inoltrarsi, a vent'anni dalle ricerche di De Martino, nel Sud più arcaico e segreto contro "l'immagine falsa che del mondo popolare si ricava da certa musica folk, dal finto artigianato e dai manifesti turistici". Nella prima puntata, girata in Lucania e Campania, la lamentatrice di Bella, la Zeza di Somma Vesuviana: da notare l'incontro di Albano di Lucania dove la popolazione rimprovera a De Martino di avere esagerato, se non "inventato", la storia delle pratiche magiche del posto. Nella seconda puntata si affrontano i temi del malocchio e della fattura tra i monti dell'Irpinia e l'incontro con il mago di Paduli, Raffaele Luongo. La terza puntata con alcune singolari figure di maghi e guaritori, come il contandino Domenico Massalli che parla a data fissa con la Madonna, e Michele Acquaviva di Cerignola che nella sua masseria cura centinaia di persone con l'olio della Madonna di Altomare. L'ultima puntata, "Ritorno alla terra del rimorso", è interamente dedicata ai luoghi consacrati ne "La Terra del rimorso": è intervistata anche una "donna tarantata che De Martino conobbe giovane", vale a dire Maria di Nardò.

    Data: marzo aprile 1978

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Redazione RadioCorriereTV

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Un articolo di Pino Di Salvo su Sud e magia,  un programma in quattro puntate a cura di Annabella Rossi, Gianfranco Mingozzi e Claudio Barbati, su maghi e guaritori ed altri rituali affini, come in particolare la pizzica terapeutica dei tarantolati. Oltre a Raffaelle Longo di Paduli e Alberto Gonnella di Serradarce, è presa in considerazione anche la singolare vicenda del guaritore di Cerignola Michele Acquaviva.

    Data: n. 13, 31 marzo 1978, pp. 106-8

  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Pino Di Salvo

  • Genere Testo
  • Descrizione

    Schede di lavoro della seconda puntata di "Quando la scuola cambia: tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di lingua", andata in onda il 17 aprile del 1979, con la regia e la sceneggiatura di Vittorio De Seta e Luciano Tovoli a dirigere la fotografia. Ambientata a S. Marzano, nella provincia di Taranto, la puntata registra l'intervento di Tullio De Mauro, che presenta le minoranze di lingua albanese, circa 114.000 cittadini del meridione italiano, e commenta il metodo di insegnamento, originale e contestualizzato nella realtà in cui opera, di De Padova, mestro della scuola elementare di San Marzano, a cui si devono composizione ed elaborazione dei motivi tradizionali che fanno da sfondo sonoro al programma. 
    Il maestro Carmine De Padova è ritratto mentre intervista parlanti in lingua albanese, dirige il coro, e denuncia la scarsa sensibilità delle autorità scolastiche nei confronti della minoranza albanese, che De Mauro allarga alla trascuratezza delle istituzioni italiane nei confronti del plurilinguismo nel Paese.

     

  • Data Martedì, 17 Aprile 1979
  • Luogo Roma
  • Provincia Roma
  • Regione Lazio
  • Autore Teche Rai