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Archivio Sonoro

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Cesacastina (29)

Cuoche, pastori, lupi e tesori

Nell’estate del 1964, nel corso di un campeggio organizzato dalla curia sui Monti della Laga, a Cesacastina nel comune di Crognaleto, don Nicola Jobbi sentì alcune cuoche cantare nelle cucine mentre preparavano i pasti. Il parroco-etnografo, sempre attento e naturalmente proteso all’ascolto di ciò che gli accadeva intorno, fu colpito dai canti e dalla particolarità dei repertori che giudicò "non di uso comune". Si accordò con le signore e tornò fino a Cerqueto a prendere il suo registratore dell’epoca: un pesante ma efficace Telefunken Magnetophon 85 KL acquistato nello stesso anno da un rivenditore specializzato di Mosciano Sant’Angelo, suo paese d’orgine, strumento che utilizza per tutte le prime registrazioni in montagna. Documentò i canti (tracce 1, 16-28) e si accordò per nuovi incontri, che avvennero nel corso del 1965 con un anziano pastore e alcuni uomini incontrati in un’osteria (tracce 2-15). Le registrazioni effettuate a Cesacastina, presenti nei nastri DNI 4 e DNI 5 del Fondo Jobbi e conservate in copia presso la Fonoteca Nazionale Svizzera e il Centro di Dialettologia e di Etnografia di Bellinzona con il nome di Abruzzo 14-15-16, ci restituscono più di altre l’interazione di Jobbi nei contesti di ricerca: il parroco sollecita i suoi interlocutori, li presenta, dialoga con loro. Non risulta invece agevole la ricostruzione della successione delle registrazioni, probabilmente sottoposte in parte a successive copiature.

  • Genere Audio

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Come mai mia cara Emma, sono le nove sta 'ncora a dormì. Mi sento male, ma da morire ti raccomanda 'miei tre figliolin. Al più piccino dagli del latte agli altri due 'n bel pezzo di pan. Dopo tre mesi che l'era morta di un'altra donna s'innamorò. D'un'altra donna triste e crudele che maltrattava 'suoi tre filgiolin. Al più piccino dava le botte agli altri usava 'l baston. I tre piccini va sulla tomba dicendo: "mamma ci tocca morir". "Tornate a casa miei cari figli, la vostra cena l'è già preparà". I tre piccini tornarono a casa trova la cena l'è già preparà. A mezzanotte torna 'l marito trova la Emma seduta al balcon. "Or come mai mia cara Emma tu sei tornata dal mondo di là". "Io sono tornata per quell'ingrata che maltrattava 'miei tre figliolin".


    Canto narrativo, variante de La Madre Resuscitata (Nigra 39). E' il racconto di una madre moribonda che raccomanda i figli al marito che, dopo averla persa, prende in sposa una seconda moglie che maltratta i bambini. Questi vanno a piangere sulla tomba della madre che resuscitata torna casa a per vendicarsi. Molto diffuso nel settentrione d'Italia, in esecuzioni polivocali, è qui intonato senza che le voci siano raddoppiate.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 05:15
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi, Maddalena Baldassarre, Adalgisa Giustiniani, Costanza Romani: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Quest'è 'l bicchieri e di crestallo e fin ma dendro e fuori è tutto bello e lavorato sscì benedetta la cara sposa e 'l caro sposo che me l'ha riempito salute alla sua numerosa famiglia accompagnate. Giacchè io mi ritrovo in questa bella comitì e voglio salutare tutto il suo bello parintato salutandoli a tutti in questo bello loco uomini donne e camerieri anco ai cari cochi. E io lo beverò con grande armonia unita insieme la vergine pia. [...] Tanti cari saluti a questo signore che mi ha favorito questo bicchier di vino (2 volte) e sopra al caro oggetto ne prenderò le rime ma di candaro e c'ho l'anima accesa. Mi adatto a raccontar cose più belle e nove perché tempo non ho di dirli tutti. Siamo arrivati in questa belle ora a godere si dolci e cari belli frutti. E io lo bevo con grande armonia unit’assieme alla fiorentina mia.


    Canto registrato nella frazione di Cesacastina. L'esecutore, Palmerino Marocco, ha novant' anni ed è cieco. Si tratta di uno stornello beneaugurale cantato a lungo, con l'allungamento delle vocali finali di ogni verso.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

     

  • Durata 04:19
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Registrato nella frazione di Cesacastina, è il lamento in rima, parlato e a volte cantato, di Maria che piange la Passione del figlio e ne ripercorre la vita dall'annunciazione della nascita fino alla morte.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate del 1965

  • Durata 14:24
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Racconto registrato nella frazione di Cesacastina, ispirato al poema epico di Torquato Tasso. L'informatore racconta dell'imperatore che va per cinque anni in guerra e prima di partire chiama il fratello Gallicano e gli raccomanda la moglie Flavia. Gallicano la insidiava e al ritorno del marito disse di averla posseduta. Il marito caccia la moglie e prosegue con le sue peripezie.

     

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 19:55
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'esecutore parla di se stesso e introduce i brani che verranno eseguiti.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 02:17
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Siete nato Don Nicola mio dove spunta il sole siete battezzato dove tramonterà (2 volte) ma siete cresimato nella chiesa bella di Roma e pe commara fu madre regina oppuramente 'na sacra corona (2 volte) siete cresimato nella chiesa bella maggiore.
    Un brindisi improvvisato dedicato all'intervistatore Don Nicola Jobbi.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 02:17
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Quanto mi sembri bello agli occhi miei da rimirarti non mi sazio mai non cambiate amore a tradimento e questa fu la legge, il nostro patto. La sua gelosia mi rode nel mio petto l’anima non è più mia e il core affatto se lei mi sei fedele io ti prometto d'amarti sempre più fino a che il mondo dura. Lei risiedete in questa bella pianura l'acqua corrente la fate fermare (2 volte) l'alberetto lo fate fiorire. I muri alti non li mai salire che la dibolezza sua ne potrai morire prima o poi del piede non passar la dibolezza sua ne potrà in fondo al fondo la re de la bimba con l'ore di la fa coll'altri fai l'amore e con me te vuoi sposà.


    Breve stronello "d'amore" registrato nella frazione di Cesacastina. L'esecutore unisce uno stile a lungo con uno più ritmico (che conclude il brano).

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 01:20
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'informatore Palmerino Marrocco parla di se stesso e racconta la sua vita privata. Nel corso del racconto viene intonato uno stornello di congedo e ringraziamento a Don Nicola Jobbi: "Andiamo a dormire che ci conviene...".

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 08:43
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Dopo mangiato e aver bevuto
    ringraziamo iddio che ce l’ha dato (3 volte)
    e ci ha favorito
    e siamo mangiato e siamo bevuto
    io sono di partenza devo portare
    a beverare le pecorelle [...]
    quando mi venite a trovare sul pascolo
    vi dovete levare il cappello e mi dovete dare il buongioorno
    io sono il maestro che dirige il gregge.


    Brindisi di ringraziamento per la fine di un pasto.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 01:46
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'informatore (macellaio, nato nel 1921 e morto nel 1986) riferisce sul toponimo e sulla fondazione di Cesacastina. Riporta vari racconti sul paese e parla del convento dei frati e della devozione a Santa Maria Maddalena. Narra di leggende su tesori nascosti e il suo tentativo, con alcuni amici, di trovarne uno.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 18:19
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Ludovico Di Marco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'informatore riferisce delle tradizioni di Cesacastina collegate al fidanzamento e al matrimonio: la ritualità, la consegna di doni, il corteo nuziale, i complimenti, i banchetti, l'omaggio e la distribuizione del vino da parte dello sposo, la sconfettata (lancio di confetti all'arrivo presso la casa dello sposo), le serenate.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 13:11
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Ludovico Di Marco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Siamo una schiera di cantatori signori piacer darà cantar le lodi di Sant'Antonio che del demonio nemico fu. Nacque in Egitto e ricco nacque ma assai gli piacque la povertà. E ciò che aveva ai poverelli agli orfanelli tutto donò. Dalle spelonghe le più lontane anche i sovrani ammaestrò e come incenso ai cherubini dai serafini al ciel volò. Ora dal cielo, dalla sua gloria.

    Canto di soggetto religioso su Sant'Antonio Abate eseguito in una stentata modalità polivocale.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 02:20
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Ludovico Di Marco (64 anni), Livio Di Marco (28 anni), Pietro Di Marco (17 anni): voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Cari signori state a sentire
    vi voglio dire gran novità
    dentro una grotta è nato il Bambino
    il poverino tremando stà,
    in alto cielo spunta una stella
    e chiaro bello lume ci da.
    Quest’è l’unore, quest’è lu santo
    questa è la palma che Dio ci da.
    E questa Pasquetta se non vi piace
    restate in pace che non è più.


    Canto di questua per l'epifania, anche chiamato La Pasquetta.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 00:56
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Ludovico Di Marco (64 anni), Livio Di Marco (28 anni), Pietro Di Marco (17 anni) e altri: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: La leggera gli gira la testa
    uje lavora dumane fa festa.
    Leggera, dove vai,
    la cantina la cantina a’mbriacà
    leggera, dove vai,
    la cantina la cantina a’mbriacà.
    Si stu mese porte trendune
    la liggera nen fa digiune,
    se stu mese porte vendotte
    la liggera ‘ttacca botte
    Leggera dove vai...
    Se lu mediche dice ch’è troppe
    meglio lu vine che lu sceroppe
    se lu medeche dice ch’è tanto
    meglio lu vine che l’uje sande.
    Leggera dove vai...
    leggera dove vai,
    non ci andare io ti vengo a ritrovà.
    Leggera dove vai,
    dovunque andrai io ti vengo a ritrovà.


    Canto polivocale variante del più conosciuto La lingera di galleria, diffuso nel settentrione d'Italia, soprattutto negli ambienti dei minatori. Lingera è un'espressione dialettale diffusa nel nord Italia che indica, sia come nome singolare che collettivo, persone o gruppi con comportamenti tracotanti e insolenti. E' spesso associato ai lavoratori di miniera.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 02:21
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Ludovico Di Marco (64 anni), Livio Di Marco (28 anni), Pietro Di Marco (17 anni) e altri: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Breve intervento con annuncio di un brindisi, poi non eseguito.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965

  • Durata 02:21
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Palmerino Marrocco: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo, variante de La Madre Resuscitata (Nigra 39). Diffuso nel nord e centro italia. E' il racconto di una madre moribonda che raccomanda i figli al marito che, dopo averla persa, prende in sposa una seconda moglie che maltratta i bambini. Questi vanno a piangere sulla tomba della madre, che resuscitata torna casa a per vendicarsi. Ne viene qui cantato un frammento (per ascoltare l'esecuzione completa delle stesse interpreti si rimanda alla prima traccia della raccolta).

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 02:05
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi, Maddalena Baldassarre, Adalgisa Giustiniani, Costanza Romani: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Marinaio che vai per mare (2 volte), vado per mare per ciel seren per ritrovare l’amato ben (2 volte). Questa sera dov'anderemo (2 volte), anderemo de là dal mar de là dall’oste a bere mangià (2 volte). Dopo mangiato e ben bevuto (2 volte), il marinaio lo ben pagò e della figliola s’innamorò (2 volte). Marinaio perché mi rimiri (2 volte), rimiro l'occhio del tuo bel cuor che per amore sposar ti vò (2 volte). La mia figlia te la darei (2 volte), purchè mi giuri la fedeltà di star sett’anni nolla toccà (2 volte). Quesso poi non sarà mai (2 volte), d'avè na giovane 'n libertà e di star sett'anni nolla toccà (2 volte). E in capo a li sett'anni (2 volte), il marinaio se la sposò e in alto mare se la portò (2 volte). Quando fu in alto mare (2 volte), la barchetta se rivoltò la bella Irene gli s’affondò (2 volte). Se campassi n’altri cent’anni (2 volte), il marinaio non lo fo più m’ha rovinatò la gioventù (2 volte).


    Canto narrativo sullo sfortunato amore tra una giovane e un marinaio. E' la storia di un marinaio che si innamora della figlia di un oste, la sposa e la porta con sé per mare. In alto mare però la bella fanciulla annega, infrangendo il sogno d'amore del marinaio. Il testo richiama le suggestioni di un diffuso repertorio sullo stesso tema (La maledizione della madre). Per ogni strofa è intonato con una marcata polifonia il verso finale (che, come il primo, viene ripetuto due volte).
    E' stato pubblicato in M. Anselmi e R. Leydi, Canti e musiche popolari del teramano, CD, in L. Franchi Dell'Orto (a cura di), La Valle dell'alto Vomano ed i Monti della Laga, DAT (Documenti dell'Abruzzo Teramano) III, 1, Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Carsa, Pescara 1991 (track 15).

     

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 05:42
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi, Maddalena Baldassarre, Adalgisa Giustiniani, Costanza Romani: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Come mai mia cara Emma
    sono le nove sta ‘ncora a dormì.

    Mi sento male, ma da morire
    ti raccomanda ‘miei tre figliolin.

    Al più piccino dagli del latte
    agli altri due ‘n bel pezzo di pan.

    Dopo tre mesi che l’era morta
    di un’altra donna s’innamorò.

    D’un’altra donna triste e crudele
    che maltrattava ‘suoi tre filgiolin.

    Al più piccino dava le botte
    agli altri usava ‘l baston.

    I tre piccini va sulla tomba
    dicendo: “mamma ci tocca morir”.

    “Tornate a casa miei cari figli,
    la vostra cena l’è già preparà”.

    I tre piccini tornarono a casa
    trova la cena l’è già preparà.

    A mezzanotte torna ‘l marito
    trova la Emma seduta al balcon.

    “Or come mai mia cara Emma
    tu sei tornata dal mondo di là”.

    “Io sono tornata per quell’ingrata
    che maltrattava ‘miei tre figliolin”.
    Canto narrativo polivocale, variante de La madre resuscitata (Nigra 39). E' il racconto di una madre moribonda che raccomanda i figli al marito che, dopo averla persa, prende in sposa una seconda moglie che maltratta i bambini. Questi vanno a piangere sulla tomba della madre, che resuscitata torna casa a per vendicarsi (cfr. traccia 16).

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 05:57
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi, Maddalena Baldassarre, Adalgisa Giustiniani, Costanza Romani: voci
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: E un giorno andando a spasso col vestito alla francese e incontro un giovane borghese che mi chiese a far l'amor (rip.). Ti ringrazio giovanotto ti ringrazio di buon cuore io ce l'ho un altro amore che mi ama e mi vuol ben (rip.). Vai via o montanara vai via sulle montagne, e vai a coglier le castagne tra gli agnelli a pascolà (rip.). Io non son na montanara e nemmeno cittadina, io sono nata sulla spiaggia ero figlia d’un bell'uom (rip.). Io son nata 'n mezz'ai fiori mezz'ai fiori di vermiglio, io son pura come un giglio e come un giglio morirò (rip.). Il mio padre era ‘l sole la mia madre 'ra la luna, le mie sorelle son le stelle che scintillano dal ciel (rip.).


    Canto narrativo polivocale. Variante del più noto Un bel giorno andando in Francia, diffuso nel nord e centro Italia.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 04:28
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi, Maddalena Baldassarre, Adalgisa Giustiniani, Costanza Romani: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Mo che se usa ste strade ferrate
    belle giornate Milano si va, si va,
    belle giornate Milano Milano si va.
    Milano si va a trovare l’amante
    sotto le piante l’amore si fa, si fa,
    sotto le piante l’amore l’amore si fa.
    L’amore si fa l’amore faremo
    anima mia consola stu core, stu core,
    anima mia consola consola stu cor.
    Consola stu core consolalo bene
    da queste pen lo devi levà, levà,
    da queste pene lo devi lo devi levà.
    Mo che se usa sti tacchi de gomma
    solo una donna la voglio con me, con me,
    solo una donna la voglio la voglio con me.
    La voglio con me la vado cercando
    perché il mondo sta fatto così, così,
    perché il mondo sta fatto sta fatto così.
    Apre lu libbro e straccia n’un foglio
    il ben che ti voglio nessun lo sa, lo sa,
    il ben che ti voglio nessuno nessuno lo sa (rip.).


    Canto polivocale. Nello stile delle cantrici di Cesacastina viene intonata la prima parte di ogni strofa monodicamente, mentre la seconda si apre ad una marcata polifonia.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 04:24
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi, Maddalena Baldassarre, Adalgisa Giustiniani, Costanza Romani: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Quanto ce vò pe fabbricà 'n castello per essere chiamato castellano per essere chiamato castellano e dopo averlo fabbricato e bello. E dopo averlo fabbricato e bello le chiavi mi levaro dalla mano, mi fecero passà pe na stradella credendo era vicino era lontano. Credendo era vicino era lontano così famo je te 'more mio bello cos' famo je te 'more mio bello stiamo tanto vicino e non ci amiamo. Trist'è quel piatto che se magna 'n due è sempre sporco e pulito non è mai, è sempre sporco e pulito non è mai così la donna quando n'ama due. Così la donna quando n'ama due femmina buona non può esser mai.


    Variante di un canto molto diffuso, soprattutto nelle regioni del centro Italia.
    Il brano è stato pubblicato in M. Anselmi e R. Leydi, Canti e musiche popolari del teramano, CD, in L. Franchi Dell'Orto (a cura di), La Valle dell'alto Vomano ed i Monti della Laga, DAT (Documenti dell'Abruzzo Teramano) III, 1, Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Carsa, Pescara 1991 (track 3). Con il titolo Stornelli è edito anche nell'Antologia a cura di Roberto Leydi, Italia, vol. 3., Il canto lirico e satirico, la polivocalità (Lyric & satirical songs, polyphonic songs), ALBATROS; VPA 8126 (LP14158), track 4 lato A.

     

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 01:32
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Quando me mor io non voglio preti non voglio preti con l’abito nero (rip.). Non voglio preti con l'abito nero e solo l'amor mio con la bandiera (rip.). Quando nascesti tu mamma non c'era nascesti sotto un ponte d'acqua chiara (rip.). Nascesti sotto un ponte d'acqua chiara a battezzar ci vinne la regina (rip.). E lu mi' amor mio come la pece e te se mette al core non se stacca (rip.).


    Canto lirico-monostrofico. Le monostrofe si legano sulla ripetizione del verso.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

     

  • Durata 01:02
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Ti scrivo questa lettera di pace, udite bella mia senti che dice, leggete bene e fatevi capace non date retta a chi ve parle e dice. Da che conobbi a te io sto a penare sempre la vita tua mi fai pensare sempre la vita tua mi fai pensare se non mi sposi tu mi fai morire. Io di saluti te ne mando tanti saluta la tua madre caramente le tue sorelle le tralascio intanto le salutate voi unitamente.


    Canto lirico monostrofico di argomento amoroso.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 00:50
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Emilia Ridolfi: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Quando mammete te facettete facette grandicella poi ta casa te ne scappesti te ne scappesti pe je a rrubà. Alla sera de carnevale vado a Napoli col vaporlà ce passa nu signore vecciatelle pe sta a guardà. E leviamo camorrista e mettiamo l’onorato io so giovane e comandato cinque lire tu m’ha da da. Cinque lire non le dengo tu sei giovane a mala vita io son giovane appena uscito non sortito a libertà. L’agge fatto na bella pensata vicciatella nnà facce cchiù vado sempre carcerato mamma bella nnà veche cchiù.


    Canto di malavita di stampo satirico.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 01:04
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonimi: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Una serata bella per fortuna vidi la Minicuccia nel festino (2 volte) e io feci riquista della luna ora mi trovo assai contento che ho rilegato colla vecchia amante (2 volte) ch’era delicata e assai carina.


    Canto lirico-satirico di argomento amoroso.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 00:49
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonimo: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: E tutti si marita e io che faccio la passo la farina col setaccio (2 volte). E mamma mi vuò dare pare a essa a dormir ci vado io non ci va essa (2 volte). E mamma me vuol dar nu ammalucco e io lo metto pe cancello all’orto (2 volte).


    Esecuzione di alcuni stornelli, prima recitati poi cantati, sul tema del matrimonio.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate del 1964.

  • Durata 02:09
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonimi: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Testo: Sulla riva del mare ci sta una pastorella che pascolava i suoi capri sull'erba fresca bella. Ecco passa un giovan cavaliere e lunga spada e lunga al fianco e state attente ai tuoi capri che il lupo se li piglia. Grazie, grazie o signor cavaliere della tua gran premura finché il lupo non sortì dal bosco io non avrò paura. Ecco sorge un gran lupo dal bosco e co’ una bocca assai gagliarda e se lo prese il meglio capri che stava in mezzo al branco. E ripassa il giovane cavaliere colla spada lungo al fianco e gliela taglia la pancia al lupo e il capri salta fuori. E riecco il tuo capretto te lo rimetto in mezzo al branco e te l'ho fatto un grosso piacer e tu me ne hai fatto un altro. Che piacere io ti posso fare che so na povera villana quando che toso i miei capri io ti darò la lana. Né di stoffa né di lanaio non ho fatto mai il mercante io vorrei un bacin d'amore colla tua propria bocca. E allor la pastorella la si mise tanto a piange e glielo da un bacin d'amor col suo amoroso pianto.

    Variante del canto narrativo conosciuto come La pastora e il lupo. Il brano è eseguito da sole voci femminili.

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata 06:36
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonimo: voce
  • Autore Nicola Jobbi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Esecuzione vocale della nota Ogni volta (di Rossi-Robifer), canzonetta commerciale presentata nel 1964 a Senremo, cantata da Roby Ferrante e Paul Anka, che ebbe un immediato e duraturo successo (cfr. l'incisione RCA Victor–45N 1395).

    La registrazione è stata effettuata nell'estate del 1964

  • Durata 01:37
  • Luogo Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia Teramo
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Franco Toppi: voce
  • Autore Nicola Jobbi