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Archivio Sonoro

Alessandro Portelli (41)

Dalla viva voce di abruzzesi emigrati a Roma negli anni '70

Il Fondo Alessandro Portelli rappresenta il nucleo principale dell’Archivio Sonoro Franco Coggiola, e raccoglie i materiali di ricerca prodotti da Alessandro Portelli a partire dal 1969. Il fondo è suddiviso in un articolato sistema di serie che individuano i numerosi contesti di ricerca presi in esame nella lunga e costante attività di raccolta di questo studioso, sia nell'ambito della ricerca etnomusicologia sia in quello della storia orale.
I più importanti temi documentati sono: la città di Roma (interviste e materiali muisicali sulla Resistenza, la lotta per la casa negli anni Sessanta e Settanta, la musica dei migranti), le musiche tradizionali dell’Italia mediana, la città di Terni e il territorio della Valnerina ternana (interviste e materiali muisicali sulla storia delle lotte operaie legate alle acciaierie cittadine, sulle musiche tradizionali, sulla Resistenza), gli Stati Uniti (interviste e materiali muisicali tradizionali e del folk revival, sulla storia delle lotte sindacali nel bacino carbonifero degli Appalachi, sulla storia del movimento per i diritti civili).
I materiali abruzzesi registrati da Alessandro Portelli trovano spazio all’interno della serie archivistica Roma e Lazio: si tratta di interviste realizzate a Roma, ma tutti gli informatori sono abruzzesi, da poco emigrati in città per ragioni di lavoro. Nelle interviste trovano spazio numerosi brani della tradizione narrativa, della prima guerra mondiale, della tradizione contadina (stornelli di mietitura, stornelli alla romana). 

  • Genere Audio

  • Genere Audio
  • Descrizione

    Intervista. L'informatore, Alfonso, si presenta; confronta la situazione abitativa in città con quella in paese (Tufo di Carsoli, L'Aquila). Accenna alle difficoltà del lavoro contadino in montagna, soprattutto per i braccianti, e alle abitudini della vita quotidiana e delle giornate di festa. Il giorno di Ferragosto è considerato come la festività più solenne, con l'arrivo in paese di bande musicali.

  • Allegati

  • Durata 07:45
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canzone leggera. La madre dell'alpino (Leggenda di guerra), composta da Americo Giuliani e musicata da Giuseppe Bonavolontà (1917). Durante l'esecuzione l'informatore si interrompe frequentemente per spiegare parti del testo con riferimento alla propria esperienza al fronte durante la Prima guerra mondiale. In conclusione racconta di aver appreso il brano in guerra, nell'ottavo reggimento alpini.

  • Durata 03:10
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista. L'informatore si mostra reticente ad eseguire canzoni dialettali abruzzesi poiché sottolinea che il proprio paese è posto ai confini con la provincia di Roma, e poco sa o ricorda di canzoni dialettali. Proseguirà, invece, con altri brani del repertorio della Prima guerra mondiale.

  • Durata 03:10
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di cantastorie. Addio padre e madre addio è uno dei più noti e diffusi brani del repertorio canoro della Prima guerra mondiale; su aria di cantastorie, se ne conoscono numerose varianti. La melodia, preesistente, fu poi associata a questo brano e riutilizzata più volte nei canti sociali italiani assumendo la denominazione di "aria di Addio padre"

  • Durata 02:35
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Fuoco e mitragliatrici: per la complessa storia di questo brano del repertorio canoro della Prima guerra mondiale, che riunisce elementi riconducibili a tradizioni differenti qui ricomposte nel contesto militare della trincea, si veda Bermani, Guerra, guerra ai palazzi e alle chiese. Saggi sul canto sociale, Odradek, Roma 2003, pp. 143-150.

  • Durata 02:28
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista. Mentre l'informatore prosegue col racconto della disfatta di Caporetto, durante la quale fu fatto prigioniero, interviene nella conversazione sua nuora, anche lei abruzzese ma originaria di Tagliacozzo (Aq). Entrambi dichiarano di conoscere un repertorio tradizionale di canti ma di aver difficoltà ad eseguirlo, perché non lo ricordano integralmente e perché non sussistono le condizioni per una corretta esecuzione.

  • Durata 03:50
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso, anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canzone napoletana. Frammento di 'A canzone 'e Napule, di Ernesto de Curtis e Libero Bovio (1912).

  • Durata 00:51
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista. L'informatrice accenna in breve ai brani che eseguiva durante il lavoro dei campi e introduce, recitandolo, un brano della tradizione narrativa che eseguirà subito dopo.

  • Durata 00:57
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Canto riconducibile al repertorio dei cantastorie e quindi di formazione più recente rispetto alla tradizione epico-lirica, come si intuisce dai riferimenti alla contemporaneità: qui infatti la trama del brano ruota intorno ai temi dell'emigrazione. Le numerose varianti, con diverse connotazioni dei personaggi, sono ascrivibili alla diffusione su fogli volanti tipica dei canti di cantastorie.

  • Durata 01:43
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Canto di carcere assai diffuso sul territorio nazionale, in numerose varianti e in diversi contesti esecutivi; spesso è identificato dal titolo "Questa prigione è scura".
    L'impianto melodico e intere sezioni del testo confluiscono nel corso del tempo sia nei canti della leva militare sia in alcuni dei canti di protesta del repertorio degli anni Settanta.

  • Durata 03:21
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Mamma, mamma dammi cento lire, uno dei più noti brani dell'emigrazione italiana, è riconducibile alla tradizione di "Maledizione della madre" (Nigra 23). Presenta varianti testuali di particolare rilievo soprattutto nella risoluzione conclusiva del brano.

  • Durata 03:21
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso, anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista. L'informatrice descrive in breve il repertorio canoro che era solita eseguire durante i lavori domestici e dei campi.

  • Durata 01:30
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di questua per le anime purganti. In coda l'informatore precisa che questo brano era eseguito durante la "settimana delle anime sante" per la questua delle uova, di cui descrive le modalità.

  • Durata 04:24
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto della leva militare. Sul cappello, altrimenti noto come La penna sul cappello o La penna nera è uno dei più celebri canti del repertorio del corpo degli Alpini.

  • Durata 02:24
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso, anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canzone leggera. La montanara, composta da Toni Ortelli e musicata da Pierluigi Galli (1927). La tradizione vuole che il brano venga solo trascritto dall'alpinista Ortelli che lo avrebbe ascoltato durante la vita in montagna.
    Brano d'autore assimilato dalla cultura musicale delle classi non egemoni e diffuso come tradizionale: canto della tradizione alpina diffuso sul territorio nazionale poiché inserito nel repertorio del Coro della S.A.T.

  • Durata 00:52
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di satira, di scherno, di festa e di osteria. La famiglia dei gobboni, brano satirico diffuso su tutto il territorio nazionale con numerose varianti.

  • Durata 01:53
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di satira, di scherno, di festa e di osteria. Brano riproposto dal Canzoniere del Lazio in Bevi bevi compagno nell'album Quando nascesti tune (Dischi del Sole DS 1030/32, 1973): in questa versione al brano veniva unito un altro frammento di stornello del repertorio anticlericale dei Castelli Romani.

  • Durata 01:21
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto a poeta. Il brano, definito dall'informatore come "satira" (termine d'uso in alcune aree dell'Italia mediana per indicare il canto a poeta, e in particolar modo l'ottava rima), ha una struttura metrica irregolare.
    L'informatore attribuisce la composizione del brano ad un suo compaesano, Dorisio De Giovanni, agli inizi del Novecento.
    L'esecuzione è parziale: preceduta da un'introduzione ai fatti narrati, si interrompe nella forma cantata per proseguire con il solo racconto della conclusione.

  • Durata 11:44
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista. L'informatore riferisce che il medesimo autore del brano appena eseguito aveva anche composto una "satira" (una storia in rima, cantata) sul gioco della ruzzica, che veniva solitamente praticato in paese la domenica, e racconta dell'abitudine delle sfide tra i giovani del suo paese e quelli provenienti dalla vicina Pietrasecca; non ricorda, però, il brano.

  • Durata 02:07
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Canto di cantastorie. La gran storia di Pierina è uno dei più noti brani di cantastorie, diffuso per mezzo di fogli volanti ed attestato sull'intero territorio nazionale. L'origine di questo brano, che riunisce alcuni motivi caratteristici della tradizione narrativa (l'amante tradito, il cuore mangiato), è da far risalire al secolo diciottesimo. Come fa notare lo stesso informatore, l'esecuzione è incompleta: mancano le strofe che descrivono la morte del terzo personaggio della storia.

  • Durata 07:35
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Brano riconducibile alla tradizione di Fior di tomba (Nigra 19), anche diffuso col titolo di Mamma, chiama il dottore. Gli incipit variano tra "Alla stazion di Genova""All'ospedal di Genova""Nella città di Genova""Mamma chiama il dottore".

  • Durata 01:29
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso, anonima: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canzone leggera. Canto della Prima guerra mondiale. Monte Nero di Domenico Borella (1915). Uno dei più diffusi brani della Prima guerra mondiale; la tradizione vuole che sia stato scritto dall'alpino Domenico Borella dopo la battaglia del Monte Nero.

  • Durata 01:00
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello sull’aria del General Cadorna, altrimenti nota come aria di Bombacè: melodia tradizionalmente associata ad alcune stofe satiriche sul generale Cadorna assai diffuse su tutto il territorio nazionale dopo la disfatta di Caporetto e spesso riutilizzate per temi politici. In questa esecuzione sono però assenti i riferimenti a Cadorna.

  • Durata 01:47
  • Data Mercoledì, 07 Gennaio 1970
  • Luogo Tufo di Carsoli
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Alfonso: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Brano riconducibile alla tradizione di Fior di tomba (Nigra 19), anche diffuso col titolo di Mamma, chiama il dottore. Gli incipit variano tra "Alla stazion di Genova", "All'ospedal di Genova""Nella città di Genova""Mamma chiama il dottore".

  • Durata 02:18
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Brano sul tema dell'uxoricida che compie il suo delitto su istigazione della madre. La conclusione, con la visita dell'uomo, ormai pentito, e di suo figlio alla tomba della donna morta, rivela la contaminazione di più brani della tradizione narrativa sul motivo dell'amata morta.

  • Durata 05:41
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Un classico esempio di canto narrativo a diffusione nazionale, spesso erroneamente accostato alla tradizione delle Pastorelle, tipico di certa letteratura colta (a differenza di quanto accade nelle Pastorelle, infatti, il cacciatore promette alla contadina amore eterno e matrimonio, anche sfidando le restrizioni familiari).

  • Durata 05:17
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli di mietitura.Esecuzione di una serie di stornelli tradizionalmente eseguiti in occasione dei lavori di mietitura

  • Durata 01:14
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli di mietitura.Esecuzione di una serie di stornelli tradizionalmente eseguiti in occasione dei lavori di mietitura.

  • Durata 01:02
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli di mietitura.Esecuzione di una serie di stornelli tradizionalmente eseguiti in occasione dei lavori di mietitura

  • Durata 01:07
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli di mietitura.Esecuzione di una serie di stornelli tradizionalmente eseguiti in occasione dei .lavori di mietitura.

  • Durata 00:45
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli di mietitura.Esecuzione di una serie di stornelli tradizionalmente eseguiti in occasione dei lavori di mietitura.

  • Durata 01:13
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli di mietitura.Esecuzione di una serie di stornelli tradizionalmente eseguiti in occasione dei lavori di mietitura

  • Durata 00:42
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Antonia Grande descrive la realtà abitativa delle baracche dell'Acquedotto Felice (che rinomina "acquedotto infelice"), le proprie condizioni familiari, il lavoro precario del marito e l'attesa per l'assegnazione di una casa popolare. Racconta poi del primo incontro col marito avvenuto nel paese di origine di entrambi (Villavallelonga).

  • Durata 04:50
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista. L'informatrice prosegue il racconto dell'emigrazione a Roma, e descrive una lunga sequenza di problemi di salute della figlia dovuti ad una lussazione dell'anca che per anni non le ha permesso di camminare, e i disagi procurati da questa situazione.

  • Durata 04:17
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Antonia prosegue con la descrizione dei problemi di salute della figlia: la decisione di trasferirsi definitivamente a Roma è dettata proprio dalle precarie condizioni di salute della bambina, che ha bisogno di cure costanti; assieme all'informatrice e al marito si trasferisce con loro anche la sorella. Descrive i problemi causati dalle condizioni abitative in baracca e l'impossibilità di pagare il canone medio per l'affitto di un appartamento.

  • Durata 03:19
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    L'informatrice propone alcune idee sulle possibili soluzioni alla situazione di crisi economica che la sua famiglia, come molte altre, sta vivendo. Descrive anche la condizione di emarginazione sociale che i baraccati vivono quotidianamente. Torna poi a parlare della complessa situazione di salute della figlia e della necessità di una migliore condizione abitativa.

  • Durata 06:26
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Canto della leva militare. Il brano, su aria di cantastorie, descrive il commiato del soldato dalla sua amata al momento della partenza per il fronte.

  • Durata 02:09
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Una delle varianti di Convegno notturno (Nigra 76).
    L’elemento centrale della vicenda è la beffa ordita dalla ragazza nei confronti del giovane innamorato, al quale viene inaspettatamente negato l’incontro amoroso che gli era stato proposto in precedenza.

  • Durata 04:35
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Una delle varianti di La bevanda sonnifera (Nigra 77). Il brano descrive le vicende di un giovane gabbato dalla fanciulla con cui sperava di passare la notte: l’inganno, ordito dalla madre della ragazza, viene messo a punto grazie ad una bevanda sonnifera.

  • Durata 05:36
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di satira, di scherno, di festa e di osteria. Brano eseguito a conclusione delle serate per la "scartocciata del granturco" (pulitura del granturco).

  • Durata 01:57
  • Data Sabato, 31 Gennaio 1970
  • Luogo Villavallelonga
  • Provincia L'Aquila
  • Regione Abruzzo
  • Esecutore Antonia Grande, Loreta Lippa: voce
  • Autore Alessandro Portelli