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Archivio Sonoro

Patrizia Ciambelli (157)

Forme e riti della devozione religiosa

Già Conservatrice al Museo Nazionale di Arti e tradizioni popolari di Roma, per il quale, fino al 1990, è stata anche responsabile dell’Archivio Fotografico e Sonoro, Patrizia Ciambelli, a partire dal 1975, articolando le sue attività di museografa ed etnografa, si è interessata di riti e pellegrinaggi religiosi nell’Italia meridionale, con particolare riferimento al culto delle anime del purgatorio a Napoli, alle forme della lamentazione funebre in Calabria e Basilicata, partecipando attivamente alle ricerche sul tarantismo in area campana promosse da Annabella Rossi: a firma sua e di Aurora Milillo il saggio “Il viaggio immaginario" nel volume, postumo, della Rossi, E il mondo si fece giallo. Il tarantismo in Campania, Quale cultura/Jaca Book, Vibo Valentia. 
I suoi interessi si sono in seguito focalizzati sulle pratiche di manipolazione e rappresentazione dei corpi, con ricerche estremamente originali sul ruolo e il valore simbolico dei gioielli nei processi identitari delle donne. Più di recente, nel quadro delle ricerche collettive del “Centre d’anthropologie” di Tolosa, si è rivolta allo studio di scritture antropologiche, con particolare riferimento alle corrispondenze indirizzate dal “glorioso Alberto” all’anima della zia Giuseppina Gonnella.
Tra i suoi numerosi lavori, si ricorda, come più attinente alle attività di questo archivio, Quelle figlie Quelle spose. Il culto delle anime del purgatorio a Napoli, con fotografie di Paolo Guiotto, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Roma, De Luca editore, 1980.