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Archivio Sonoro

P. Apolito Campagna 1973 (32)

Festa del Santissimo Nome di Dio

Ubicata nel centro storico di Campagna, la chiesa S. Bartolomeo custodisce il miracoloso Cristo Velato, meglio conosciuto come Santissimo Nome di Dio, nell'accezione conferita da S. Berardino da Siena: il Crocifisso è chiuso in una teca lignea ricoperta da foglie d'oro e ne è visibile solo la testa, attraverso una piccola finestra. La leggenda narra che il Cristo cambi espressione del volto a secondo dell'umore con cui lo si osserva. Il Crocefisso del Santissimo viene portato in processione per le vie del paese ogni sette anni o in occasione di carestie o eventi eccezionali. 
Paolo Apolito, accompagnato da studenti dell'Università di Salerno, raccoglie numerose interviste a diversi protagonisti della festa, rappresentanti delle diverse fasce generazionali e sociali partecipanti. Le interviste evidenziano i diversi gradi di adesione e partecipazione alla festa, oltre alle informazioni sulle modalità specifiche e tradizionali a cui la festa stessa è legata.

(129-30 e 96A, 108766-68 e 108750)

  • Genere Audio

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  • Audio

  • Descrizione

    Intervista ad un giovane sulle modalità della festa. La festa non ha cadenza annuale, ma si svolge ogni sette anni. Il Crocifisso veniva portato fuori dalla chiesa in cui veniva conservato anche in particolari occasioni religiose o in caso di eccezionali calamità naturali, per esempio per propiziare la pioggia o in occasione del Concilio. La sede abituale del Crocifisso è nella chiesa di San Bartolomeo, presso l’ex convento dei Domenicani (dove sembra sia stato Giordano Bruno).

    Data: aprile 1973

  • Durata 03:12
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimo: voce maschile
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Il giovane intervistato spiega che un tempo la processione girava per l’intero paese, mentre oggi si limita a un percorso ben definito. La processione si ripete in occasione di siccità o di eccesso di piogge: si racconta che nel 1929 vennero bloccate piogge torrenziali e si gridò al miracolo. Insofferenza dei cittadini di Campagna per la brevità del nuovo tragitto rispetto a quello antico. Si racconta un episodio del 1958 quando alla processione si affiancò anche la statua della Madonna, secondo l’intervistato nello stesso periodo un parroco voleva abolire la processione e vendere tutte le suppellettili religiose.

    Data: aprile 1973

  • Durata 05:33
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimo: voce maschile
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista a due anziani, una donna e un uomo. Il rito settennale, i flaggellanti e i bambini scalzi con la corona di spine sul capo. Quando pioveva tanto Gesù Cristo doveva far la grazia di far smettere. "Decidevamo noi se far uscire la processione. E chi ci comandava a noi?!". Dalla campagna venivano tanti giovani, con le corone di spine e la croce, in pellegrinaggio, cantando. I preti hanno venduto tutte le suppellettili sacre della chiesa. La statua è fatta di legno, opera dei benedettini, realizzata nel 1200. Leggenda del falegname che costruì la statua. Il legno scelto faceva inginocchiare gli animali. L’immagine di Cristo, nascosta dal velo, osservata da vicino cambia colore a seconda delle situazioni, perché bisogna credere che il Cristo chiuso nella teca è reale e vivo per i credenti.

    Data: aprile 1973

  • Durata 06:48
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimi voce maschile e voce femminile
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista a una donna. Racconta che gli antichi pastori per questa festa venivano dalla campagna con le spine in testa, scalzi, per 4-5 chilometri. Succedeva che quando il Cristo usciva dalla chiesa appariva il sole. Se il sole non esce è segno di malaugurio e le grazie che verranno chieste non saranno esaudite. Oggi la gioventù non fa più quello che si faceva una volta: prima i pellegrini strisciavano la lingua sul pavimento della chiesa, mentre oggi i preti non lo permettono più, per igiene.

    Data: aprile 1973

  • Durata 02:25
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonima voce femminile
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista, all’entrata della chiesa, ad alcuni giovani, ragazze e ragazzi. Sul loro coinvolgimento nella festa e sulle loro conoscenze riguardo all'origine della stessa. La musica dell’organo avvia la funzione. Domande sul rispetto della fede o della tradizione del paese. L’intervistata dice che molti suoi coetanei non sono credenti e quindi non seguono queste tradizioni. Non ci sono occasioni per discutere tra giovani. I genitori sono un po’ oppressivi.

    Data: aprile 1973

  • Durata 04:07
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimi: voci maschili e femminili
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista sulla partecipazione di alcuni uomini alla processione; dicono che da venti anni partecipano seguendo la statua della Madonna della Neve, con le candele accese; da giovani anche loro partecipavano con le corone di spine sulla testa. Da circa quattordici anni la processione è cambiata. Per cinque-sei volte hanno assistito all’uscita del sole nel momento dell’uscita del SS. Nome di Dio dalla chiesa, ma ormai quarant'anni prima. Ora è cambiato l’orario della processione (alle 18 circa) e quindi non è possibile che avvenga questo.

    Data: aprile 1973

  • Durata 01:51
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimi: voci maschili
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista a un gruppo di sedici giovani che attende la processione. La processione effettua cinque stazioni in cui si recitano il Rosario e le preghiere della Via Crucis. I giovani (di circa diciassette anni) affermano di non sapere le parole delle preghiere, ma di partecipare a tutte le processioni. A questa però un interlocutore sostiene di partecipare con maggior convinzione, perché è quella a cui tengono di più i campagnesi; dice di credere anche nella miracolosità della statua.

    Data: aprile 1973

  • Durata 02:57
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimi: voci maschili
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista a un confratello in attesa dell’avvio della processione; sono cinque le confraternite che sfilano e cinque le soste della Via Crucis.

    Data: aprile 1973

  • Durata 01:13
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonimo: voce maschile
  • Autore Paolo Apolito

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista ad Antonio D’Ambrosio (sindaco di Campagna dal 1960 al 1966). L'interlocutore spiega che la processione si svolgeva nei momenti di disgrazia e calamità; non ricorda di aver visto in passato partecipanti che si flagellavano, dice di essere stato sindaco del paese per dieci anni; ricorda le corone di spine o I piedi scalzi, ma non i flagellanti. Alle domande sulla natura della devozione e sul calo della fede e dell’interesse risponde che la fede si manifesta in altro modo, diversamente da una volta. Ancora oggi però ci sono lunghe file di pellegrini da altri paesi che giungono a piedi. Alle domande sulla polemica intorno ai beni spariti dalla chiesa l'intervistato risponde che non c’è niente di vero, in quanto nei depositi sottostanti l'edificio sono rimasti molti manufatti smontati, conservati, ma senza valore artistico. Si era pensato di trasferire una delle cappelle in altra sede, su richiesta dell’Associazione Combattenti, ma senza esito. Alcune antiche parti, come il Coro, consumate e deteriorate, furono vendute per il restauro della restante parte della chiesa.

    Data: aprile 1973

  • Durata 05:40
  • Luogo Campagna
  • Provincia Salerno
  • Regione Campania
  • Esecutore Antonio D’Ambrosio, sindaco di Campagna dal 1960 al 1966: voce
  • Autore Paolo Apolito