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Angelo Ianni e Argentina Zappacosta (24)

Registrazioni del 1977 con saltarelli, stornelli, canti narrativi e altri repertori di tradizione orale.

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Angelo Ianni  nato nel 1930 a Roccafluvione (AP) da famiglia di origine contadina, ha lavorato come contadino e minatore in Belgio in diversi periodi, tra il 1952 e il 1968.  Nella zona carbonifera di Gand incontra e poi sposa Argentina Zappacosta, nata a Fara Fillorum Petri (CH) nel 1933, emigrata a sua volta con la propria famiglia.
Le registrazioni sono state effettuate nella frazione Vallicella del comune di Roccafluvione (AP): Angelo, che ha appreso l’uso dell’organetto a due bassi da alcuni anziani suonatori, esegue brani strumentali, in particolare alcune varianti del saltarello tradizionale e arie per il ballo, mentre Argentina si offre per lo più nell’esecuzione con sola voce di canti narrativi epico-lirici, incontrandosi con il marito in quei brani in cui al canto si affianca l’accompagnamento musicale.
La raccolta si compone per la maggior parte di brani cantati e accompagnati all’organetto con una prevalenza per la forma dello stornello a saltarello su temi vari (stornelli di corteggiamento, a dispetto o sul lavoro). Di particolare interesse è l’unione di forme e repertori diversi, determinata dalla diversa origine dei due esecutori, marchigiana per l’uomo e abruzzese per la donna: vicini all’area chietina risultano i brani per la Partenza della sposa¸ una serenata a ballo comunemente eseguita nelle vigilie nuziali in molte aree dell’Italia mediana, e i brani per la questua e per le orazioni sacre legate al culto di Sant’Antonio Abate. Completano la raccolta alcune interviste in cui entrambi gli informatori raccontano vari aspetti demologici delle zone di provenienza e le proprie esperienze come contadini ed emigranti e, nel caso di Angelo Ianni, anche come musicista. 

  • Genere Audio

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    Angelo Ianni si presenta, raccontando della propria famiglia di origine e della propria formazione scolastica. Testimonia poi l’esperienza di emigrazione in Belgio e il lavoro nelle miniere di carbone nei pressi di Gand tra il 1952 e il 1968. 

  • Durata 02:06
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    L’informatore racconta di aver imparato a suonare l’organetto all’età di sette anni, apprendendone la tecnica durante le feste in paese, per imitazione degli anziani suonatori, e di aver poi da solo proseguito nella pratica dello strumento, da cui non si è mai separato né durante il servizio militare né durante il periodo dell’emigrazione, quando spesso gli capitava di suonare durante le feste con gli altri italiani emigrati. In Belgio ha conosciuto la moglie, Lucia Zappacosta, originaria di Fara Filiorum Petri (CH).
    Descrive, infine, la propria condizione abitativa in Belgio come migrante: inizialmente nelle baracche che erano state allestite per i prigionieri di guerra, in parte ancora presenti, un periodo in un albergo, e poi in un appartamento dell’Ente Miniere. 

  • Durata 03:05
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    L’informatore spiega quali ragioni l’abbiano motivato a lasciare il paese d’origine e la vita contadina che conduceva in paese prima dell’emigrazione. Racconta che dall’età di 13 anni era impiegato nei lavori stagionali di mietitura, in località assai distanti da Roccafluvione, che i braccianti raggiungevano a piedi. Riferisce di aver suonato per tre ore consecutive, durante uno di questi lunghi viaggi a piedi, per vincere una scommessa con i compagni. 

  • Durata 02:59
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    L’informatore presenta il proprio repertorio musicale: saltarello, valzer, mazurka, tango e polka; racconta che molto spesso si è esibito in occasione di serenate alla sposa, come accompagnatore dei cantori, o in occasione delle questue per le uova che venivano organizzate in paese in occasione della Settimana Santa, della commemorazione delle Anime sante, di Sant’Anna. Così pure racconta di aver spesso suonato l’organetto in Belgio, dedicandosi a un repertorio di serenate e canzoni leggere, procurandosi anche una multa per schiamazzi notturni. Non ricorda che in paese venissero suonati altri strumenti oltre all’organetto, alla fisarmonica e al "cembalo" (tamburello).

  • Durata 02:25
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Pesaro Urbino
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    L’informatore racconta dei periodi vissuti da emigrante in Belgio: prima per due anni consecutivi, poi nove senza mai tornare, solo dopo molti anni riuscendo a rimpatriare per le ferie. E' stato costretto a tornare definitivamente nel 1968 perché dichiarato invalido.

  • Durata 01:56
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    L’informatore spiega al ricercatore l’uso locale di cuocere il vino in un caldaio di rame, subito dopo la torchiatura, prima di riversarlo nelle botti. 

  • Durata 01:33
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Saltarello.
    Esecuzione di un saltarello tradizionale. Il saltarello è una danza tradizionale accompagnata all’organetto, caratteristica dell’Italia centromeridionale. Dopo l’esecuzione l’informatore accenna alla diffusione, nel territorio, di altre danze: mazurka, polka, valzer.  

  • Durata 01:50
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Domenico Granci: voce, organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurka.
    Esecuzione di una mazurka tradizionale. Dopo l’esecuzione l’informatore accenna alla diffusione, nel territorio, di altre danze: saltarello, polka, valzer.  

  • Durata 02:25
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce, organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli a serenata.
    Dopo una breve presentazione del ricercatore, che introduce la coppia di informatori, Angelo Ianni e la moglie Argentina Zappacosta eseguono una serie di stornelli che definiscono "a serenata". Lo stornello a serenata è uno stornello a saltarello, accompagnato all’organetto; la parte verbale è composta da strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo). 

  • Durata 01:53
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce, organetto a due bassi; Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli a serenata.
    Lo stornello a serenata è uno stornello a saltarello, accompagnato all’organetto; la parte verbale è composta da una serie variabile di strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali è composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo). In questa sezione alcuni versi contengono riferimenti all’origine abruzzese dell’esecutrice (così pure nello stile dell’esecuzione è da supporre un’influenza dei modi della costa abruzzese meridionale).   

  • Durata 03:05
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: organetto a due bassi, Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    Prima di eseguire il brano successivo l’informatrice ne spiega il luogo d’origine e il contesto esecutivo: dice di averlo appreso da bambina e che si tratta di un canto per Sant’Antonio di gennaio, differente dalla sua più nota variante per la questua, e che veniva eseguito di fronte a un grande fuoco sul sagrato della chiesa. Poi parla di lei, che è nata a Fara Filliorum Petri, il 16 febbraio 1933, e racconta l’incontro col marito, in Belgio, dove si trovava con la famiglia emigrata per il lavoro in miniera del padre.

  • Durata 01:33
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Orazione sacra.
    Il brano è ispirato alle vicende agiografiche di Sant’Antonio Abate narrate nella Vita Antonii di Atanasio di Alessandria (IV secolo d.C.). La rielaborazione della vicenda agiografica in forma cantata è assai diffusa nei territori dell’Abruzzo sudorientale, dove l’esecutrice ha appreso il brano (Argentina Zappacosta è infatti nata a Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti). 

  • Durata 08:26
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Roma
  • Esecutore Angelo Ianni: organetto a due bassi Argentina Zappacosta: voce.
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Passione. E bòna gente steteve a lu senti’.
    Canto di questua. Uno dei più antichi brani cantati durante i riti della Settimana Santa, risale alla tradizione medievale del Pianto di Maria (Planctus Mariae), un genere letterario recitato e/o cantato che descrive - in forma drammatica - le vicende della passione del Cristo e il pianto di Maria alla ricerca del figlio e sotto la croce. In coda all’esecuzione l’informatrice spiega di aver appreso il brano - che veniva cantato, in paese, dal lunedì al mercoledì della Settimana Santa - per trasmissione orale.

  • Durata 07:50
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Passione. Canto di questua. Strumentale.
    Il brano è preceduto da una breve introduzione in cui si spiega che l’esecuzione ha il solo scopo di mostrare quale fosse la melodia del canto di questua eseguito nel territorio ascolano in occasione della Settimana Santa. 

  • Durata 01:54
  • Data Sabato, 23 Aprile 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce, organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurka. Strumentale. Il brano è preceduto da una brevissima presentazione dell’esecutore.    

  • Durata 01:59
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce, organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurka. Strumentale. Il brano è preceduto da una brevissima presentazione.    

  • Durata 03:03
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce, organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Saltarello a serenata.
    L’informatore illustra alcuni caratteri organologici dell’organetto che sta suonando, soffermandosi sulla tonalità di accordatura e sulla presenza di una seconda fila di tasti, destinata all'accompagnamento al canto, che definisce "le canterine". 
    Introduce, poi, ed esegue la forma del "saltarello a serenata", o "stornello a serenata", ossia la forma melodica che accompagna il canto dello stornello. Il termine "serenata" è usato qui in maniera generica, fuori contesto, a definire ogni forma di canto che si accompagnava all’organetto (quello che nelle regioni centromeridionali, Lazio incluso, viene definito "stornello a saltarello"). 

  • Durata 03:18
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: voce, organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Saltarello a ballo.
    Dopo aver eseguito il "saltarello a serenata", o "stornello a serenata", ossia la forma melodica che accompagna il canto dello stornello, Angelo Ianni suona un saltarello che presenta come riservato esclusivamente alla danza (ma si tratta del medesimo brano precedentemente eseguito, e dunque di un'incomprensione tra ricercatore e informatore).

  • Durata 01:15
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: organetto a due bassi
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Saltarello a serenata. 
    L’informatore esegue ora uno stornello a serenata nella sua integrità, ossia nella forma vocale e strumentale (mentre nella traccia [017 Senti, Angelo, prima mi stavi dicendo] aveva fornito un esempio di saltarello a serenata privo di accompagnamento vocale), accompagnato dalla moglie Argentina.  

  • Durata 02:50
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: organetto a due bassi, Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    Prima di eseguire il brano successivo, l’informatrice spiega che veniva cantato nel suo paese di origine (Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti) come serenata alla sposa, la sera prima delle nozze. La donna riferisce che il brano poteva essere cantato sia da uomini sia da donne, sempre con accompagnamento all’organetto o alla fisarmonica. 

  • Durata 03:05
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Argentina Zappacosta: voce.
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La partenza. Serenata. Canto per la partenza della sposa.
    Come spiegato nel brano precedente, il canto veniva eseguito nel paese di origine dell’informatrice (Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti) come serenata alla sposa la sera prima delle nozze, sotto casa. Simili serenate alla sposa sono attestate in tutto il territorio abruzzese. 

  • Durata 05:35
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Angelo Ianni: organetto a due bassi, Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Tentazione .
    Canto spesso conosciuto col titolo derivato dall’incipit (nella sua forma più nota: Buondì, buongiorno mia bella signora). Brano riconducibile alla tradizione delle varianti di Tentazione (Nigra 78). L’esecuzione è preceduta da una breve presentazione, in cui l’informatrice riassume il brano. 

  • Durata 05:39
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista.
    L’informatrice, dopo aver aggiunto alcuni particolari sull’occasione biografica in cui ha appreso il brano precedente, descrive giochi praticati in paese durante la sua infanzia e recita filastrocche e preghiere risalenti alla propria infanzia. 

  • Durata 01:20
  • Data Sabato, 17 Settembre 1977
  • Luogo Roccafluvione
  • Provincia Ascoli Piceno
  • Regione Marche
  • Esecutore Argentina Zappacosta: voce
  • Autore Dario Toccaceli