166 La fantina
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Descrizione:
La ballata La fantina è un esempio di contaminazione in cui si utilizzano elementi narrativi di ballate provenienti dal nord Italia. Bronzini (1961, p. 209, XI) cita alcune versioni rinvenute nel territorio pescarese e nel chietino nel '57 mentre Finamore (ATP 1882) riporta due lezioni lancianesi (III, IV) intitolate La fandell' e Lu Cavalere. Una variante chietina raccolta da P. Salvatore (Casetti-Imbriani, 1871, p. 1) ed una variante cantata nel '72 da M. Franceschelli di Bussi sul Tirino (A. Piovano, 1976, p. 162) hanno prove analoghe a La Bevanda sonnifera. La versione cantata da Maria Salzetta, come anche quella eseguita da Carmela Di Febo, rappresenta un chiaro esempio di contaminazione del testo suddiviso in due parti: la prima presenta elementi comuni a La bevanda sonnifera (Nigra, 77); la seconda rimanda alle ballate settentrionali La fuga, Il corsaro e Un'eroina (Nigra, 15, 14, 13). Bronzini raccolse nel '57 nelle località di Ripattoni (Te), Bisenti (Te) e Civitaquana (Pe) (1961, XII, F-F1-G) la medesima versione suddivisa in due parti e diffusa come La ragazza suicida. Il tema conclusivo dei fiori sulla tomba ci rimanda alla ballata Fior di tomba (Nigra, 19). Metricamente il testo nella prima parte presenta distici di ottonari, novenari edendecasillabi piano-tronchi con assonanza sui tronchi; nella seconda presenta distici di settenari piano-tronchi con assonanza nei tronchi. Musicalmente le due parti presentano degli impianti melodici ben distinti sotto il profilo motivico, ritmico (a=binario; b=ternario) ed agogico (a=allegro; b=andante). L'esecuzione è monodica.
- Durata: 02:22
- Data: Sabato, 15 Febbraio 1992
- Luogo: Fiano (Farindola)
- Provincia: Pescara
- Regione: Abruzzo
- Esecutore: Maria Salzetta: voce
- Autore: Carlo Di Silvestre