
Mimmo Ferraro
00 Ricerche di altri autori
Alcune tra le numerose ricerche realizzate da altri collaboratori del Museo, tra le quali una di Tullio Tentori, dal 1968, e per oltre un ventennio, Soprintendente al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari.
000 Roberto De Simone, Annabella Rossi, Pagani 1975
La raccolta contiene registrazioni del 1975 documentate in occasione della Festa della Madonna delle Galline che si tiene la domenica in albis a Pagani, nella provincia di Salerno. Il materiale è stato registrato da Roberto De Simone e Annabella Rossi presumibilmente il 6 aprile (la domenica di Pasqua, infatti, in quell'anno cadeva il 30 marzo). Per le notizie storiche legate al culto della Madonna delle Galline si rimanda all'introduzione della raccolta Marialba Russo, Pagani 1973. I brani contengono esecuzioni di balli e canti sul tamburo con voci maschili e femminili, in alcuni casi alternate (brano 03) in una modalità esecutiva molto frequente nello stile di canto sul tamburo dell'agro nocerino-sarnese. Gli strumenti documentati sono la tammorra (tamburo a cornice), le castagnette, il putipù (tamburo a frizione) e lo scacciapensieri. Il brano 02 contiene, invece, un interessante dialogo fra i partecipanti sulle modalità di esecuzione. L'ultimo brano della raccolta contiene un'intervista di Roberto De Simone al cantore Salvatore Grimaldi di S. Egidio Del Monte Albino (Sa), già documentata nella raccolta M. Russo, Pagani 1973.
(192, 108796)
00 Roberto De Simone, Annabella Rossi, Avella 1976
La raccolta comprende una serie di interviste e registrazioni con sopralluoghi alla grotta di San Michele di Avella. Le informazioni sugli affreschi e le raffigurazioni presenti nel sito testimoniano l’antica origine del culto micaelico, le radici paleocristiane del luogo e il preesistente culto pagano del sito con le sue acque sorgive. Gli informatori narrano diverse storie appartenenti alla memoria collettiva legata al luogo; colgono l’occasione della presenza degli studiosi per denunciare lo stato di abbandono della grotta e lanciare appelli per operazioni di salvaguardia e restauro; inoltre, descrivono le tradizioni e le feste legate al culto dell’Arcangelo.
(270-270b, 108829)
000 Patrizia Ciambelli, Napoli 1979
La raccolta esplora alcuni aspetti e fonti concernenti il rapporto, del tutto originale ed elettivo, della città di Napoli con il culto dei morti e delle anime purganti. Le fonti, alquanto eterogenee, lasciano emergere una serie di dati e informazioni che riguardano aspetti rituali legati alla morte. Le rilevazioni documentano interviste con bambini e persone anziane che parlano delle proprie visioni e conoscenze sul cimitero di Fontanelle e sulle anime pezzentelle; testimonianze di artigiani falegnami che lavorano in imprese funebri per la costruzione e manutenzione degli antichi carri funerari tirati da cavalli; sono ricordate le chiagnazzarë (prefiche) che partecipavano in passato ai riti funerari con il pianto rituale commissionato e le bande musicali che guidavano i funerali.
(653-60, 108971-3)
000 Patrizia Ciambelli, Torre del Greco 1980
Il rituale pagano-cristiano della cura dell'ernia infantile infunzione: il passaggio di un bambino attraverso un arco, costruito da operatori magico-religiosi tagliando un ramo di rovo o di quercia, mira a difendere i poteri generazionali maschili nel mondo rurale. La ricercatrice documenta l’intera sequenza del rito arboreo per poi seguire i protagonisti nell’abitazione dell’operatrice per dialogare con loro e intervistarli sulle modalità e le motivazioni del rituale. La disponibilità dimostrata dagli interlocutori lascia pensare ad un incontro successivo, al quale la ricercatrice partecipa in équipe, per approfondire le tematiche emerse.
(728-30, 109002)
000 Patrizia Ciambelli, Scafati 1978
Documenti sonori raccolti nel 1978 da Patrizia Ciambelli a Scafati, in provincia di Salerno, in occasione della Festa della Madonna dei Bagni che si tiene quaranta giorni dopo Pasqua, durante le celebrazioni per l'Ascensione (per le notizie storiche legate al culto della Madonna dei Bagni si rimanda alla raccolta A. Rossi-E. Bassano, Scafati 1974).
I tre documenti sonori contengono canti sul tamburo con voci maschili. Gli strumenti utilizzati sono la tammorra (tamburo a cornice), le castagnette, il putipù (tamburo a frizione) e il doppio flauto.
(565, 108935)
000 Patrizia Ciambelli, Sant'Anastasia 1977
Esistono delle prime ricerche di campo condotte da Patrizia Ciambelli sul tema dei fenomeni di devozione popolare nel sud Italia, preliminare alla monografia Quelle figlie, quelle spose: il culto delle anime purganti a Napoli (De Luca Editore, Roma 1980), la presente raccolta documenta il paesaggio sonoro, attraversato dalla tensione emotiva dei devoti giunti al cospetto della sacra, e alcuni canti devozionali eseguiti da gruppi di donne in pellegrinaggio al santuario della Madonna dell’Arco, nella località di Sant’Anastasia, il sabato antecedente la Pentecoste. Questo pellegrinaggio annuale, tra quelli dedicati alla Madonna dell’Arco secondo per importanza soltanto alle celebrazioni del lunedì dell’Angelo, coinvolge numerose comunità di pellegrini provenienti principalmente dal casertano: Teverola, Macerata Campania, Recale, Portico e altri. Proprio Recale e Portico sono indicati, nelle note che accompagnano la raccolta, come paesi di provenienza dei due gruppi di pellegrini documentati che eseguono litanie pentecostali in latino corrotto a diffusione strettamente locale, la cui esecuzione è riconosciuta come elemento caratteristico di devozione nel bollettino La Madonna dell’Arco, edito annualmente dai Padri Domenicani cui è affidato il santuario.
000 Patrizia Ciambelli, Santo Stefano del Sole 1980
Festa patronale a Santo Stefano del Sole, nella Valle del Sabato, in provincia di Avellino. La festa è dedicata ai due compatroni: San Vito Martire e Santo Stefano Protomartire. La processione si snoda per le strade del paese portando a spalla i busti di San Vito, Santo Stefano, seguiti da quello di San Michele. I ricercatori documentano le musiche e i canti in processione, soffermandosi con alcuni fedeli in brevi interviste. Con un gruppo in particolare, fuori dal contesto processionale, registrano alcuni dei canti religiosi, poi stornelli e repertori cantati dagli esecutori durante i lavori agricoli.
(731-33, 109003)
000 Patrizia Ciambelli, Pagani 1978
Indagine realizzata da Patrizia Ciambelli nel 1978 in occasione della Festa della Madonna delle Galline che si tiene la domenica in albis a Pagani, nella provincia di Salerno (per le notizie storiche legate al culto della Madonna delle Galline si rimanda alla raccolta Marialba Russo, Pagani 1973).
I brani documentano balli sul tamburo con sola tammorra (brano 08), con tammorra e castagnette (brano 01) e con più tammorre (brano 18); canti sul tamburo con sola voce maschile (brano 14) o femminile (brano 20) e con voci maschili e femminili alternate secondo una modalità esecutiva molto frequente nello stile di canto sul tamburo dell'agro nocerino-sarnese (brano 06).
(562-4, 108934)
000 Patrizia Ciambelli, Nola 1980
La domenica successiva al 22 giugno si svolge a Nola la processione danzante con macchine votive portate a spalla lungo il tradizionale tracciato individuato nel nucleo più antico della cittadina. Al ritmo della musica (brani originali e reinterpretazioni attinte dalla tradizione musicale napoletana, italiana e internazionale) si muovono gli otto obelischi di legno, omonimi delle antiche corporazioni delle arti e mestieri: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto, più una struttura a forma di barca, simbolo del ritorno in patria del santo patrono. Tali costruzioni lignee, denominate poi gigli, hanno assunto nell'800 l'attuale altezza di 25 metri con base cubica di circa 3 metri per lato, per un peso di oltre 25 quintali. L'elemento portante è la borda (asse) centrale; varre e varrette sono le assi di legno che servono da leve per manovrarli. Vengono addobbati dagli artigiani locali di decorazioni in cartapesta, stucchi o altri materiali secondo temi religiosi, storici o d'attualità. I gigli e la barca sono sollevati a spalla dalla rispettiva paranza, gruppo di circa 120 uomini e su tutti trova posto anche la banda musicale. Gli addetti al trasporto dei gigli, i cullatori, in dialetto e cullature, prendono il nome dal movimento oscillante simile all'atto del cullare. Le registrazioni documentano l'intero flusso festivo e l'ambiente sonoro parossistico, tra musiche a tutto volume, rumori e voci dalla folla.
(725-27, 109001)