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Archivio Sonoro

Mimmo Ferraro

Mimmo Ferraro

Martedì, 03 Luglio 2018 15:14

15 O gran Dio onnipotente

Martedì, 03 Luglio 2018 15:07

14 E la donnë bbonë cristianë

Martedì, 03 Luglio 2018 15:02

13 Sand'Andonio alli venduno

Lunedì, 02 Luglio 2018 17:00

000 Annabella Rossi, Tempalta 1976

Le testimonianze di Luigi Serrella, suonatore di organetto appartenente a una famiglia di musici terapeuti, e Filomena Serra, tarantata. Le interviste restituiscono informazioni di notevole rilievo nel contesto della ricerca sul tarantismo: dettagliate descrizioni ricostruiscono gli effetti procurati dal morso della tarantola, le possibilità risolutive offerte da i suoni, i repertori eseguiti, si stabiliscono confronti tra casi di tarantismo. Inoltre sono documentati brani eseguiti da Luigi Serrella, alcuni dei quali utilizzati in passato per curare i tarantolati.

(303 108862)

Lunedì, 02 Luglio 2018 16:54

000 Annabella Rossi, Paestum 1976

Rilevazioni raccolte a Paestum tra luglio e agosto del 1976: tre informatori ricordano esperienze indirette di contatto con il tarantismo; sono riferiti i casi di parenti e conoscenti colpiti dal male, gli effetti e le soluzioni utilizzate per curare le crisi dei tarantati, gli habitat e i contesti storici e sociali in cui si verificavano i casi.

(303 108862; 294 108853)

Lunedì, 02 Luglio 2018 16:49

000 Annabella Rossi, Matinella 1976

La raccolta, realizzata nel luglio del 1976 a Matinella, frazione di Albanella, si colloca nel più ampio corredo di documenti sul tarantolismo in Campania ed è parte centrale del lavoro d'indagine guidato da Annabella Rossi e confluito nella pubblicazione di E il mondo si fece giallo. Gli informatori sono quasi tutti vittime del morso della taranta e testimoni diretti e indiretti di altri casi verificatisi nell'area. Le interviste descrivono vari aspetti del fenomeno e mettono in luce le differenze nell'affrontare il male tra casi più remoti, curati con i suoni, e casi recenti, curati con il contro veleno. Le testimonianze rilevate a Matinella, restituiscono le voci di alcuni degli informatori più significativi per la ricerca sul tarantismo.

(302 108861)

 

La raccolta si colloca nel più ampio lavoro d’indagine sul tarantolismo campano diretto da Annabella Rossi e confluito nel testo E il mondo si fece giallo. Le testimonianze, per lo più lunghe interviste a Giuseppe Di Dora, pastore morsicato due volte dalla tarantola, e ai suoi familiari, testimoni delle crisi e del malessere, restituiscono una serie di dati che attestano l’esistenza, i rituali, la visione e rappresentazione della tarantola in quest’area della Campania. L’informatore narra la propria esperienza di sofferenza, la visione del corpo e gli effetti del veleno, il trumiento, la simbologia del ragno e le varie tipologie di tarantole, il rimorso, l’inefficacia della medicina ufficiale e l’esclusiva possibilità risolutiva nella coreutica accompagnata dai "suoni". Le interviste forniscono inoltre descrizioni di alcune forme di malocchio e di ‘nciarmë, formule e azioni risolutive per contrastare e liberare dalle iatture.

(514-5, 267-67A 108826-915)

 

La raccolta contiene una serie di registrazioni musicali e interviste ad Aniello e Alberigo Postiglione, padre e figlio, suonatori di organetto e musici terapeuti. Le interviste contengono informazioni pregevoli e rilevanti su dettagli e aspetti centrali dei rituali di tarantismo. Gli informatori descrivono i repertori e gli strumenti utilizzati nelle varie occasioni (casi di tarantolismo, matrimoni, serenate), le diverse tipologie di tarantole (figliòle giovani e rosse, vedove nere e anziane), gli effetti del veleno (che potevano causare dolore ma anche divertimento), la presenza nell’area di lupi mannari e streghe magare. Inoltre, le esecuzioni dei due informatori organettisti restituiscono un vasto repertorio di forme musicali che accompagnano varie occasioni di vita comunitaria (matrimoni, serenate, riti terapeutici per i tarantolati).

(290 108849)

Una serie di documenti eterogenei con molteplici informazioni sul tarantismo, le tradizioni e le musiche dell’area cilentana e del Vallo di Diano. La raccolta può essere divisa in due sezioni tematiche: la prima, intorno al pellegrinaggio e la festa per la Madonna della Neve sul Monte Cervato, contiene informazioni sulla leggenda del ritrovamento della statua sacra in una grotta, sulla tradizione delle cente e sui canti devozionali; la seconda parte include interviste sul tarantismo e sulla festa di San Donato a Capaccio. 

(292 108851)

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