
Mimmo Ferraro
14 E la donnë bbonë cristianë
12 Sand'Andonjë nè natë e nè creatë (narrato)
000 Annabella Rossi, Tempalta 1976
Le testimonianze di Luigi Serrella, suonatore di organetto appartenente a una famiglia di musici terapeuti, e Filomena Serra, tarantata. Le interviste restituiscono informazioni di notevole rilievo nel contesto della ricerca sul tarantismo: dettagliate descrizioni ricostruiscono gli effetti procurati dal morso della tarantola, le possibilità risolutive offerte da i suoni, i repertori eseguiti, si stabiliscono confronti tra casi di tarantismo. Inoltre sono documentati brani eseguiti da Luigi Serrella, alcuni dei quali utilizzati in passato per curare i tarantolati.
(303 108862)
000 Annabella Rossi, Paestum 1976
Rilevazioni raccolte a Paestum tra luglio e agosto del 1976: tre informatori ricordano esperienze indirette di contatto con il tarantismo; sono riferiti i casi di parenti e conoscenti colpiti dal male, gli effetti e le soluzioni utilizzate per curare le crisi dei tarantati, gli habitat e i contesti storici e sociali in cui si verificavano i casi.
(303 108862; 294 108853)
000 Annabella Rossi, Matinella 1976
La raccolta, realizzata nel luglio del 1976 a Matinella, frazione di Albanella, si colloca nel più ampio corredo di documenti sul tarantolismo in Campania ed è parte centrale del lavoro d'indagine guidato da Annabella Rossi e confluito nella pubblicazione di E il mondo si fece giallo. Gli informatori sono quasi tutti vittime del morso della taranta e testimoni diretti e indiretti di altri casi verificatisi nell'area. Le interviste descrivono vari aspetti del fenomeno e mettono in luce le differenze nell'affrontare il male tra casi più remoti, curati con i suoni, e casi recenti, curati con il contro veleno. Le testimonianze rilevate a Matinella, restituiscono le voci di alcuni degli informatori più significativi per la ricerca sul tarantismo.
(302 108861)
000 Annabella Rossi, Enzo Bassano, Patrizia Ciambelli, Fasani, frazione di Sessa Aurunca 1975-1976
La raccolta si colloca nel più ampio lavoro d’indagine sul tarantolismo campano diretto da Annabella Rossi e confluito nel testo E il mondo si fece giallo. Le testimonianze, per lo più lunghe interviste a Giuseppe Di Dora, pastore morsicato due volte dalla tarantola, e ai suoi familiari, testimoni delle crisi e del malessere, restituiscono una serie di dati che attestano l’esistenza, i rituali, la visione e rappresentazione della tarantola in quest’area della Campania. L’informatore narra la propria esperienza di sofferenza, la visione del corpo e gli effetti del veleno, il trumiento, la simbologia del ragno e le varie tipologie di tarantole, il rimorso, l’inefficacia della medicina ufficiale e l’esclusiva possibilità risolutiva nella coreutica accompagnata dai "suoni". Le interviste forniscono inoltre descrizioni di alcune forme di malocchio e di ‘nciarmë, formule e azioni risolutive per contrastare e liberare dalle iatture.
(514-5, 267-67A 108826-915)
000 Annabella Rossi, Enzo Bassano e Patrizia Ciambelli, San Cesareo, fraz. di Albanella 1976
La raccolta contiene una serie di registrazioni musicali e interviste ad Aniello e Alberigo Postiglione, padre e figlio, suonatori di organetto e musici terapeuti. Le interviste contengono informazioni pregevoli e rilevanti su dettagli e aspetti centrali dei rituali di tarantismo. Gli informatori descrivono i repertori e gli strumenti utilizzati nelle varie occasioni (casi di tarantolismo, matrimoni, serenate), le diverse tipologie di tarantole (figliòle giovani e rosse, vedove nere e anziane), gli effetti del veleno (che potevano causare dolore ma anche divertimento), la presenza nell’area di lupi mannari e streghe magare. Inoltre, le esecuzioni dei due informatori organettisti restituiscono un vasto repertorio di forme musicali che accompagnano varie occasioni di vita comunitaria (matrimoni, serenate, riti terapeutici per i tarantolati).
(290 108849)
000 Annabella Rossi, Enzo Bassano e Patrizia Ciambelli, Madonna della Neve 1976
Una serie di documenti eterogenei con molteplici informazioni sul tarantismo, le tradizioni e le musiche dell’area cilentana e del Vallo di Diano. La raccolta può essere divisa in due sezioni tematiche: la prima, intorno al pellegrinaggio e la festa per la Madonna della Neve sul Monte Cervato, contiene informazioni sulla leggenda del ritrovamento della statua sacra in una grotta, sulla tradizione delle cente e sui canti devozionali; la seconda parte include interviste sul tarantismo e sulla festa di San Donato a Capaccio.
(292 108851)