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Archivio Sonoro

Mimmo Ferraro

Mimmo Ferraro

Domenica, 24 Giugno 2018 18:06

000 C. Petruzziello, Pratola Serra 1982-1983

Indagine realizzata da Claudio Petruzziello a Pratola Serra (Av) tra il 15 giugno del 1982 ed il 12 aprile del 1983. I brani contengono canti monodici (prevalentemente canti di lavoro) con voce femminile senza accompagnamento strumentale: tre canti a mete (brani 01, 03, 06), un canto a mattinata (brano 04), un canto a pompà (brano 05) ed un canto monodico (brano 02). 
(Campania 24, 26BD203)

Domenica, 24 Giugno 2018 17:59

000 C. Petruzziello, Pratola Serra 1982

Esecuzioni vocali di Emilia Petruzziello (nata nel 1902) documentate da Claudio Petruzziello a Pratola Serra, in provincia di Avellino, il 18 maggio 1982: un canto a mattinata (brano 06) e canti di lavoro ovvero di accompagnamento a diverse attività lavorative come un canto a mete (brano 01), due canti a scognà (brani 02 e 04), un canto a zappà (brano 03), un canto a vinnignà (brano 05) ed un canto a scellecà (brano 07), secondo la denominazione data ai brani dalla stessa cantora.
(Campania 24, 26BD203)

Domenica, 24 Giugno 2018 17:54

000 C. Petruzziello, Montemiletto 1982

Rilevamenti di Claudio Petruzziello a Montemiletto (Av) il 20 giugno 1982. Si tratta di cinque canti monodici senza accompagnamento strumentale eseguiti da una voce femminile. Tre sono canti di lavoro, probabilmente di accompagnamento alle varie attività svolte nei campi: un canto a scognà (brano 02), un canto a pompà (brano 03) e un canto a mete (brano 04). Segue un canto di questua eseguito per Capodanno e la Settimana Santa (brano 01) ed un brano religioso seguito da due ninne nanne (brano 05). Probabilmente le registrazioni sono state effettuate a casa della stessa esecutrice. (Campania 24, 26BD203) 

Domenica, 24 Giugno 2018 17:49

000 Arci, Sant’Anastasia 1978

Documenti sonori raccolti nel 1978 presso il santuario della Madonna dell'Arco a Sant'Anastasia (Na) durante il tradizionale pellegrinaggio che ha luogo il lunedì dell'Angelo o in albis). In particolare è documentato l'arrivo dei fedeli nella piazza antistante il santuario e di squadre di battenti che, dopo aver percorso un lungo cammino a piedi e digiunato tutto il giorno, si preparano ad entrare e rendere omaggio all'icona sacra intonando una particolare voce di questua a scopo devozionale (traccia 07), o eseguendo arrangiamenti strumentali dell'inno Noi vogliam Dio (traccia 06) e de La leggenda del Piave (traccia 01). Nella zona posteriore del piazzale si radunano numerose paranze, ovvero gruppi di musicisti e cantori, provenienti da molti paesi della provincia (tra le più note e presenti le paranze di Somma Vesuviana e di Giugliano), con lo scopo di festeggiare la ricorrenza suonando per tutto il giorno un repertorio estremamente vasto e altamente differenziato, a seconda della provenienza delle paranze stesse e delle peculiarità stilistiche che ne derivano, di canti sul tamburo, fronne, canti a figliola (tracce 02-04). La raccolta documenta inoltre un lungo frammento del paesaggio sonoro all'interno del santuario (traccia 05) e l'esecuzione di una marcia bandistica, probabilmente al seguito di una squadra di battenti (traccia 08).  
(Campania 19, 26BD218)

Documenti sonori raccolti nel 1977 a Ottaviano, Palma Campania e Torre del Greco. 
Le tracce relative a Ottaviano documentano alcuni momenti della festa celebrata annualmente in onore di San Michele Arcangelo, protettore del paese da quando, secondo il mito di fondazione del culto, avrebbe fermato con il proprio corpo una colata lavica del Vesuvio che minacciava di distruggere le abitazioni. Il culto risale al XVI secolo, quando ha avuto inizio la costruzione della chiesa intitolata al santo; più incerta, invece, è l'origine delle forme rituali dell'8 maggio che culminano nel volo degli angeli, che ha luogo in piazza Annunziata al termine di una processione. Il rito, che presenta forme affini anche in altri centri della regione, consiste nel tendere una fune tra due edifici della piazza principale alla quale vengono appesi, tramite un sistema di carrucole, due bambini mascherati da angeli secondo l'iconografia tradizonalmente legata a San Michele raffigurato con ali, elmo e spada. I due bambini, un maschio e una femmina appartenenti tradizionalmente alla famiglia Duraccio, cui spetta questo privilegio, compiono lentamente il percorso senza toccare il terreno e cantando un inno a San Michele accompagnati da una banda musicale. La raccolta documenta appunto l'esecuzione dell'inno seguita da una serie di invocazioni al santo (tracce 01 e 03) e una marcia suonata, probabilmente, della medesima banda (traccia 02).
Le restanti tracce contengono diverse esecuzioni bandistiche di inni e marce in occasione delle celebrazioni del Corpus Domini a Palma Campania (tracce 04-07) e a Torre del Greco (traccia 08). La scarsità di informazioni sulle forme cultuali nelle località menzionate induce a ritenere che le esecuzioni documentate abbiano avuto luogo nel corso o al termine della processione dell'Ostia Consacrata che tipicamente si tiene in questa occasione: la presenza di una banda musicale in coda alla processione è infatti un elemento ricorrente in un'ampia varietà di contesti.  
(Campania 19, 26BD218)

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