
Mimmo Ferraro
000 Annabella Rossi, Madonna di Pierno 1965
La festa della Madonna di Pierno si svolge a San Fele (Potenza) il 14 e il 15 agosto. In occasione della festa i fedeli si recano in pellegrinaggio al santuario, che sorge a 960 metri sul livello del mare, in un luogo roccioso ricco di sorgenti e di boschi di castagno. Il culto della Madonna è tuttora molto sentito, in passato i devoti, soprattutto gruppi di contadini, si recavano al santuario a piedi. La leggenda narra che nel 1130, anno di fondazione del culto, i monaci che abitavano il Monte Santa Croce, a causa di un’incursione di pirati saraceni, si ritirarono nei boschi nei pressi del monte Pierno dove, in una cavità rocciosa, nascosero la statua lignea raffigurante la Madonna. Successivamente venne costruita sul luogo la prima chiesa, che divenne poi il santuario vero e proprio, consacrato nel 1221. A causa di un terremoto, nel 1456 la statua della Madonna fu trasferita in una località diversa, ma sparì e riapparve sul monte Pierno. In seguito a questo evento miracoloso l’edificio del santuario fu ricostruito.
Nel corso del pellegrinaggio i fedeli esprimono la loro devozione per la Madonna trascorrendo la notte sul luogo del santuario e accampandosi nell’area circostante. Portano al santuario offerte arboree o altri oggetti votivi come ex voto anatomici, fotografici, epigrafici e così via. Al ritorno molti riportano a casa souvenir acquistati sulle bancarelle o all’interno del santuario, in ricordo del pellegrinaggio e per mantenere vivo il culto della Madonna nello spazio domestico.
Le registrazioni di Annabella Rossi documentano alcuni aspetti della festa, in particolare la devozione dei fedeli espressa attraverso l'esecuzione di canti religiosi. Un ulteriore contributo di questa raccolta è dato dalle interviste effettuate ad alcune donne e focalizzate sulla questione dei vestiti "tradizionali": la ricercatrice cerca di indagare cosa portava alcune ragazze giovani ad utilizzare determinati abiti, le modalità di realizzazione di tale abbigliamento e soprattutto il valore economico, legato non solo ai materiali di base ma anche alla fattura che, nel caso dei ricami, doveva essere ricercata oltre che impegnativa.
Nel volume "Le feste dei poveri" Annabella Rossi cita diverse volte questa festa ma non la tratta mai in maniera completa; alcuni dettagli sono riportati nella seconda appendice, "Comportamenti particolari", in cui vengono riassunti e schematizzati i comportamenti dei fedeli in ciascuna delle occasioni festive documentate dalla studiosa; nel caso specifico: "Madonna di Pierno: camminare scalzi, camminare sulle ginocchia, toccare l'effige, abbandonarsi a comportamenti isterici (scarsi), compiere tre giri attorno al santuario, portare rami, trascorrere la notte all'interno del santuario, costruire accampamenti, parlare con l'effige".
Le ricerche di Annabella Rossi sono state contestuali alle riprese di Luigi Di Gianni per il documentario La madonna di Pierno, realizzato peraltro con la sua consulenza scientifica.
Raccolta 108689
00 Fondo Marano
Sei documentari su riti e feste e su alcuni depositari della tradizione locale reailzzati da Francesco Marano, docente di Etnografia e Antropologia visuale all’Università della Basilicata. Le sue ricerche vertono su autoetnografie e autobiografie popolari, riti e feste religiose, museografia, rapporti fra antropologia e arte contemporanea. E' autore di libri, articoli e film etnografici proiettati in festival internazionali (Parigi, Rio de Janeiro, Mosca). Fra le sue pubblicazioni Camera etnografica. Storie e teorie di antropologia visuale (2007) e Il film etnografico in Italia (2007).