Il fondo Valentino Paparelli è composto da poco meno di 1500 documenti, frutto di registrazioni sul campo effettuate in massima parte in Umbria nel periodo che va dal 1973 al 1980, e costituisce il più vasto archivio privato di musiche tradizionali della regione, con un'ampia e articolata documentazione di repertori e forme espressive, dal canto narrativo -sia nell'ambito epico-lirico sia nelle forme per cantastorie e da foglio volante- al monostrofismo imperfetto -nelle forme monodiche, in quelle bivocali e in quelle accompagnate dagli strumenti a mantice, in contesto di lavoro o in quello di festa-, dal canto rituale e processionale all'improvvisazione poetica in ottava rima, dai repertori per la danza al canto sociale e di protesta. Le registrazioni sono realizzate sia in contesti domestici e di fissazione dei repertori memorizzati sia in contesti pubblici di esecuzione in funzione. Di considerevole importanza inoltre il vasto apparato di interviste, realizzate a volte a corredo e commento dei repertori musicali registrati e a volte come raccolta autonoma di memorialistica o vere e proprie storie di vita su temi come la Resistenza, le lotte operaie e contadine e molti altri ancora.