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02 Sud e Magia. La speranza e la paura

  • Genere: Filmato
  • Filmato:

  • Descrizione:

    La seconda puntata comincia nello studio di Raffaele Luongo, il mago di Paduli in grado di fare e togliere fatture, che dà una dimostrazione di come opera.
    Segue la sigla, su un tema cantato da Lina Sastri, e scorrono ritratti di alcuni maghi già individuati da De Martino in Basilicata, in particolare ad Albano, Colobraro, Viggiano e Grottole. Tra questi zio Giuseppe di Albano, con il dono della preveggenza. Non diversamente da quanto la stessa Annabella Rossi aveva individuato nella figura di San Donato, per De Martino questo guaritore aveva una spiccata carica erotica, come testimoniato da non poche donne in Sud e Magia, senza che questo inficiasse la fiducia che in lui aveva la comunità. 
    Si ritorna nello studio di Raffaele Luongo, impegnato in una gestualità magica capace di emanare terapeutiche radiazioni. Luongo mostra un diploma del 1961 rilasciato da un "ministero di Roma" con bolli e firme, attestato di "chiaroveggenza" ma racconta di aver appreso la magia da un vecchio del luogo, rivelando che le fatture gli sono state insegnate direttamente dalle streghe di Benevento, che però sono ormai rimaste "in ottocento". Successivamente lo si vede operare un esorcismo su un uomo che accusa forti dolori allo stomaco. 
    Da Paduli si arriva in Basilicata, a Castelgrande, un paese di montagna in provincia di Potenza, dove abita Vittoria la Penna, una contadina di sessant’anni con tre figli, rimasta vedova ancora giovane. La donna, nel suo piccolo negozio di alimentari, inizia a cantare una canzone scritta per un ragazzo di nome Alberto che molti ritengono santo.  Scorrono allora le immagini di un pellegrinaggio a Serradarce, in Campania, tratte dal documentario "Da lontano" di Nino Russo del 1972, mentre si racconta la storia di Alberto Gonnella che, tre giorni dopo la sua prematura morte, si "impossessò" del corpo della zia Giuseppina, dando origine al culto del "glorioso Alberto" in grado di guarire ogni malattia.  Mentre vengono inquadrati paesaggi  lucani, la voce narrante rivela come i guaritori incontrati siano figure che anticipano i moderni  psicoterapeuti svolgendo una funzione sociale nell’infondere coraggio, individuando una causa ad un male senza nome che colpisce chi si sente afflitto.

  • Durata: 01:00:00
  • Data: Venerdì, 07 Aprile 1978
  • Luogo: Paduli, Serradarce, Castelgrande
  • Esecutore: Raffaele Luongo: intervista e riti di fatture ed esorcismo, Zia Vittoria: intervista ed incorporamento
  • Autore: Claudio Barbati, Gianfranco Mingozzi, Annabella Rossi