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12 FOLKSTUDIO. Vent'anni di musica attraverso la storia di un locale

  • Genere: Filmato
  • Filmato:

  • Descrizione:

    Seconda puntata di una trasmissione dedicata ai vent'anni del celebre locale fondato da Gian Carlo Cesaroni che inizia con un una ripresa confusa a mezzo piano di Archie Savage nel locale, meglio messo a fuoco quando si alza per cantare accompagnato all’organo da Mario Schiano. Sul palco sale anche Eddie Hawkis, fondatore del gruppo “The Folkstudio Singers”, uno dei più importanti gruppi gospel italiani, che con la chitarra avvia l'esecuzione di un brano che apriva ogni loro concerto. 
    Sotto il palco, con un tamburello a sonagli, Ronnie Hawkis è raggiunto da Francesco De Gregori, Giorgio Lo Cascio, Pietro Petrangeli con la chitarra ed il compositore inglese Francis Kuipers. Durante questa particolare “sigla”, a cui partecipa anche il pubblico cantando e battendo le mani, scorrono sullo schermo i nomi di tutti i partecipanti, anche quelli non ancora presenti sul palco: Gato Barbieri, Clebert Ford, Ernesto Bassignano, Francesco Guccini, Otello Profazio, Giovanna Marini, Matteo Salvatore ed il Canzoniere Internazionale (Alessandro Giandonato, Patrizia Nasini, Roberto Ivan Orano e Oretta Orengo). 
    Mentre la voce narrante riassume il contenuto della prima puntata dedicata al contesto sociale, politico e musicale nel quale si è sviluppato il Folkstudio nel 1960, viene ripreso Eddie Hawkis con giovani frequentatori del Folkstudio sugli scalini della fontana di Santa Maria in Trastevere. 
    Seguono scene di una cena in trattoria e, infine, si avvia l'esecuzione di spiritual come “Kumbaya my Lord”, per mettere in risalto il carattere “alternativo” del locale le cui proposte variavano dal dal rock al gospel, dal jazz alla musica popolare e che anche per questo sarebbe diventato ben presto un punto di riferimento per appassionati, artisti ed intellettuali. 
    Sul palco del Folkstudio si esibisce poi Giovanna Marini alla chitarra nella ballata “Lu cacciaturi Gaetano”, eseguita velocemente come uno scioglilingua. La voce narrante spiega come dal 1962 si ebbe una recrudescenza d’interesse verso la musica popolare e di come Giovanna Marini, Caterina Bueno ed Otello Profazio ricercarono i canti popolari riproponendoli al pubblico in modo più o meno arrangiati. La Marini racconta brevemente le emozioni vissute al Folkstudio, del suo tentativo di scrivere canzoni popolari spacciandole per autentiche per comprendere, infine, che non doveva inventare ma, semmai, ricercare. 
    Subito dopo Matteo Salvatore, in piedi al centro del palco, recita l’Incipit de “Il Bando del Podestà” e “Fijete-Fijete –Fijete” suonando la buccina. Diversamente dalle altre esecuzioni di quest’opera, Matteo si dilunga spiegando bene perché la nascita di una femmina non costituiva fonte di guadagno per la famiglia dove in compenso spesso si dava il nome di Benito ai figli maschi. 
    Imbracciata la chitarra e sedutosi sul bordo del palco, Matteo Salvatore comincia a raccontare episodi della propria infanzia a introduzione della canzone “Don Nicola si diverte”. 
    Successivamente Otello Profazio, seduto sulla sedia rossa (simbolo del locale) e con la chitarra in braccio, racconta la sua esperienza al Folkstudio, la passione per il sud e l’attenzione dedicata alla questione meridionale che caratterizzava le scelte culturali del locale tanto che, proprio al Folkstudio lui stesso, che fino ad allora si era limitato a ricercare e riproporre, si era avviato alla composizione di brani originali ispirati sempre alla tradizione: e come esempio cita ed esegue “La Leggenda di Colapesce”.
    Di nuovo la Marini racconta della sua scoperta della canzone politica (e cita tra tutte "Il canto delle filandere") alla quale, grazie proprio al Folkstudio, si era mostrato molto sensibile anche il pubblico. Segue un frammento di un'esibizione del Canzoniere Internazionale che esegue “Siam del popolo gli arditi” con flauto traverso e chitarra e, subito dopo, Giovanna Marini, accompagnandosi con la chitarra, canta il “Lamento per la morte di Pasolini”.

  • Durata: 29:50
  • Data: Domenica, 04 Gennaio 1981
  • Luogo: Trastevere, Roma
  • Provincia: Roma
  • Regione: Lazio
  • Esecutore: Giovanna Marini: voce e chitarra, Matteo Salvatore: voce e chitarra, Otello Profazio: voce e chitarra, Canzoniere internazionale: voci, chitarra e flauto traverso
  • Autore: Gian Carlo Cesaroni, Roberto Capanna