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000 Cerignola. Peppino Angione e i compagni

Nella ricerca sulla cultura bracciantile a Cerignola, condotta da Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero, Giuseppe Peppino Angione costituisce una pietra miliare, oltre a rappresentarne il primo testimone (1974) tra le centinaia che si sono succeduti negli anni successivi. Compagno d'infanzia e di gioventù del grande sindacalista suo concittadino Giuseppe Di Vittorio, Angione godeva di una grande autorità morale, di stima e rispetto per la sua militanza e anzianità politica, l'attività clandestina nel ventennio fascista e le persecuzioni a cui fu soggetto, la tenace e immutata adesione alla propria identità di bracciante. Autore di migliaia di versi in rima, lunghissime e complesse cantiche sulla storia politica e sociale e sul suo eroe di riferimento, Di Vittorio appunto, era anche compositore di canzoni e musiche che eseguiva col mandolino, accompagnato volta per volta, lui laringectomizzato, dalla voce dei suoi ospiti a cui consegnava i manoscritti con i testi. Lo sparuto gruppo che intorno a lui si ritrovava - anziani militanti reduci di quel Circolo Giovanile Socialista dei primi anni del '900 che, in particolare, contava la presenza di Michele Balducci e Alfredo Casucci - continuava a ricomporsi con lo spirito degli anni giovanili. Chitarra, mandolino e canti della tradizione napoletana, canti socialisti e anarchici e musiche d'uso. I documenti sonori presentano musiche e composizioni di Angione, ma anche le esecuzioni cantate di Michele Balducci.

  • Genere: Audio