050 T’ha fatte a camenate a u stradune - stornelli
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Audio:
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Descrizione:
Angelo Debono canta alcune strofette di stornelli fronn'e limone. La moglie Rosa Laguardia gli ricorda alcuni versi.
"Le fronne 'e limone derivate stilisticamente dai canti di mietitura, rappresentavano nel passato, un modo di comunicare tra chi stava in carcere e gli amici o parenti che sostavano fuori o di fuori alle mura di cinta. I contenuti sono i più svariati (amorosi, licenziosi, satirici, di vendetta ecc.) e sono frammisti con notizie da comunicare all'esterno", dal commento di Diego Carpitella al canto n. 10 del disco 1 in "Documenti dell'Archivio Etnico linguistico-Musicale", Roma, Discoteca di Stato, p. 17 del fascicolo allegato. Cfr. Roberto Leydi e Sandra Mantovani, Dizionario della musica popolare europea, Milano, Bompiani, 1970, pp. 240-241; in particolare per il secondo fronne 'e limone cfr. Raffaele Nigro, Tradizioni e canti popolari lucani: il melfese, Bari-Melfi, Interventi Culturali/Arci-Uisp, 1976, p. 115 n. 97. Sullo stesso motivo melodico ma con un diverso testo canta Carmelita Gadaleta nel suo Canti popolari di Puglia e Lucania, Albatros, 1974.T'a fatt la camenate ch'u stradoune
truvaje a Nannine la bbona bboune
E me piace u vine bbune
e me piace o llatte di ddonne maretate
T'a fatt la cammesell vettùn vettùne
a fatt lu richiame p'li vagnune
Camminando per lo stradone/ trovai alla bella Nannina// E mi piace il vino buono/ e mi piace il latte delle donne maritate// Ti sei fatta la camicella piena di bottoni/ sei diventata il richiamo dei ragazzi - Durata: 01:14
- Data: Domenica, 09 Novembre 1975
- Luogo: Cerignola
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Angelo Debono (nato nel 1910) bracciante: voce, Rosa Laguardia (nata nel 1909) casalinga: voce
- Autore: Giovanni Rinaldi