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08 Papà mi sento male

  • Genere: Audio
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  • Descrizione:

    Canto narrativo. La versione fornita da Lucia Barbarossa corrisponde in parte al noto tema narrativo dell'amata morta. Di questo canto esistono due tipi principali di versioni: in quello più antico (diffuso in Piemonte e in Emilia) l'amante (fidanzato o sposo) che spesso si identifica con un soldato, viene avvertito da un uccello che la fidanzata è malata. Vicino al paese sente suonare le campane a morto. In alcune versioni l'amante va a casa e domanda della fidanzata: gli dicono che è stata portata a seppellire. In altre va incontro al corteo funebre e chiede che si posi la bara. Riscontriamo inoltre il motivo del dialogo con la morta e la richiesta di darle un bacio. Nel secondo tipo manca il dialogo e alcune versioni si concludono con il suicidio. In altre parti il canto presenta alcune similitudini con Fenesta ca lucive. D'altra parte la contaminazione tra le due versioni corrisponde ad una tendenza poetica collettiva frequentemente riscontrabile in questo tipo di canti. Si veda in particolare Giovanni B. Bronzini, La canzone epico-lirica nell'Italia Centromeridionale, Roma, Signorelli, 1956, vol. I, pp. 429-454; cfr. Costantino Nigra, Canti popolari del Piemonte, Torino, Einaudi, (1° ed. 1957), 1974, pp. 136-141 (La sposa morta). 
    In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 17).

  • Durata: 03:11
  • Data: Venerdì, 15 Luglio 1977
  • Luogo: Cerignola
  • Provincia: Foggia
  • Regione: Puglia
  • Esecutore: Lucia Barbarossa (n. 1904) bracciante: voce
  • Autore: Gabriella Rinaldi, Antonio Talia, Alberto Vasciaveo