36 Vieni o Maggio t’aspettan le genti
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Descrizione:
Canto politico della tradizione anarchica.
Vieni o Maggio t’aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
che risplende alla luce del sol
Disertate o falange di schiavi
dai cantieri e dall'arse officine
su dai monti fino alle marine
tregua tregua all'eterno sudor
Innalziamo le mani incallite
con lo sguardo rivolto all'aurora
è la forza che dura e lavora
nei riguardi dell'ozio e dell'or
Di seguito il testo completo del canto scritto da Pietro Gori sull'aria del Nabucco di Giuseppe Verdi:
Vieni o Maggio t'aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol
Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir
Disertate o falangi di schiavi
dai cantieri da l'arse officine
via dai campi su da le marine
tregua tregua all'eterno sudor!
Innalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni de l'ozio e de l'or
Giovinezze dolori ideali
primavere dal fascino arcano
verde maggio del genere umano
date ai petti il coraggio e la fè
Date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente poeta che muor! - Durata: 01:09
- Data: Martedì, 24 Maggio 1977
- Luogo: San Nicandro Garganico
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Antonio Gravina detto Rignanese (nato a San Nicandro Garganico) bracciante: voce
- Autore: Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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