Novantadue brani suddivisi tra interviste, canti di lavoro, canti d’amore e di sdegno, tarantelle, canti a distesa, lamenti funebri, filastrocche e giochi, formule religiose, ninna nanne, proverbi, canzoni di emigranti, grida di ambulanti e stornelli. Realizzate tra il 1978 e il 1980, le registrazioni rappresentano e testimoniano la complessità del mondo contadino, ma non solo.
Le narrazioni e i canti restituiscono una quantità ingente di informazioni sulla vita lavorativa degli agricoltori, uomini e donne, e su figure ormai quasi del tutto scomparse come i carrettieri e i venditori ambulanti. Le testimonianze, colme di visioni magico religiose, unite ai canti che manifestano una profonda forza espressiva e una notevole estetica musicale, forniscono la possibilità per appassionati e studiosi di indagare i repertori confrontandosi con elementi e saperi della cultura locale.
Di notevole interesse sono gli interventi di Maria Cristallo, riferimento della tradizione orale dell’intera regione, informatrice straordinaria e autentico albero di canto della Murgia.
Le registrazioni effettuate ad Altamura tra il 1978 e il 1990 scaturiscono dall’incontro di Otello con Maria Moramarco che, appartenente a una famiglia di cantori, già dalla metà degli anni Settanta si occupava di ricerca di materiali delle musiche di tradizione orale dell’Alta Murgia Barese, materiale che ha poi ispirato il repertorio del gruppo di riproposta Uaragniaun ed è confluito in parte nel testo Paràule (Piazza editore) con trascrizione, traduzione e partiture musicali dei brani.
Oltre a comparire pertanto come interprete in alcuni brani, Maria Moramarco realizza assieme ad Otello le registrazioni delle persone individuate come informatori, con particolare riguardo a Maria Cristallo con la quale aveva una assidua frequentazione che dura tutt’oggi.
000 Altamura
- Genere: Audio