In questa sezione sono presenti pizziche e tarantelle.
La pizzica era una musica che si usava in due occasioni molto diverse. Quando la si eseguiva in feste come matrimoni, battesimi, feste campestri e altre ancora serviva per la danza ed era molto ritmata e gentile. La danza veniva eseguita di solito da un maschio e una femmina. Durante il ballo i danzatori adombravano nei movimenti coreutici una specie di corteggiamento. Sia la musica che il ballo nelle situazioni sociali sopra menzionate venivano chiamati pizzica-pizzica.
Quando la stessa musica veniva usata per far danzare una tarantata o un tarantato diveniva molto più ritmata e drammatica e veniva chiamata invece pizzica tarantata.
Gli strumenti di solito usati per la pizzica erano il violino e il tamburello. Nei secoli passati sono stati usati gli strumenti a corde più diversi ma sempre uniti al tamburello con i rami, i sonagli.
Il ritmo ripetitivo della pizzica è spesso accompagnato dal canto. In questo caso i cantori utilizzavano la musica come base per intonare una sequela di testi poetici di vari generi, persino ninne nanne, senza soluzione di continuità tra l’uno e l’altro e potevano andare avanti a cantare per ore.
Di questo parleremo più distesamente nella sezione dedicata alle strisce sonore e catene di testi: le arie.
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