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Archivio Sonoro

000 Moroloja

Chiarire in poche parole questo genere di canto è opera estremamente difficile. Dirò solo che è un "canto di pianto" come disse Euripide nell’Ecuba. E’ il canto cioè che intonano le lamentatrici funebri, le prefiche, davanti alla bara in cui è sistemato il defunto. Il termine morolòja è greco ed è formato da due elementi mòira "destino" e logos (discorso) quindi: discorso sul destino sembra essere il suo significato letterale.
I lamenti, dal punto di vista strettamente letterario, sono dei componimenti a modulo che la lamentatrice ricrea al momento dell’esecuzione pescandoli nella propria memoria culturale insieme a formule e temi e assemblandoli a seconda delle circostanze, al sesso e al grado di parentela del defunto con i committenti. La prefica non riproduce mai i testi del lamento così come li ha ricevuti. Il suo lavoro un tempo era retribuito. Oggi le lamentatrici, dette anche rèpute non esistono più. Qui sono presenti otto lamenti sia in lingua grica del Salento sia in dialetto romanzo (per un approfondimento su questo genere di canti si veda: Brizio Montinato, Canti di pianto e d’amore dall’antico Salento, Bompiani, Milano 2004).

  • Genere: Audio