Indiscusso protagonista del movimento salentino di recupero e valorizzazione delle tradizioni musicali, Luigi Chiriatti avvia le sue ricerche fin dagli anni ’70 grazie anche all’incontro decisivo con Rina Durante e Bucci Caldarulo, che lo motivano ad intendere la ricerca sul campo come fonte primaria di ispirazione per una riproposta capace di non banalizzare il lascito delle generazioni precedenti e lo spingono ad allargare i suoi interessi, fino ad allora relativi alle comunità griche, ai più larghi contesti delle culture orali delle cosiddette classi subalterne, con l’intento di ricostruire la memoria storica di un territorio devastato dall’emigrazione e travolto da contraddittori moti di modernizzazione. In sintonia con quanto avveniva sul piano nazionale con l’Istituto Ernesto De Martino e il Canzoniere Italiano, si è avviata così una complessa vicenda culturale che ha dato origine a uno dei più estesi archivi privati della Puglia e a un’intensa attività nella riproposta della musica popolare salentina con il Canzoniere Grecanico Salentino (1974-1978), il Canzoniere di Terra d’Otranto (1989-1996) e Aramirè (1996-2001). Da evidenziare anche il suo ruolo decisivo nell’editoria, con pubblicazioni di rilevante interesse storico e culturale prima con le edizioni Aramiré e poi con Kurumuny, casa editrice da lui fondata e diretta.