20 Serenata per la questua del Sabato Santo
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Descrizione:
Serenata per la "questua delle uova" del periodo pasquale in uso nelle comunità della Murgia Meridionale e dell'Alto Salento con varianti stilistiche locali.
Dalle testimonianze dei più anziani, il canto che veniva eseguito in questa occasione è "U Sabbtë Sandë", ancora in uso nei paesi della Valle d'Itria e in quelli limitrofi, ma che, nella stessa area, è stato sostituito negli ultimi decenni da questa "serenata", che viene inoltre adoperata, utlilzzando testi differenti e pertinenti alla situazione, in molteplici occasioni come matrimoni, omaggi amorosi, feste, situazioni conviviali.
Dal pomeriggio del Sabato Santo alla mattina di Pasqua, coppie o piccoli gruppi, chiamati "squadre", di suonatori e cantatori "escono a cantare alle uova" visitando case e masserie cantando e suonando; il padrone di casa, dopo aver ascoltato dall'interno senza aprire affinchè non smettano di suonare, accende la luce come segno di gradimento.
I suonatori vengono poi invitati ad entrare e vengono offerte loro delle uova, formaggio, salumi e altri doni riposti in un grande cesto portato da uno dei cantatori.
I canti utilizzati in questa questua presentano temi riferiti alla Passione di Cristo e al "pianto della Madonna"; a questi fulcri centrali seguono strofe augurali e di commiato in cui i cantatori porgono ai padroni di casa auguri e ringraziamenti chiedendo l'offerta di doni, soprattutto uova, in segno di gradimento dell'omaggio sonoro.
Le uova, in questa occasione dono per antonomasia, vengono offerte prescindendo da altri eventuali doni; le motivazioni legate a tale usanza possono essere ricondotte a due aspetti importanti: il primo di natura simbolica, l'uovo, simbolo pasquale per antonomasia, è la rappresentazione della fertilità, della vita che si cela dietro a qualcosa di apparentemente inanimato, come lo è la terra all'inizio della primavera; il secondo è di natura pratica: durante la quaresima infatti tradizionalmente le uova non si mangiavano, accumulandole fino al giorno di Pasqua.
Nella Puglia Centro-Meridionale sono tutt'ora diffuse le questue pasquali, presentando una grande varietà di canti utilizzati in tali circostanze, al pari di altre aree del centro-sud Italia.
Negli ultimi anni anni, si nota un forte ritorno d'interesse da parte dei giovani rispetto a questa pratica, mai interrotta, ma che aveva subito un sensibile calo negli anni '90 del secolo scorso.Data: Novembre 2003
- Durata: 04:03
- Luogo: San Vito dei Normanni
- Provincia: Brindisi
- Regione: Puglia
- Esecutore: Antonio Zurlo (Andonjë lu seggiarë): organetto a otto bassi e voce
- Autore: Giovanni Amati, Annamaria Bagorda