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Archivio Sonoro

06 I' vulesse addiventà 'nu malevizze

  • Genere: Audio
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  • Descrizione:

    anto sul tamburo a due voci alterne nel tipico stile dell'area dell'agro nocerino-sarnese che si caratterizza per un modo particolare di procedere, verso dopo verso, con un gioco sottile di ripetizione-cumulazione. E' tra i brani riproposti dai ricercatori del Teatrogruppo nel loro primo disco, Musica popolare del salernitano (cr. traccia 05). L'incipit testuale del canto, "I’ vulesse addeventà nu marvizzo" ("Io vorrei diventare un tordo"), è largamente diffuso nella tradizione campana (documentato anche nella celebre raccolta di Molinaro Del Chiaro in una variante del verso precedente rilevato da Scherillo nel 1879: "Vurria addeventare nu marvizzo"). Il "Vurria addeventare…" come desiderio di trasformazione magico-simbolica in animali (ricorrenti le formule: "nu sorecille", "nu pesce d’oro", ecc.) o semplicemente in altro da sé ("na valanza", "nu picciotto", "na verdaspina", ecc.) è un topos letterario con profondità storica nella tradizione campana e meridionale.

  • Durata: 01:20
  • Data: Domenica, 12 Gennaio 1975
  • Luogo: San Marzano
  • Provincia: Salerno
  • Regione: Campania
  • Esecutore: Peppe Langella: voce; Zì Tore: voce, tamburo a cornice
  • Autore: Teatrogruppo di Salerno