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30 Canti a distesa, filastrocche e monorimi nel sabato dei fuochi

  • Genere: Audio
  • Audio:

  • Descrizione:

    La manifestazione si riferisce ai festeggiamenti per la Madonna di Castello e avvenne nel sabato successivo alla Pasqua, in un luogo denominato ’o fuosso (il fosso) dove, di solito, si radunavano i sommesi in attesa delle esplosioni dei fuochi d’artificio. La registrazione sonora comprende vari episodi musicali che si susseguono producendo una sorta di drammaturgia molto interessante. Essa prende avvio con alcune fronne eseguite a contrasto, in forma amebea, da un uomo e da una donna che si scambiano espressioni cariche di aggressività erotica. Segue l’esecuzione virtuosistica di barzellette di metro ottonario, strutturate musicalmente nel ristretto àmbito di due o tre suoni, e composte estemporaneamente da un esecutore abilissimo nel far capo ad un repertorio sconosciuto e alquanto vasto. Un breve intervento femminile determina l’ampliamento melodico nell’arco di una quinta (modo lidio), senza alterare le formule ritmiche di base, che risultano di carattere isometrico e binario. Un ulteriore episodio è costituito da un canto cumulativo diffuso in diverse aree campane con profili melodici differenziati (Caro compare che vai suonando?). Tuttavia, la struttura poetica e musicale del brano non è certamente di origine etnica, ma risente di influenze popolaresche e di prodotti semicolti. Sono interessanti, dal punto di vista dei processi di contaminazione, alcune strofette satiriche, di metro ottonario, cantate su un noto motivo musicale americano, Pistol packin’ mama di Al Dexter, molto diffuso nell’ultimo dopoguerra, il cui titolo era corrotto linguisticamente mediante l’espressione Ullera e pistuldà. L’ultimo episodio è connotato da un componimento giullaresco in versi endecasillabi alternati agli ottonari, scanditi metricamente su una base di ritmo binario.

    Data: 1974

  • Durata: 17:57
  • Luogo: Somma Vesuviana
  • Provincia: Napoli
  • Regione: Campania
  • Autore: Roberto De Simone