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Archivio Sonoro

17 Maria lu Gioverì Santo

  • Genere: Audio
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  • Descrizione:

    Nell’isola di Procida, tuttora, le manifestazioni della Settimana Santa sono celebrate dai procidani con intensa partecipazione. Esse culminano nella notte tra il giovedì e il venerdì, quando, da un luogo all’altro di Procida, alcuni suonatori di tromba e di tamburo, in uniforme di confrati, lacerano il silenzio di attesa con stridenti moduli glissanti dello strumento a fiato, ai quali seguono tre colpi secchi di un tamburo muto. Nel contempo,presso la chiesa dell’Annunziata, in cui giace esposta la lignea effigie scultorea del Cristo morto, convergono dei confratelli che trasportano l’immagine presso l’abbazia di San Michele, lì, dove già sono radunati la banda musicale e i "misteri", ovvero delle costruzioni votive, raffiguranti gli episodi della Passione. Dopo le nove del mattino, ha inizio la processione del Cristo morto, sopra il quale fa da baldacchino un sontuoso pallio di seta nera ricamato in oro, sorretto da sei confrati. La sacra immagine è preceduta dalla statua della Vergine addolorata, e dai "misteri" trasportati a spalla o su un carro. Alcuni uomini reggono tra le braccia dei bambini di due o tre anni che indossano un luttuoso e votivo abito di san Michele, patrono dell’isola. In coda al corteo, le donne seguono il Cristo morto. La banda musicale esegue diversi brani, di cui i più ricorrenti sono la Marcia funebre di Enrico Petrella, tratta dall’opera Ione; un brano tardo ottocentesco di carattere verdiano intitolato Lagrime sulla tomba di una madre di Luigi Vespoli; la Marcia funebre tratta dalla sonata in Sib minore di F. Chopin, trascritta per banda. L’esecuzione bandistica è preceduta da una lauda drammatica sulla Passione di Cristo. Il brano, rilevato nel 1998, ci fu riferito da Enrica Capobianco, procidana, in età di ottantasette anni.

    Data: 1998

  • Durata: 05:01
  • Luogo: Procida
  • Provincia: Napoli
  • Regione: Campania
  • Autore: Roberto De Simone