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Archivio Sonoro

000 Eboli

Una selezione di brani musicali, canti ed interviste, registrata sul campo in presa diretta, che restituisce uno spaccato della realtà culturale di Eboli (Sa). L'intera raccolta è compromessa dalla bassa qualità dell'audio, dovuta al deterioramento dei nastri; inoltre non sono pervenute informazioni per stabilire la datazione delle registrazioni, l'identità degli esecutori, né l'occasione di esecuzione e quindi di rilevamento. Di particolare interesse è la lunga intervista rivolta a un mago, Sergio Petrillo, incontrato durante l'evento festivo, una testimonianza preziosa per la definizione di quello che il ricercatore considera il "nuovo" universo magico.
Già gli studi demartiniani hanno messo in luce la dignità del pensiero magico, come risposta specifica sul piano simbolico a una condizione di vita difficile e precaria, e alle situazioni critiche dell'esistenza. L'elemento magico interviene nella cultura contadina in ogni occasione e sfera delle attività umane: il contadino, ad esempio, compie riti magici per favorire e propiziare il raccolto; gli animali vengono protetti con amuleti o immagini sacre per mantenerli in buona salute; l'abitazione è protetta contro il malocchio e gli spiriti maligni da maschere apotropaiche, come in Calabria o in Sicilia, o dalle immagini della Madonna e dei santi della religione cattolica. La dimensione sociale dimostra di essere la chiave interpretativa e di significazione di tali pratiche: l'uso della magia nelle tradizioni popolari si realizza in una complessa rete di rapporti sociali in una comunità che condivide la credenza nell'efficacia magica, come risposta ad un bisogno psicologico e culturale di sicurezza.
Diversamente, negli ultimi cinquant'anni, si è andata diffondendo quella che Apolito ha definito la "nuova magia". Non una sopravvivenza culturale del passato e amalgama confuso di elementi magici contadini e istanze della modernità, ma fenomeno sui generis, con origine, struttura e funzioni peculiari, la "nuova magia" è conforme alla società industriale e alla dimensione individualistica. Il mago urbano ha abbandonato le vie dell'occultismo e dello spiritismo e il suo linguaggio imita sempre più quello scientifico, non ponendosi più come sapere iniziatico ed esoterico, ma come "corpo di conoscenze universalmente apprendibili, comunicabili, diffondibili". La città impone al nuovo mago la professionalizzazione dell'attività magica e la dispersione urbana della clientela configurando rapporti individualizzati, così come nelle professioni liberali classiche. Ciò comporta che il processo di legittimazione delle pratiche magiche non venga più ricercato in una comunità reale, ma in quella virtuale massmediatica: si impongono dunque nuovi linguaggi e simboli dettati da una clientela più ampia e diversificata, acculturata dai nuovi mezzi di comunicazione. L'ideologia della malìa provocata da agente umano cade in conflitto con i valori di libertà individuale e autorealizzazione personale promossi dalla società dei consumi. Così il mago organizza una nuova visione magica, "assunta dal senso comune, dalla religione, dai mass media, dalla divulgazione scientifica, fatta di fluidi, vibrazioni, onde, magnetismi, a metà tra la pretesa scientifica e l'ordinamento morale dell'universo, diviso in forze negative e positive".
Se la medicina ufficiale è l'orizzonte ideologico dominante, la "nuova magia" non si propone come unico sistema di protezione, come poteva o doveva fare la magia contadina, e per questa ragione spesso i nuovi maghi ricercano la consulenza di un medico, qualcuno che intervenga su quelli che sono i sintomi fisici, mentre opera sulla cura dell'individuo in senso olistico, ovvero in quanto persona sociale, sul modo soggettivo di vivere la malattia ed i legami che questa presenta con il mondo di cui il soggetto fa parte ed è espressione.
Il mago guaritore, infatti, "non somministra medicine dai poteri sconosciuti, al più fornisce erbe o polveri o grani da consumare in via sussidiaria e che non temono allergie". Il nuovo mago in sostanza circonda d'interesse la persona integralmente e non solo l'organo malato del suo corpo, la sua vita comunitaria, la famiglia, gli affetti, nel tentativo di comprendere la logica che sottende l'esperienza della malattia. Le terapie possono essere varie: dall'imposizione delle mani a una generica rassicurazione, dalla promessa d'invio di fluidi magnetici a consigli per una vita migliore che faccia guarire. 
Accanto a questa realtà convive, però, ancora il bagaglio d'idee e linguaggi dell'occultismo ottocentesco, come la pretesa carismatica di alcuni maghi di aver ricevuto da qualche entità sovrumana i propri poteri. Le due anime della nuova magia di frequente, quindi, si presentano in una mescolanza d'ideologie contradditorie, ma efficaci. In essa convivono temi arcaici, come la fattura e il malocchio, e nuovi, come il profilo psicologico individuale mutuato dai simboli astrologici o dalla lettura della mano. Il nuovo mago cerca la legittimazione del proprio status sociale, attraverso un linguaggio scientifico, attestati e diplomi, libri e programmi televisivi, che affondano ancora in parte le radici nella magia tradizionale.

  • Genere: Audio