Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti. Per proseguire devi accettare la nostra policy cliccando su “Sì, accetto”.

Archivio Sonoro

Ti trovi qui:Archivio Sonoro | Archivio Sonoro Campania | Fondo Leydi-Campania | Sessa Aurunca1 1984 | 01 Canto di questua per Capodanno (Buco Buco, strina)

01 Canto di questua per Capodanno (Buco Buco, strina)

  • Genere: Audio
  • Audio:

  • Descrizione:

    Testo: Gentilissimi miei signori 
    noi a voi facciamo inchino 
    con sincero di vero cuore 
    e come afflitti pellegrini 
    con sincero di vero cuore

    Coro:
    con sincero di vero cuore 
    e come afflitti pellegrini


    A Beetlemme noi siamo stati 
    la capanna a visitare 
    con il giudeo di Gerusalemme 
    più non si riesce a camminare 

    Coro:
    con il giudeo di Gerusalemme 
    più non si riesce a camminare

    Visitato abbiam la grotta 
    dove è nato il divino Agnello 
    è nato al cuore di mezzanotte 
    tra il boe e l’asinello

    Coro:
    è nato al cuore di mezzanotte 
    tra il boe e l’asinello

    Centoquarantaquattromila 
    di fanciulli già pigliati 
    furono posti a fila a fila 
    e come agnelli immacolati 

    Coro:
    furono posti a fila a fila 
    e come agnelli immacolati

    Costantino l’Imperatore 
    era lebbroso di natura 
    per guarire suo malore 
    ora sentitene la cura

    Coro:
    per guarire suo malore 
    ora sentitene la cura

    Per guarire il suo malore, 
    ci vuole il sangue degli innocenti 
    solo l’acqua battesimale 
    e solo quella lo potrà salvare

    Coro:
    solo l’acqua battesimale 
    e solo quella lo potrà salvare

    Mentre Messa lui diceva 
    poche rape seminava 
    molte rape raccoglieva 
    per i soldati da dar a mangiare

    Coro:
    molte rape raccoglieva 
    per i soldati da dar a mangiare 

    I soldati tutti stupiti 
    che San Silvestro questo faceva 
    e per maggiore del loro stupore 
    furono cotte e già mangiate

    Coro:
    e per maggiore del loro stupore 
    furono cotte e già mangiate

    E arrapiteci che sti porte 
    e se ce le volete aprire 
    simm gente ca’ crianza 
    na cos’è nient c’è accuntentamm’

    Coro:
    simm gente ca’ crianza 
    na cos’è nient c’è accuntentamm’

    Quanto onore abbiamo avuto 
    in questa casa siamo venuti 
    e guardateci e tenitece a mente 
    ca simm tutta brava gente

    Coro:
    e guardateci e tenitece a mente 
    ca simm tutta brava gente

    A padrona ‘e chesta casa 
    mo ce caccia na bbona spasa, 
    d’auciat’e susamiegli 
    e nu bichier ‘e vino bbuono

    Coro:
    d’auciat’e susamiegli 
    e nu bichier ‘e vino bbuono

    Buco buco ed il violino 
    con chitarre e mandolino 
    mamme e figli tutti riuniti 
    e se ne andarono a Messina

    Coro:
    mamme e figli tutti riuniti
    e se ne andarono a Messina

    Siamo stati in una bottega 
    baccalà senza moneta 
    e la bocca ancor ci fete 
    e ci arraggiamo dalla sete

    Coro:
    e la bocca ancor ci fete 
    e ci arraggiamo dalla sete

    Noi a Roma siamo stati
    a visitare il Santo Padre
    e al ritorno che noi faremo
    un bel regalo ti porteremo

    Coro:
    e al ritorno che noi faremo
    un bel regalo ti porteremo

    Coro:
    d’auciat’e susamiegli 
    e nu bichier ‘e vino bbuono

    E sperlonga, mia sperlonga 
    e pe’ fino alla Maddalena 
    e che Dio te la guarda 
    e questa bella tua mogliera

    Coro:
    e che Dio te la guarda 
    e questa bella tua mogliera

    E sperlonga, mia sperlonga
    e pe’ fino a Santo Vito 
    e che Dio te lo guardi 
    questo bello tuo marito

    Coro:
    e che Dio te lo guardi 
    questo bello tuo marito

    E sperlonga, mia sperlonga
    e pe’ fino a San Giovanni 
    e che Dio te li guarda 
    ai vostri figli e a tutti quanti

    Coro:
    e che Dio te li guarda 
    ai vostri figli e a tutti quanti

    E cantanno pè tutta Sessa 
    e cantann la nostra sorte 
    siamo giunti alla fine dell’anno 
    e siamo salvi dalla morte

    Coro:
    siamo giunti alla fine dell’anno 
    e siamo salvi dalla morte

    Oggi è calato l’anno vecchio 
    e domani è l’anno nuovo 
    e comma ci simmo arrivati avuanno 
    ci arriveremo acca a cientanni

    Coro:
    e comma ci simmo arrivati avuanno 
    ci arriveremo acca a cientanni

    e comma ci simmo arrivati avuanno 
    ci arriveremo acca a cientanni

    Oi Maronna, 
    che ‘in Paradiso staje 
    tenim chesta casa 
    te voglio bene e vuai 
    buco buco e San Silvestro 
    ca nui facimmo festa 
    e a festa nun se fa

    buco buco vo cammenà 
    Uno, 
    due 
    tre, 
    quattro, 
    cinque, 
    sei, 
    sette, 
    otto, 
    nove, 
    dieci!

    Il Buco Buco di Sessa Aurunca (Caserta) è un canto di strina che viene eseguito il 31 dicembre da squadre di musicisti, detti bucobuchisti, che in competizione tra loro, dal tramonto, girano per il paese alla ricerca di un'offerta ('a 'nferta), un tempo esclusivamente di tipo alimentare, proponendo in cambio il canto beneaugurante. 
    La strina è, infatti, il canto di questua che accompagna la nascita del nuovo anno, benedicendo la famiglia e di buon auspicio per raccolti abbondanti. Il canto è principalmente corale, ma in alcune versioni, come questa, viene eseguito con l'alternarsi di una voce principale e di un coro a più voci, tutte maschili. Il testo vede il fondersi del racconto dell'avvento di Gesù Cristo con versi beneaugurali ed altri nei quali viene palesata la richiesta di un'offerta. In ogni performance il testo viene rielaborato dal cantore, il quale a seconda dell'occasione modifica l'ordine e il numero delle strofe e, in alcuni casi, anche alcune parole (fenomeno che si può notare confrontando il testo di questa traccia con quello della traccia 06).
    Lo strumento principe di questo rito e che conduce il canto è il tamburo a frizione, putipù, conosciuto nel casertano come buco buco, denominazione locale che dà il nome anche al rito e al componimento musicale. Questo membranofono è accompagnato da molti altri strumenti, con i quali va a formare un corpo bandistico. Quest'ultimi includono varie tipologie di idiofoni a raschiamento e a frizione, dal tricchebballacche allo scetavajasse; membranofoni di varie dimensioni, dalla tammorra alla grancassa; ma anche fisarmoniche, piatti, ottoni, cordofoni, strumenti ad ancia e molti altri.
    Quella di Sessa Aurunca non è l'unica forma di questo canto ancora eseguita. Il comune consta di un numero molto elevato di frazioni, in alcune delle quali ricorrono differenti forme di canti di questua, il più particolare e conosciuto è il Buco Buco di Corigliano.

  • Durata: 10:03
  • Data: Domenica, 01 Gennaio 1984
  • Luogo: Sessa Aurunca
  • Provincia: Caserta
  • Regione: Campania
  • Esecutore: Anonimi: putipù, tricchebballacche, fisarmonica, grancassa, piatti, ottoni, voci maschili
  • Autore: Non indicato