L’indagine musicale di Tullio Tentori (Napoli, 11 aprile 1920 – Roma, 12 gennaio 2003) uno dei maggiori riferimenti dell’antropologia italiana, documenta la presenza di una tradizione di stornelli e canti a distesa polivocali con testi di contenuto amoroso e umoristico scherzoso nell’area di Ascea. Gli informatori, trascinati dalla voce e dall’organetto di Antonio Pica, eseguono un repertorio di canti a distesa strutturati in un coro eterofonico nel quale le voci miste seguono la stessa linea melodica, con varianti melodiche e di intonazione, restituendo un’espressione estetica di notevole effetto. La prevalente presenza di contenuti amorosi o ironico ridanciani riconduce, anche se non direttamente dichiarato nei documenti, ad un uso e ad una funzione sociali legati a momenti di vita comunitaria e individuale di solito in occasione di serenate e momenti conviviali.
(88, 93842)