Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti. Per proseguire devi accettare la nostra policy cliccando su “Sì, accetto”.

Archivio Sonoro

000 L. Sonnella, Frattamaggiore 1973

La festa di Sona cà sceta sona cà scena, che alcune testimonianze storiche fanno risalire al XVI secolo, mutata nel tempo, nella forma e nella sostanza, è documentata in questa indagine realizzata a Frattamaggiore nel 1973 attraverso interviste e testimonianze della comunità locale. La manifestazione si svolge il pomeriggio del lunedì in albis, dopo il rito più ortodosso di devozione alla Madonna dell’Arco che vede la partecipazione di ampie fasce di popolazione e pellegrini provenienti da luoghi limitrofi. La mattina cominciano a sfilare i battenti (fedeli che si battono il corpo in segno di devozione durante il cammino della processione) e i fujenti (devoti che corrono durante il pellegrinaggio al santuario), insieme a gruppi di fedeli vestiti di bianco con fasce rosse e azzurre che trasportano stendardi e quadri con l’immagine della Madonna, percorrendo ore di cammino, a volte scalzi, fino al santuario. La festa di Sona cà sceta si svolge nel pomeriggio del lunedì dopo Pasqua e coinvolge soprattutto la popolazione di Frattamaggiore. Di incerta interpretazione, il nome sona cà sceta potrebbe riferirsi  alla "scena" (suona con la scena) del teatro popolare che si mette in atto nella festa, o alla "uscita" (suona perché è uscita) della processione dei santi. La festa consiste in una sfilata di statue di alcune figure della cristianità (San Giovanni, San Pietro, la Maddalena, l’arcangelo Gabriele, la Madonna) che vengono esposte e portate in spalla dai fedeli per le strade cittadine, andando alla ricerca del Cristo risorto. Lo spettacolo rituale messo in atto coinvolge i fedeli determinando una maggiore partecipazione empatica con il sacro mistero della resurrezione di Cristo. Sotto la guida di un regista, che dà indicazioni e fa muovere le statue nella ricerca del Risorto, si percorrono ed esplorano le vie del luogo fino all’annuncio del ritrovamento, notizia seguita da un’esaltazione collettiva espressa attraverso suoni e fuochi pirotecnici. I documenti e le testimonianze contenuti in questa raccolta si focalizzano sull’indagine della percezione e visione della festa per la comunità locale. Gli informatori, che prendono parte alla manifestazione in modi differenti, con ruoli e sentimenti eterogenei, forniscono una serie di opinioni, testimonianze e giudizi sull’evento, a volte utilizzando la festa come semplice pretesto o simbolo per affrontare e segnalare temi e quesiti di portata più ampia.

(120-4 108760-3)

  • Genere: Audio