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Archivio Sonoro

000 Paolo Apolito, Bracigliano, Venerdì Santo 1973

Potrebbe stupire il termine "festa" associato al giorno di lutto per eccellenza di tutto l’anno liturgico, ma è proprio con questa accezione che viene caratterizzato e per molti versi vissuto il Venerdì Santo a Bracigliano, distinguendosi in tal modo da tante tradizioni apparentemente simili. In questo giorno, infatti, dolore e festa mescolano le loro voci e i loro colori, sacro e profano convivono senza confondersi per la presenza di processioni e sacre rappresentazioni, e al tempo stesso di una piccola fiera con le sue bancarelle e i suoi venditori, sopravvivenza di un'usanza più remota. Il mercato iniziava alle prime luci dell’alba e si protraeva fino alle 15,00: a quell’ora le strade venivano sgomberate e pulite per permettere la processione di Gesù Morto. Oggi, le dimensioni del mercato si sono di molto ridotte e si svolge in una zona più lontana dalla chiesa, permettendo così un sufficiente decoro per la sacra rappresentazione dei Misteri che ricostruisce le diciotto tappe della Passione messa in scena da altrettanti gruppi lignei. Centrale è il fine pedagogico di questa sacra rappresentazione nella predicazione del sacerdote. I gruppi lignei sono portati lungo le strade del paese, ma solo per presentarli nella piazza antistante la chiesa permettendo all’oratore (sistemato su un palchetto dinanzi al sagrato) di predicare sulla Passione, commuovere la gente e invitare alla conversione.
Paolo Apolito documenta l'intero svolgimento della "sacra rappresentazione" registrando tutte le predicazioni che dal palco vengono rivolte, dal frate ospite, ai gruppi lignei che transitano nella piazza. Le predicazioni rappresentano il racconto della Via Crucis e spesso entrano in contrasto con i 'rumori' e gli imbonimenti dei venditori che non si arrestano, nel loro lavoro di vendita, al passaggio della processione. Alcune interviste al termine della processione ad alcuni protagonisti, come i portantini delle statue.

(128-9, 108766)

  • Genere: Audio