La raccolta contiene materiali registrati nel 1973 da Marialba Russo con la collaborazione di Roberto De Simone a Pagani, nella provincia di Salerno, in occasione della Festa della Madonna delle Galline che si tiene la domenica in Albis (si presume che il materiale sia stato registrato il 29 aprile, in quanto nel 1973 la domenica di Pasqua era il 22 aprile).
La leggenda narra che una vecchia effigie di Maria SS. del Carmine, sotterrata per sottrarla alle scorribande saracene, fu ritrovata grazie al raspare delle galline (da qui il nome) e conservata nell’oratorio dell’Annunziatella detto anche spogliaturo. I primi miracoli risalgono al 1600, in seguito ai quali fu costruita la chiesa accanto al vecchio oratorio. La domenica in Albis viene portata in processione la statua della Madonna sul cui piedistallo sono posizionati galline e colombi, durante il pomeriggio, mentre la processione continua, c’è il raduno dei suonatori e cantatori nella villa comunale dove si esibiscono in canti e danze sfrenate. Si narra che fin dal VII sec. i paganesi abbiano come usanza quella di offrire galline e altri volatili in omaggio alla Madonna.
La raccolta contiene una prima parte di interviste rivolte ai cittadini di Pagani sulle notizie storiche relative al culto della Madonna delle Galline, sui momenti centrali della festa, le grazie ricevute e la polemica nata dal fatto che la statua della Madonna fosse rientrata in chiesa troppo presto (brani 01-16). Vi è anche una breve intervista al prete circa tale polemica (brano 15). La seconda parte, invece, è composta da un nutrito numero di brani contenenti balli e canti sul tamburo (brani 17-49). Si ascoltano esecuzioni sia di sole voci maschili che femminili e brani in cui le voci si alternano, in una modalità esecutiva molto frequente nello stile di canto sul tamburo dell'agro nocerino-sarnese. Gli strumenti riconoscibili in queste esecuzioni sono il tamburo a cornice, le castagnette e lo scacciapensieri.
(112-15)