Documento sonoro registrato da Enzo Bassano nel 1974 a Palma Campania in occasione del carnevale (nel Carnevale si chiamava Vincenzo, oltre alla pubblicazione di alcune foto scattate dallo stesso Bassano, si descrive puntualmente l’organizzazione e la competizione tra le quattro quadrigliepalmesi di quell’anno).
Il termine quadriglia a Palma non definisce l’omonimo ballo spesso associato nelle rappresentazioni carnevalesche alla Canzone di Zeza, bensì l’azione drammatica di un gruppo di persone che, scelto un tema comune (nel 1974 il tema è ispirato ala "cultura araba"), lo rappresentano sia a livello visivo, attraverso i vestiti e le maschere, sia a livello sonoro, in genere attaverso un lungo canzoniere composto essenzialmente da motivi famosi, o, talvolta, scrivendo delle canzoni d’occasione adattate su melodie già note o, più raramente, su musiche originali. I brani del canzoniere vengono provati a lungo (si inizia a concertare anche un mese prima) e vengono presentati ufficialmente alla popolazione la sera prima del martedì di carnevale, quando si effettua il cosiddetto passo: una sorta di prova generale delle varie quadriglieche, non mascherate, eseguono i rispettivi canzonieri che poi saranno ripetuti, stavolta in maschera, nella giornata successiva. I brani del canzoniere, anche quelli noti, sono sempre rielaborati e quadriglizzati in base al tema scelto e vengono eseguiti da una banda di musicisti composta generalmente da strumenti a fiato (tra cui spicca quasi sempre il clarinetto, ma in passato anche la ciaramella) e a percussione, alcuni tipici della tradizione napoletana (tamburelli, scetavajasse, triccheballacche, ecc.) altri "inventati" per l’occasione dai palmesi stessi.
La tradizione della quadriglia palmese sembra derivare da quella dei cartelli dei carri e delle quadriglie, legati alle corporazioni delle arti e dei mestieri e documentati per il carnevale nella città di Napoli fin dal '700 (si veda a tal proposito Domenico Scafoglio, Il carnevale napoletano, Newton Compton, 1997). Ciascuna quadriglia con i suoi musicisti viene guidata da un capo che non è un vero e proprio direttore o maestro di musica, ma che in qualche modo esercita anche questa funzione, tenendo spesso in mano una sorta di bacchetta. Il cumannante (così viene definito a livello popolare) è la figura più importante di ciascuna quadriglia tanto che spesso (soprattutto in passato) ogni quadriglia viene identificata col nome (o il soprannome) del suo cumannante: a quatriglia ‘e Filippiello, a quatriglia ‘e Licchittino, ecc. Il cumannante della quadriglia documentata (che risultò quell’anno vincitrice della gara) è una delle figure storiche del carnevale palmese ovvero Giovanni Caliendo, conosciuto anche come Giannino 'a vicchiarella, che nel 1974 aveva trent’anni, lavorava a Bologna ma era tornato a Palma Campania nel periodo precedente al carnevale proprio per preparare la sua quadriglia. Secondo diverse testimonianze a lui spetterebbe anche l’ideazione del cosiddetto stacco durante il canzoniere. Per queste e altre notizie e curiosità relative al carnevale di Palma Campania si rimanda al recente e documentato lavoro del giornalista palmese Pasquale Iorio, Tutta colpa della quadriglia, Carpe Diem editore, 2012.
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