Tra i vari rilevamenti effettuati nell'ambito della ricerca promossa da Pietro Sassu nel 1997, vi è anche la registrazione parziale del concerto di musiche tradizionali arbëresh tenutosi a Villa Nitti, Maratea, nell'ambito della scuola di Musica e Filosofia promossa dalla rivista Sonus. I rilevamenti, effettuati dalle allora studentesse dell'Università della Basilicata Jessica Boccia e Clementina De Biase, si presentano in parte incompleti e con qualche deficienza dal punto di vista tecnico; ciononostante, rappresentano una testimonianza assai significativa di un importante evento per la valorizzazione delle tradizioni arbëresh lucane. Il concerto era stato organizzato da Nicola Scaldaferri, sulla scia di quello che si era svolto nel 1992 in Francia presso la Fondation Royaumont, con la presenza di voci provenienti da S. Costantino e S. Paolo Albanese, e con la presenza dello stesso Scaldaferri alla zampogna e alla surdulina. I brani musicali eseguiti sono tra i più celebri e rappresentativi della tradizione dei due paesi. Uno studio assai ampio di questa tradizione musicale si può trovare nel volume di Scaldaferri Musica arbëreshe in Basilicata (Lecce, Adriatica Editrice Salentina, 1994) e nel cd book Polifonia arbëreshe della Basilicata (Udine, Nota, 2005).
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