Pietro Sassu è stato docente di etnomusicologia presso l'Università degli Studi della Basilicata dal 1995 fino al 2001, anno della sua scomparsa. A lui si deve il coordinamento di una campagna di ricerca, finanziata dalla Regione Basilicata, svolta tra il 1996 e il 1997, che si focalizzò su aree del potentino "poco battute" dalle precedenti esperienze. I centri visitati furono: San Paolo Albanese, Roccanova, Sant’Arcangelo, Castelsaraceno, Terranova di Pollino, Casa del Conte (frazione di Terranova), Tolve, Baragiano Scalo, Acerenza, Pecorone (frazione di Lauria), Sasso di Castalda e Brienza in provincia di Potenza; Scanzano Jonico per quel che riguarda il materano.
Il gruppo di ricerca era composto da alcuni studenti coordinati da Eugenio Imbriani, Angelo Larotonda, Francesco Marano, Ferdinando Mirizzi, afferenti al settore demo-etno-antropologico, e Nicola Scaldaferri. I materiali sonori originali prodotti durante questa campagna di ricerca e depositati presso gli archivi della Regione Basilicata sono andati perduti, esistono attualmente solo le copie private di Nicola Scaldaferri e altro materiale depositato presso l’ADA (l'Archivio Demo-Antropologico dell’Università degli Studi della Basilicata). A questa attività di ricerca si deve la documentazione dei repertori di alcuni tra i più importanti suonatori della regione tra cui Antonio Forastiero, Leonardo Antonio Lanza e Carmine Salamone.
00 Fondo Unibas
- Genere: Audio