L’autore della raccolta Basilicata 7 (18BD430) si definisce un "nostalgico della tradizione" e dichiara di aver realizzato queste registrazioni nell’intento di salvare dall’oblio il "folclore castelmezzanese", in particolare un repertorio già all’epoca quasi del tutto in disuso al punto da avere incontrato non poche difficoltà nel reperire esecutori e cantori in grado di eseguire i diversi brani "tradizionali". Questi sono Antonio Diano (settantacinque anni – detto Il colonnello) alla zampogna, Francesco Diano (anni 48) voce e ciaramella, Rocco Iosco (sessantatre anni – detto Laurienza) e Giacomo Dema (sessant'anni – detto Carpanzano) all’organetto e lo stesso Giacomo Antonio Viccaro, che esegue alcuni canti verso la conclusione.
All'interno della raccolta sono presenti brani dei diversi repertori castelmezzanesi, nonché, a titolo esemplificativo, una breve suonata allo "zufolo" (flauto di canna). Del repertorio per zampogna sono presenti esecuzioni esclusivamente strumentali a ballo e pastorali, nonché un canto alla zampogna. Molto più ampio, invece, è il repertorio all’organetto che vede la presenza di due esecutori con numerosi brani strumentali da ballo e qualche canto all’organetto. In fine di registrazione, lo stesso rilevatore canta alcuni brani che, a suo dire, nessun altro era stato in grado di eseguire. Di questi, i primi sono di argomento amoroso, mentre gli ultimi due di ambito religioso relativi alla Settimana Santa e al culto mariano.