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000 Campanacci: Tricarico

La processione dei campanacci che si svolge all’alba del 17 gennaio a Tricarico tra la chiesa di Sant’Antonio Abate e piazza Garibaldi, segna l’inizio del carnevale.
La sfilata si svolge in maniera abbastanza caotica lungo le vie del paese: le maschere, tutte di sesso maschile, rappresentano una mandria di vacche (costume bianco con nastri colorati) e tori (costume nero con nastri neri e rossi) cui si aggiungono un capo-massaro, un sotto-massaro e tre vaccari; le diverse forme dei campanacci, agitati durante la sfilata, sono legate al costume e al sesso dell’animale rappresentato. La sfilata è animata dalle incursioni dei tori che scompigliano il procedere della mandria mentre il capo-massaro cerca di riportare tutto all’ordine. La presenza di campanacci (ma anche di oggetti sonori e strumenti da strepito) in contrapposizione a strumenti musicali veri e propri, prassi piuttosto frequente nei riti carnevaleschi, crea una sorta di contrapposizione tra musica e anti-musica.
Nelle registrazioni, lo zampognaro che interagisce con l’ambiente sonoro dei campanacci è Agostino Carlomagno, originario di Lagonegro ma attualmente residente a Matera, spesso presente durante le occasioni festive dell'area del materano.
Anche in questo caso, come già a San Mauro Forte, Feld si è preoccupato di rilevare l’intera dimensione acustica in cui sono inseriti tanto i suoni quanto le connesse attività umane, utilizzando una particolare strumentazione di registrazione.

  • Genere: Audio