In una foto del primo settembre 1965, durante la benedizione con le reliquie per la festa di Sant’Egidio, sulla destra dell’immagine si vede don Nicola Jobbi intento a governare gli strumenti di registrazione: il Telefunken, poggiato su un banco e usato anche come amplificatore, e il Geloso verticale, sul tavolo con le reliquie. È una rara fotografia che lo ritrae in azione, e che lascia immaginare la sua interazione nel contesto delle documentazioni. Nell’arco della permanenza a Cerqueto, e fin dagli esordi, Jobbi ha dichiarato più volte l’interesse per i suoni della festa del patrono e la benedizione con le reliquie dei santi, e più volte li ha fissati su nastro, alternandosi nel duplice ruolo di prete e di ricercatore spontaneo, o affidando la registrazione ai suoi parrocchiani. La festa di Sant’Egidio, con la sua complessa articolazione cerimoniale, è stata integralmente documentata per cinque anni, dal 1965 al 1983; nello stesso arco di tempo Jobbi registra anche altre processioni e feste estive, di Cerqueto e dell’area della montagna teramana, realizza la colonna sonora del Presepe Vivente, usando i versi degli animali, il vento, manipolando i suoni per produrre l’effetto sonoro della creazione del mondo.
La presente raccolta offre una testimonianza di questa particolare attenzione del parroco al paesaggio sonoro e all’universo dei suoni.
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