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Archivio Sonoro

000 Elvira Nobilio

Il fondo Elvira Nobilio raccoglie le registrazioni effettuate nel 1958 nella campagna di Penne (Pe) dalla ricercatrice, laureanda in Storia delle Tradizioni Popolari all'Università di Roma "La Sapienza". La tesi di laurea di Elvira Nobilio fu poi pubblicata, nel 1962 da Olschki, nella collana Biblioteca di Lares, col titolo Vita tradizionale dei contadini abruzzesi nel territorio di Penne, mentre i materiali sonori sono rimasti inediti fino ad oggi.
Nell'introduzione al volume Paolo Toschi, direttore della collana (e relatore della tesi di laurea), sottolineava l’innovativa metodologia seguita dalla giovane ricercatrice: "una serie di biografie, o meglio di autobiografie di contadini e paesani, che la Nobilio ha raccolto vivendo a quotidiano e cordiale contatto con questi protagonisti della vita tradizionale popolare, e documentandola per mezzo della registrazione su nastro magnetico".
Il corpus delle registrazioni è assai variegato, e comprende materiali etnomusicologici, fonti orali su temi di storia sociale e altri materiali più propriamente legati alla tradizione della ricerca demologica (credenze magiche, rituali, ecc.).
Quanto ai materiali musicali, la raccolta Nobilio riveste particolare interesse sia perché si colloca tra le primissime raccolte etnomusicologiche realizzate in Abruzzo (Nataletti 1948, Lomax 1954), sia perché, ancora sconosciuta al pubblico, riemerge dopo cinquant'anni di oblio; un ulteriore elemento di grande interesse è nella sua realizzazione, effettuata da una "osservatrice" interna alla comunità (e questo accade in una tradizione di ricerca solitamente riservata a uomini provenienti da contesti geografici e socioculturali altri).
Il repertorio musicale dei contadini abruzzesi della campagna di Penne registrato da Elvira Nobilio comprende canti narrativi, stornelli, orazioni sacre, brani di satira locale, canti della prima guerra mondiale, canti di pellegrinaggio, canti della tradizione carnevalesca e del ciclo del calendario religioso (Sant’Antonio, carnevale, Settimana Santa).
I canti narrativi comprendono brani della tradizione epico-lirica e più recenti brani di cantastorie e da fogli volanti; assumono una dimensione locale nell’espressione linguistica e, a volte, nella contestualizzazione geografica dell’intreccio narrativo. Sono due le principali tipologie di stornello raccolte in questo territorio: stornelli alla romana, eseguiti a contrasto uomo-donna e stornelli per la raccolta delle olive; tra i canti di e sul lavoro possiamo annoverare anche alcune carelle, o incanate, eseguite collettivamente durante la mietitura o la raccolta delle olive.
Le orazioni sacre, che recuperano elementi della tradizione agiografica e para-agiografica, sono eseguite sempre da voci femminili su una medesima melodia (con qualche variante); tra queste si segnala per la sua particolarità l'orazione di San Flicenzio, in cui un brano della tradizione narrativa diffuso anche in altre località dell'Italia centrale viene adattato alla melodia riservata alle orazioni (e lo stesso protagonista, altrove cavaliere, qui assume il ruolo di santo).  
Tra i canti del ciclo liturgico, oltre ad alcune esecuzioni del Sant'Antonio, si segnala un Orologio della passione. Un gruppo di interviste relativo ai festeggiamenti del carnevale contiene alcune interessanti messe in scena di cortei carnevaleschi con i loro relativi canti.
Le interviste, condotte nelle campagne del comune di Penne, raccolgono racconti di vita ed autobiografie di contadini, e spesso documentano il passaggio e la crisi procurata dalla meccanizzazione dei sistemi di produzione all'interno di un sistema sociale tradizionale, e il rapporto - ora conflittuale, ora positivo - con la modernità. Tra queste, una lunga intervista  ad un giovane testimone di Geova, che racconta le complicate vicende da lui affrontate in seguito alla scelta di praticare l'obiezione di coscienza alla leva militare.
Altro tema ricorrente nelle interviste è il rapporto con le credenze magiche e con le storie di streghe, fatture e incantesimi; qui trovano spazio anche alcune favole tradizionali (schede 29 e 30).

  • Genere: Audio