Nato a Bagnaia nel 1914, Michele Gandin è stato giornalista, cineasta e fotografo, assistente regista di Vittorio De Sica a partire dal 1941, fino al 1973 impegnato in un’intensa attività di documentarista.
Compagno di vita e di ricerca di Annabella Rossi nell’indagine visiva sugli aspetti cerimoniali della tradizione popolare, con attenzione particolare agli ambienti disagiati delle alterità sociali e culturali, come testimoniano le fotografie di realizzate negli anni ’50 e ’60 nel Lazio e nell’Italia meridionale (Gente di Trastevere 1961, Processioni in Sicilia 1965, Terremoto in Sicilia 1968), relative a contesti urbani, infanzia, vita contadina, feste e spettacoli popolari, Gandin affronta con tensione poetica e politica i temi sociali dell’indagine antropologica, denunciando le responsabilità istituzionali del degrado di realtà subalterne, nel ritratto di Guido Aristarco, con "una grande capacità di sdegnarsi". È il caso del cortometraggio Gli esclusi, girato nell’ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore nel 1956, che diventerà strumento di lotta per i movimenti impegnati nella chiusura dei nosocomi, o di Non basta soltanto l’alfabeto (1959), realizzato con l’intervento dell’Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo, come pure Cristo non si è fermato a Eboli (1952), vincitore del Gran Premio per il miglior film documentario alla IV Mostra internazionale del Film Documentario e del cortometraggio di Venezia col merito di aver evidenziato le profonde contraddizioni del meridione italiano indagando la piaga dell’analfabetismo a Salvia, paese lucano in cui: "l’alfabeto porta l’acqua nelle case e una corriera nella piazza del paese, porta nuovi sogni e nuovi luoghi da attraversare con la fantasia". Gli intervistati rispondono con le loro voci, senza doppiaggio, e la fotografia si impone come mezzo privilegiato dell’analisi della realtà con inquadrature lunghe e fisse che definiscono nell’assenza del movimento la staticità dei volti, degli sguardi e dei gesti scolpiti in un tempo colpevolmente sottratto dalla storia.
Negli stessi luoghi Gandin torna due anni dopo, nel 1954, a girare a Pisticci il cortometraggio Lamento funebre, e di nuovo, nel 1954 a Tricarico, a documentare il primo anniversario della morte di Rocco Scotellaro.
E' morto il 6 settembre 1994.