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Archivio Sonoro

antonio bellusciIl protopapàs (arcipresbitero) Antonio Bellusci è un sacerdote greco-cattolico appartenente all’Eparchia di Lungro, istituita nel 1919 per gli italo-albanesi (arbëreshë) dell’Italia continentale. Come altri sacerdoti di rito bizantino, non è stato solo pastore e guida spirituale, ma ha contribuito alla conoscenza dell’identità arbëreshe, favorendo lo sviluppo culturale delle comunità di cui è stato parroco.
Direttore del Centro di Ricerche Socio-Culturali "Giorgio Castriota Skanderbeg", è autore di diverse ricerche linguistiche ed etnografiche tra gli arbëreshë, in Albania e presso gli arvanites in Grecia e si è interessato in particolare ai canti di tradizione orale, specie per gli aspetti linguistici e letterari. Negli anni ha curato la pubblicazione di due riviste di argomento albanologico di notevole spessore culturale: Vatra Jone (Il nostro focolare, 1966-1970), bollettino della comunità di San Costantino Albanese (Pz), e Lidhja (L’unione, dal 1980 al 2005) con articoli e studi di vari autori su cultura, tradizioni, musica, letteratura e credenze delle genti arbëreshe.
Nel 1973, all’interno della rivista Zgjimi, ha pubblicato il saggio Vallet në Shën Kostandinin e Arbëreshëvet. Zakone e tekste (Le danze pirriche in S. Costantino Albanese. Usanze e testi), in cui fornisce testi verbali e descrizioni.
A tutt’oggi Don Antonio Bellusci è attivo come parroco e studioso a Frascineto (Cs), dove dirige la Biblioteca e il Museo Etnografico omonimi.