32 La storia della giostra della Jaletta - parte prima
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Descrizione:
Luciano Lembo, che riveste il ruolo di presentatore ufficiale, racconta storia e aspetti organizzativi della giostra della Jaletta: l'origine si perde nei secoli, qualcuno, forse erroneamente, la fa risalire ai saraceni. Il popolo, sofferente per le angherie degli oppressori, una volta all'anno voleva divertirsi. Il gioco unisce gare di abilità e divertimento, generando ilarità tra gli astanti. Una volta l’acqua nel secchio non si rovesciava sul cavaliere grazie alla sua abilità a centrare il secchio, ma c'era chi controllava il secchio con delle corde per bagnare i cavalieri ritenuti più "antipatici". Ora invece il secchio può essere ribaltato solo dalla pertica del cavaliere. Il tifo per i cavalieri si divide a seconda dei rioni di appartenenza e i cavalieri indossano costumi per distinguersi. Un tempo per divertimento si gareggiava anche a cavallo di un ariete (che spesso si innervosiva puntando sulla folla) o portati a spalla dagli amici. I premi erano simbolici e spesso venivano lanciati al vincitore dai balconi. Oggi sono stati sostituiti ironicamente da pannolini, carta igienica, scopini del water, così come salami e provoloni. I premi seguivano un ordine casuale e non gerarchico o di valore. Oggi è una gara, più organizzata e attrattiva turisticamente, mentre in passato era un vero e proprio gioco collettivo. Il gruppo di cavalieri che partecipa è sostanzialmente omogeneo, tramandando di padre in figlio questo ruolo. Ognuno viene identificato più dal soprannome che dal nome o cognome propri; i partecipanti provengono quasi tutti dalla zona più antica e popolare del paese: la "Porta a Monte", con le case dei coloni costruite intorno al Castello del signorotto.
- Durata: 10:02
- Data: Venerdì, 18 Agosto 1978
- Luogo: San Marco la Catola
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Luciano Lembo (nato nel 1940) insegnante elementare a Como: voce
- Autore: Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero