R. De Simone, A. Rossi, Montemarano 1974 (52)
Le tarantelle, i canti e la Morte di Carnevale
Documenti sonori registrati nel 1974 da Roberto De Simone e Annabella Rossi (autrice anche, come pure Marialba Russo, della relativa documentazione fotografica) a Montemarano, durante il periodo del carnevale, che, nella cittadina avellinese, entra il 17 gennaio con la festa di Sant’Antonio Abate, culmina nei giorni di domenica, lunedì e martedì grasso per concludersi la domenica successiva con la Morte di Carnevale. Si è ritenuto utile inserire in questa raccolta anche una pertinente intervista ad una donna montemaranese, condotta dalla Rossi in un diverso periodo dello stesso anno. L’ampio repertorio comprende quindi interviste (brani 04, 49, 50, 51), paesaggio sonoro del carnevale montemaranese (brani 2, 20, 37), momenti conviviali catturati in osteria (brani da 06 a 13) tra suonatori, cantanti e gli stessi ricercatori, e canti eseguiti dai commensali, come Zì Tore, che si cimenta nell’interpretazione di una serie di stornelli e brani tratti dal repertorio della canzone napoletana e italiana degli anni ’40 (si tratta di canzoni portate al successo da cantanti come Luciano Tajoli e Carlo Buti) a dimostrare, ancora una volta, come i protagonisti della musica di tradizione orale contadina spesso frequentino anche i repertori, per così dire, più "urbani" o "commerciali", della popular music. È documentata la rappresentazione della Morte di carnevale(brani da 40 a 43) con i preparativi, l’avvio del corteo funebre accompagnato dalla musica, le lamentazioni e le parti recitate dai tre protagonisti (la Vedova, la figlia di Carnevale e il Dottore) ed infine una tarantella ballata sui resti del fantoccio di Carnevale, fatto esplodere con un petardo. Compongono la raccolta anche una serie di esecuzioni vocali (in alcuni casi soltanto per prova) con accompagnamento di fisarmonica e tamburello, e talvolta anche ciaramella (brani 18, 19, 31-35, 44). Le restanti registrazioni riguardano invece diverse esecuzioni della celebre tarantella montemaranese (si veda anche la raccolta M. Russo 1974-75) con esempi sia esclusivamente strumentali, nell’organico divenuto ormai "classico" composto da clarinetto, fisarmonica e tamburello (spesso si aggiungono le castagnette suonate dai danzatori), sia con parti cantate e/o suonate con la ciaramella, strumento con il quale la tarantella montemaranese veniva suonata prima dell’introduzione, appunto, del clarinetto di metallo (così come la fisarmonica ha sostituito negli anni l’organetto e, secondo alcuni, anche la zampogna, che in passato era probabilmente usata per le tarantelle insieme alla ciaramella). I seguenti documenti sonori confermano Montemarano come paese musicale per eccellenza o paese dei "suoni belli" (così come lo definiscono gli stessi montemaranesi in alcuni canti), in cui la passione per la musica e la danza è vissuta come una sorta di "malattia" (..."benigna" però, come specifica uno degli intervistati). Non è quindi un caso che Montemarano, nel corso di oltre mezzo secolo (a partire dalla metà degli anni ’50) abbia attirato l’interesse di ricercatori e studiosi, da Alan Lomax a Diego Carpitella, da Roberto De Simone e Annabella Rossi a Giovanni Giuriati, solo per citarne alcuni, non solo per la particolare tarantella caratterizzata dai ritmi sincopati del tamburello, l’ampio frasario melodico del clarinetto e le modulazioni armoniche accompagnate dalla fisarmonica, ma anche per molte altre espressioni musicali strumentali (come il repertorio per doppio flauto di Celestino Coscia) e vocali (le serenate, i canti religiosi o di lavoro ecc.) che questo paese è riuscito da sempre ad esprimere (per un ampio panorama sulla musica tradizionale montemaranese si veda in particolare il volume di Giuriati-D’Agnese, Mascarà Mascarà me' fatto 'nnamurà. Le tarantelle e i canti di Montemarano, Nota, 2011).
(69-76 e 86, 108775-108782)
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Descrizione
Breve esecuzione di tarantella con i tre strumenti diventati canonici nella danza montemaranese degli ultimi decenni: clarinetto, fisarmonica e tamburello. La registrazione inizia bruscamente, manca quindi la parte iniziale. Alla fine del brano si sentono alcune voci confuse, con la fisarmonica in sottofondo che continua a suonare.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 02:56
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: clarinetto, fisarmonica, tamburello, voci
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Frammento di paesaggio sonoro montemaranese: voci indistinte, gente che fischietta motivi della tarantella, la fisarmonica che prova degli accordi, qualcuno che suona per un attimo una sorta di pivetta.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 00:54
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Lunga esecuzione di tarantella. La registrazione presenta degli abbassamenti di volume (dovuti forse alla diversa posizione del registratore) e dei rumori di fondo in alcuni lunghi tratti. Si sente in certi momenti una sorta di pivetta che sembra volersi aggiungere alle parti melodiche suonate dal clarinetto. Ad un certo punto il tamburello si ferma e la fisarmonica invece continua modulando in un’altra tonalità, il tamburello quindi riprende a suonare assieme al clarinetto e la tarantella prosegue per alcuni minuti.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 15:05
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: clarinetto, fisarmonica, tamburello
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Breve intervista corale in cui si parla della rappresentazione del Carnevale morto che si tiene a Montemarano la domenica successiva al Martedì Grasso a partire dalle 14. Uno degli intervistati dice di vestirsi da cardinale, poi c’è chi interpreta il prete ecc.. Qualcuno di loro chiama poi un’altra botta di tarantella (si definisce di solito "botta" un’esecuzione di tarantella che dura all’incirca una decina di minuti, per differenziarla dalle lunghe tarantelle eseguite invece durante il ballo processionale per le vie del paese nei tre giorni del carnevale, dalla domenica al Martedì Grasso).
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 00:33
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci maschili
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Botta di tarantella chiamata sul finire della registrazione precedente. L’esecuzione risulta interessante per alcuni particolari accenti ritmici suonati dal tamburello. In alcuni punti si sente la pivetta già presente nei brani precedenti. La registrazione si interrompe bruscamente.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 08:02
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: clarinetto, fisarmonica, tamburello, pivetta
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
I ricercatori sono a tavola in un’osteria di Montemarano insieme a suonatori, cantori ed altre persone del posto. Si mangia, e soprattutto si beve molto vino. Uno dei commensali, di nome Salvatore (o Zì Tore) comincia a cantare con voce "impostata" un brano italiano del periodo della seconda guerra, si tratta di Villatriste (M. Ruccione - A. F. De Torres - N. A. Simeoni), un successo di Luciano Tajoli del 1941 (inciso su 78 giri Odeon). Dopo l’esecuzione trascina l’applauso degli altri commensali: uno di loro afferma che Salvatore ha cantato così perché ha già bevuto otto litri di vino... altrimenti avrebbe potuto cantare ancora meglio.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 02:25
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Zì Tore (Salvatore): voce
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Momento conviviale in osteria. Si parla di andare a fare una tarantella in un cinema per ballare.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 01:09
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Lo stesso commensale, di nome Salvatore, che prima aveva intonato il brano di Tajoli esegue adesso alcuni stornelli alla montemaranese. Si tratta di alcuni frammenti di testi tradizionali molto diffusi, cantati tra gli altri anche dal famoso e compianto cantore pugliese Uccio Aloisi.
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 01:28
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Zì Tore (Salvatore): voce
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi
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Descrizione
Altro momento conviviale. Si fanno i complimenti a Zì Tore per gli "stornelli alla montemaranese” appena eseguiti. Si parla soprattutto del vino mentre qualcuno va via salutando. Dai dialoghi si apprendono i nomi di alcuni dei commensali tra i quali quelli di Antonio Bocchino, un certo Ferdinando e "un figlio di Giustino".
Data: gennaio-marzo 1974
- Durata 04:06
- Luogo Montemarano
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Zì Tore (Salvatore), Antonio Bocchino, Ferdinando e anonimi: voci
- Autore Roberto De Simone, Annabella Rossi